Entrarono nella Dimensione Buia un po' caracollando, dato che Agnot li aveva spinti poco gentilmente nel varco. Mala si ricompose subito, Martin sbuffò seccato, mentre Darius non fece una piega. Agnot inspirò a fondo, come fossero in montagna.
"Aaah, l'odore dell'oscurità!" esclamò teatralmente. Mala scosse la testa esasperata.
"Dunque" iniziò Darius ignorando tutto e tutti "ci serve un posto isolato, per essere sicuri di non essere disturbati durante il rito. Una volta bagnato nel sangue il lupo, non avrò più bisogno di Mala, ma durante l'incisione dei simboli, ho bisogno della massima concentrazione."
Mala lo fissò annuendo, poi si girò verso Agnot. "Beh, questo è il tuo ambiente, io non saprei da che parte girarmi."
Lui la fulminò. "Questa fogna non è il mio ambiente" disse disgustato "il mio ambiente, come lo chiami tu, è un enorme palazzo, costruito da mio fratello maggiore, in un luogo dove voi non potreste entrare da vivi."
Mala sospirò premendosi la base del setto nasale.
"Agnot, per favore" iniziò cercando di restare calma "il fatto di dover cospargere del mio sangue il mio compagno mi rende già abbastanza nervosa. Potresti, per cortesia, trovare un posto in cui Darius possa lavorare?" lo guardò tentando un sorriso. Agnot sbuffò, ma li invitò a seguirlo con un cenno della mano.
Dopo qualche tempo, arrivarono in un punto completamente deserto. Intorno a loro non c'era nulla. Mala e Martin aggrottarono la fronte, ma prima che potessero chiedere alcunché, Agnot pronunciò alcune parole e davanti a loro comparve l'ingresso ad una sorta di stanza enorme."Hai detto che non potevamo entrare in casa tua..." disse confusa Mala.
"Questo buco non è certo casa mia" disse beffardo "aldilà che ormai vivo con Emma alla Pagoda, questo è uno dei miei rifugi. Lo uso quando ho bisogno di stare lontano dalle ipocrisie della Luce e tutte quelle cose là" disse scrollando le spalle con indifferenza. Mala restò senza parole.
"Ma tu non sei nella Luce, o ho capito male?".
"Diciamo che io sono stato... richiamato in servizio provvisoriamente e poi sono rimasto per amore. Romantico, non trovi?" disse sarcastico. Mala guardò Darius, che annuì come per dire che era vero. Alzò le spalle un po' incerta, ma decisa a non chiedere altro.
"Bene, allora, seguitemi" disse il demone. Passarono un'altra porta, arrivando in quello che sembrava uno studio alchemico. Al centro della sala c'era una sorta di sala operatorio, un tavolo di legno con cinghie alle estremità e tutti i tipi di attrezzi chirurgici conosciuti e non. Mala ne prese uno in mano.
"Agnot, ma... a cosa serve questo?".
"Diciamo così, ci sono forme molto complesse, in cui è difficile trovare organi o... altro" lei lo fissò a bocca aperta "beh, un uomo deve pur avere degli hobby. Anche se non è propriamente un uomo" disse divertito dall'espressione della ragazza.
"Bene!" esclamò Martin battendo le mani "direi che ora che abbiamo terminato i convenevoli, potremmo iniziare, che dite? Vorrei porre fine al più presto a questa follia, quindi diamo il via al bagno di sangue e a quel che ne consegue, mhm?".
Mala si avvicinò a Martin, prendendogli le mani nelle sue.
"Mi spiace, lupacchiotto" disse dolcemente, lasciando un soffice bacio sulle sue labbra "mi spiace davvero tanto."
"Qualsiasi cosa, pur di porre fine a tutto questo. Roman è perduto, ma non ha iniziato lui tutto questo. Era predisposto? Evidentemente sì, ma questo non lo rende un mostro ai miei occhi e mi spiace non poterlo salvare. Ma possiamo salvare gli altri, possiamo salvare tutto il resto. Quindi facciamolo, ok? Io e te insieme."
STAI LEGGENDO
Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)
ParanormalSono i discendenti di coloro che hanno distrutto il Milleocchi, salvando i piani e proteggendo la Legge e l'Equilibrio. L'Ordine è stato confinato in un tempo non- tempo, in un luogo di cui nessuno più conosce la via e l'Equilibrio ha deciso di la...