La sposa bambina

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Carl era rimasto a raccattare ciò che era rimasto dopo quello che era successo. Una famiglia con il cuore a pezzi ed un fratello in meno.

Roman.

Mio fratello si avvicinò mesto, facendo un sorriso teso a Xander e Jules, che rispose con il suo solito sorriso dolce.

"Vuoi un caffè?", gli chiese, come se pensasse che quello fosse il rimedio a tutti i problemi della vita. Pensiero che, tra le altre le cose, io condividevo.

"Sì, ti ringrazio", sospirò Roman. Lucas tentennò un po', poi si sedette accanto a lui, dall'altra parte rispetto a me. Mi feci forza, guardandolo negli occhi.

"Roman ti ha spiegato cosa succederà?", chiesi ferma, ma gentile. Lui mi guardò, serrando la mascella.

"Mi ha spiegato che sei stata contattata dall'Equilibrio e che dobbiamo stare tutti insieme, perché qualcuno ha intenzione di farci del male".

"Direi che è un buon riassunto, magari poi vi spiegheremo le cose più nel dettaglio, ma sostanzialmente le cose stanno così".

Lui annuì, senza mai distogliere lo sguardo dal mio.

"Lucas, pensi di riuscire a trattenerti?", chiesi schietta come sempre. Lui inspirò a fondo.

"Voglio solo che Gabriel sia al sicuro", disse sincero. Io annuii, sapendo che entrambi stavamo in realtà parlando della condizione di Gabriel e Spiro e del loro amore. Roman indurì lo sguardo, anche se fu un attimo solo, ma io registrai quel cambiamento e guardai eloquente Lucas. Il legame poteva essere stato rescisso, ma io e Lucas ci eravamo sempre capiti al volo, anche quando eravamo semplici amici e non innamorati.

"Dunque, a quanto pare dovremo spendere molto tempo ins-", venni interrotta da una voce proveniente da dietro di noi.

"Lucas", esordì una ragazza giovane che, all'aspetto, poteva avere diciassette anni o poco più. Capelli lunghi scuri, che scendevano in morbide onde, occhi verdi e intensi, pelle lattea ed un fisico minuto. Reika. La fidanzata di Lucas.

Inconsciamente sorrisi. Non potevamo essere più diverse. Di fisico come di carattere.

"Reika", disse lui gentile, ma distaccato. Roman lo fulminò e lui lo ignorò "cosa ci fai qui? Ti avevo detto di aspettarmi a casa".

"Non arrivavi e mi annoiav-oh, Mala! Ci sei anche tu!", disse gentile, ma evidentemente imbronciata. Sorrisi indulgente. Reika era giovane.

Giovane, innamorata e gelosa. Inutilmente gelosa.

"Ciao Reika, come stai? Sono contenta di vederti", dissi sincera. A me Reika piaceva, nonostante tutto.

"Davvero?", chiese lei sinceramente sorpresa.

Scoppiai a ridere, e annuì vigorosamente.

"Certo, sei una ragazza adorabile", dissi convinta, vedendola arrossire, ancora un po' insicura, ma compiaciuta.

"Grazie", disse sempre rossa in viso.

"Di niente, è la verità", dissi scrollando le spalle "vuoi un caffè?".

"No, stiamo andando via", disse freddo Lucas afferrando Reika per il polso, in un gesto che mi infastidì per la poca delicatezza. Reika era minuta e la presa di Lucas troppo forte. Roman gli mise una mano sulla spalla e, girandosi, Lucas vide il mio sguardo sulla sua mano. Allentò un po' la presa e poi mi guardò.

"Ci vediamo domani ai corsi, ciao".

Detto questo trascinò fuori una perplessa Reika, che mi salutò con la mano, sorridendo imbarazzata. Io sorrisi di rimando.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora