Ringhiò ed io ancora risi. In definitiva, avrei potuto cambiare idea su Martin. Nel frattempo, mi sarei divertita a farlo infuriare, come vendetta per avermi fatto cacciare dall'aula il primo giorno di Università.
Eravamo appena entrati nell'aula, quando sentii Xander agitarsi. Era fra le prime fila, ma la sua sensazione era talmente potente da avermi involontariamente contattata. Mi girai verso Syl. Mi guardò e gli indicai Xander.
Lei annuì e tracciò un segno sul tavolo, che si illuminò debolmente per poi mostrarmi Xander.
Aveva il volto contratto in una smorfia sofferente, sembrava stesse facendo un grande sforzo mentale. Forse resistenza ad un contatto non richiesto? Qualcuno stava cercando di violare la mente di Xander? Mi accigliai.
Feci un gesto ancora a Syl, che chiuse il contatto. Io, invece, produssi un incanto di occultamento. Martin e Spiro repressero un verso di sorpresa quando sparii davanti ad i loro occhi. Ero pur sempre al tavolo, ma stavo effettuando un contatto mentale con Xander tramite incanto, piuttosto che contattarlo direttamente come al solito. Volevo controllare che davvero non ci fosse qualcun altro nella sua mente e, in caso, volevo scoprire chi fosse.
"ऽψχψō", sussurrai, gli occhi bianchi e il palmo della mano rivolto in direzione di Xander.
Improvvisamente la stanza sembro diventare nera, poi la figura mentale di mio cugino emerse da quel buio e, come avevo sospettato, vicino a lui stava un'altra figura. Una figura alta, imponente e molto molto antica. Aggrottai la fronte. Vedevo che la figura parlava incessantemente e capivo, da come mio cugino si teneva la testa, che stava piano piano soccombendo a quell'intrusione mentale.
Mi avvicinai silenziosamente, intenzionata a scoprire di più sulla figura, prima di intervenire, quando quella prendendomi in contropiede, si girò.
Brion? – pensai sconvolta
L'uomo annuì sorridendo, mi fece cenno di stare zitta, come se non fossimo nella mente di Xander, ma all'esterno. Sapevo che Brion non diceva mai le cose così per dirle, così annuii e rimasi dove ero. Sussurrò un'ultima parola a Xander ed il ragazzo annuì lievemente, per poi stringersi un'ultima volta la testa.
Brion mi indicò e mimò un nome con la bocca. Aggrottai le sopracciglia, confusa, e lui mi indicò ancora il torace. Mi guardai. Alla base della gola, il simbolo di Sorath sembrava quasi pulsare. Ancora aggrottai le sopracciglia, lo fissai e lui sorrise sardonico. Si mise una mano sul cuore e poi la rivolse a me e mi si formò un groppo in gola.
Ti voglio bene.
Anche io.
Feci lo stesso gesto e lo vidi svanire. Mi avvicinai velocemente a Xander. Aveva pochissima energia residua, quindi afferrai la sua traccia mentale, legandola saldamente alla mia, mentre gli trasmettevo parte della mia luce. Lo vidi un po' riscuotersi. Si guardò intorno, mi vide e io sorrisi. Lui fece altrettanto, annuì ed io lo lasciai andare. Uscii delicatamente dalla sua mente.
Riaprii gli occhi e sciolsi l'incantesimo di occultamento, facendo finta di niente.
Martin e Spiro mi fissarono come se avessi due teste, io li guardai con occhi a mezz'asta, indicandomi.
"Guardiana?", dissi sarcastica. Martin come al solito mi fissò seccato, mentre Spiro fece un sorrisetto divertito.
"Cosa succede?", chiese Syl.
"È stato contattato, ma stava subendo un forte stress mentale".
"Da chi?". La guardai eloquente e lei capì.
"Certo, segreti da Guardiani", borbottò acido Martin. Mi girai a guardarlo a bocca aperta.
"Santa zucchina, ma cosa mangi, pane e aceto a colazione? Sei veramente acido! Trovati una lupa o qualcosa del genere, cielo!".
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Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)
ParanormalSono i discendenti di coloro che hanno distrutto il Milleocchi, salvando i piani e proteggendo la Legge e l'Equilibrio. L'Ordine è stato confinato in un tempo non- tempo, in un luogo di cui nessuno più conosce la via e l'Equilibrio ha deciso di la...