Doppia Vita (Parte II)

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"Ti rimando fra le sirene se non fai il bravo, Savras", lo minacciai.

Sorrise e mi baciò.

Arrivati alla caffetteria, venimmo accolti da Juliette, che mi abbracciò affettuosamente e poi diede un bacio sulla guancia a Gabriel, che arrossì immancabilmente, facendo sorridere Spiro.

"Oggi resti a lavoro?", chiese lei tranquilla.

"Sì", risposi mortificata "mi spiace per la volta scorsa...ci sono stati degli inconvenienti".

Lei sorrise.

"Mala, ho assunto una Guardiana. Anzi, ho assunto La Guardiana, avevo messo in conto assenze improvvise, sparizioni e anche che la caffetteria fosse distrutta da un sortilegio o da un incanto mal riuscito", disse scrollando le spalle. La guardai con gli occhi a mezz'asta.

"L'ultima parte mi pare un po' catastrofica".

"Credimi, io c'ero già ai tempi del Milleocchi. Non è una previsione catastrofica, ma una possibilità concreta", disse alzando un sopracciglio eloquente. Sospirai, facendo segno di resa con una mano.

"Senti, devo parlare un attimo con i ragazzi, posso operare un nocto inverso? Se preferisci posso fare solo un occulto", chiesi gentile. Lei ci pensò un attimo.

"Meglio un occulto, il nocto è percepito da alcune creature magiche. Non attiriamo l'attenzione", sorrise.

"Hai ragione! Allora a dopo", dissi contenta di aver trovato in Juliette un'amica.

Mi misi al tavolo con gli altri, operando un occulto e rendendoci invisibili agli altri clienti. Presi un profondo respiro, schiarendomi la voce.

"Ho visto Roman".

Nessuno parlò.

"Beh, visto non è il termine esatto. L'ho percepito, ho percepito il nostro sangue mentre ero nell'aula in cui poi mi avete raggiunto".

"E perché non si sarebbe mostrato?", chiese Kinlan confuso. Sospirai ancora. Cosa dovevo fare? Avevo promesso di non dire niente, ma...non ero sicura di poter battere Roman da sola, specialmente non sapendo quanto forti e potenti fossero i loro alleati e...

"Mala?".

La voce di mio fratello Cameron mi strappò alle mie riflessioni. Annuii frustrata, poi presi la mia decisione.

"Credo che sapesse cosa volessi fare e quindi abbia cercato di seguirmi".

Mi guardarono perplessi.

"Io...stavo per aprire la via all'Ordine", mormorai.

"L'Ordine è perduto", mormorò sconvolto mio fratello, che guardai colpevole.

"È perso, giusto, Mala?", mi incalzò Cameron. Sospirai e lui mi guardò rabbioso, iniziando a manifestare il demone.

Kinlan lo toccò allarmato, ma lui scansò la sua mano con stizza.

"Mala", ringhiò, gli occhi rossi.

"In un qualche modo, non so come...Brion mi ha contattato. Io non so se davvero posso arrivare all'Ordine...non so come spiegarlo", alzai gli occhi come in cerca di un aiuto, mentre vedevo mio fratello riprendere a fatica il controllo del suo demone.

"Il fatto è che Brion ha lasciato una sorta di, chiamiamola traccia mentale, che può condurmi a loro, ma non so come! Mi hanno solo detto che se ci fosse stata un'emergenza", sospirai, scuotendo la testa "credo che sapessero. Mamma ha cacciato Roman".

"Cos- no, mamma è sparita con l'Ordine e", iniziò Cameron, ma io negai.

"No, Cam. Mamma ha detto che Roman ha offeso...", era davvero difficile "in qualche modo ha detto qualcosa sul fatto che papà fosse solo un vampiro, come Lucas e", vidi Lucas serrare la mascella e Reika carezzargli la mano per calmarlo.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora