Ultima battaglia

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Conrad si girò verso Martin. "Pensi di poterla far ragionare?"

Martin lo fissò un attimo e scoppiò a ridere. Conrad annuì. "Cosa te lo ho chiesto a fare?"

In un attimo furono accanto a Mala.

"Maledizione!" disse subito Conrad "Mala, ho bisogno di te! Il piano..." ma fu interrotto dalla ragazza.

"Il piano" mimò le virgolette con le dita "non includeva mio zio come incarnazione della morte!" sbraitò lei.

Conrad sospirò. "Mi spiace, ma..."

Lei scosse la testa vigorosamente. "No. Rasputin va bene, gli Antichi vanno bene e anche ciò che ormai si è appropriato di Roman va bene. Ma questi ragazzini no. Sono stati plagiati, contaminati, hanno forse tradito, ma possono essere recuperati!" scattò indicandoli e facendo serrare la mascella a Conrad "Li possiamo salvare, Maestro, e tu lo sai!"

Conrad la fissò ancora per qualche secondo, per poi imprecare. "Brion, non fare niente!" urlò all'uomo, che vide Mala accanto a lui ed alzò gli occhi al cielo. Martin sembrò cogliere sulle sue labbra un sorriso compiaciuto "Crea una barriera contenitiva e immobilizzali!" Brian annuì e lui si rivolse a Mala "solo per questa volta, Guardiana. Non urlarmi mai più contro, non mi importa chi tu sia" disse enigmatico, per poi comparire accanto a Brion e portare via con sé i Negromanti.

Mala e Martin si fissarono interdetti. Cosa aveva voluto dire Conrad? Non fecero però in tempo ad aprire bocca, perché un urlo disumano lacerò l'aria. Si girarono di scatto e videro Roman fissarli con odio. Specialmente Martin.

"MALA!" tuonò con una voce così potente da essere udita a metri di distanza. Immediatamente si diresse verso di loro "Tu, essere inferiore, figlio della Luna, inutile ammasso di ossa e carne! Allontanati da lei!" gridò indicando Martin.

Il lupo alzò un sopracciglio, pronto a rispondere a tono, ma una stretta alla mano da parte di Mala gli ricordò che quello non era Roman. Ah, già. Antico. Non era il caso di rispondergli a tono. Mala avanzò di un passo, alzando la mano come a fermare Roman e, incredibilmente, funzionò. Il ragazzo la fissò come rapito.

"Mala" disse sorridendo, gli occhi del tutto neri. Mala deglutì, annuendo calma "sei venuta. Lo avevo detto a Rasputin! Lui diceva che forse..." scosse la testa come a cacciare un pensiero "ma non importa. Importa che sei venuta. Vieni da me" disse tendendo la mano.

Lei inspirò a fondo. "Non posso, Roman. Tu sai che non posso" disse addolorata.

Il volto di Roman si tinse di rabbia. "Certo che puoi! Loro ti hanno mentito, tu puoi venire da me, tu devi farlo! Siamo la stessa cosa, Mala. Tu non sei come loro, sei come me, figlia di un sangue perfetto, antico e oscuro" disse avvicinandosi di un passo "loro ci temono, perché siamo più potenti, più intelligenti, superiori. Vieni da me, Mala. Io e te siamo uno."

Lei ancora scosse la testa, sospirando. Calde lacrime le rigarono il volto. "Mi spiace Roman, mi spiace davvero, ma no. Io non sono come te, non sono come loro. Io appartengo al Giardino, servo l'Equilibrio e sono la compagna di Martin."

Come ebbe pronunciato quelle parole, il viso di Roman si accartocciò in un'espressione di puro odio. Poté vedere l'esatto momento in cui suo fratello sparì definitivamente. Fu un attimo, ma lo colse scivolare via nella follia dell'Antico che lo possedeva. Emise un singhiozzo di disperazione, poi non ci fu altro.
Il corpo di Roman iniziò a tremolare. La sua pelle lo fece, tremolò come fosse gelatina, poi qualcosa iniziò a muoversi sotto la sua superficie, spingendo in tutte le direzioni, deformandone completamente il corpo.

Mala si portò una mano alla bocca, terrorizzata e disgustata allo stesso tempo. Un occhio gigantesco si aprì sul ventre di Roman, fissandola con odio e tentando di entrarle nella mente. Sentì chiaramente il suo tentativo di forzarla, come se qualcosa battesse contro un portone con l'intento di buttarlo giù. Mala si raddrizzò e lo fissò a sua volta con sfida. Quell'essere aveva divorato suo fratello. Lo indicò sfidandolo. L'occhio si spostò più in alto, Roman parve allungarsi, poi allargarsi, la pelle finalmente cedette con un suono disgustoso e liquido. Quella cosa che stava davanti a loro sembrava uscita da un incubo.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora