Agnot e Rasputin

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"NO!" tuonò, facendo tremare i Negromanti che stavano lavorando ai sigilli del Pozzo "andremo avanti con il piano."

Mala sentì un brivido corrergli lungo la schiena.

"Mala" la richiamò Brion, vedendola impallidire.

"Roman...credo che sia..." si sedette concentrata "è come se lo sentissi più chiaramente!" guardò allarmata Emma "hai detto che non mi aveva toccata! Ma io lo sento più di prima!"

Emma la rassicurò. "Non ti ha toccata, Mala, ma è più forte. Adesso il sangue di Kevin è libero e quindi è più potente. Non lo senti perché ti ha toccata, ma perché il vostro legame fraterno e il suo potere gli permettono di avvicinarsi. Ma ricorda: non può toccarti, né macchiarti."

Mala si tranquillizzò.

"Sta comunque cercando qualcosa nella mia mente. Ho percepito alcune difese mentali scattare, quindi ha cercato di forzare la mia mente" disse sicura.

"Sta cercando di capire cosa sappiamo" disse calmo Brion.

"Io credo che stia cercando di capire cosa sta sentendo di familiare" sorrise cattivo Agnot "per quanto lui sia un nulla ai miei occhi, Loro erano miei fratelli. Hanno sentito che qualcosa che conoscevano è vicino a loro e sanno che sono pericoloso. La mia Luce lo è."

"Ma hai detto che non possono vederti" disse confuso Martin.

"Non è esatto. Ho detto che non possono nemmeno sfiorarmi, il che è vero. Non possono vedermi se io non voglio, ed è vero anche questo. E comunque se anche mi vedessero, non servirebbe a niente, non darebbe loro alcun vantaggio."

"Agnot" lo ammonì Emma. Lui sospirò e annuì.

"Naturalmente, non posso ucciderli, né polverizzarli, né torturarli" ancora Emma tossicchiò "perché non sarebbe carino" disse sorridendo dispettoso.

"E perché non possiamo intervenire direttamente" lo corresse Emma "ma possiamo controllare il Sigillo, e farvi sapere contro chi avete a che fare, quanti sono i Negromanti e come pensano di usarli. E a che punto è la mutazione di Roman."

"Mu-mutazione?" mormorò Kinlan sconvolto. Agnot annuì.

"Nel Grat, Kevin aveva assunto il suo reale aspetto, perché ad un certo punto, per loro è difficile mantenere sembianze umane o umanoidi che siano. Ovviamente nessuno di voi giovani ha visto Kevin o il Milleocchi, ma il loro aspetto rispecchia il loro essere. Quindi è sostanzialmente vomitevole" scrollò le spalle.

Martin lo fissò con occhi a mezz'asta.

"Fammi indovinare: tu ti occupi delle pubbliche relazioni, mhm?"

Agnot lo fissò per un attimo, poi scoppiò a ridere fragorosamente, facendoli trasalire per la sorpresa. Emma sorrise divertita.

"Mi piaci! Somigli molto a mio nipote Vali. Non hai alcun senso del pericolo, cos'è ti hanno rimosso l'amigdala da piccolo?" lo sbeffeggiò.

"La mia amigdala sta benissimo!" replicò assurdamente Martin, prima di rendersi conto di ciò che aveva detto "ma che dico?" sospirò. Suo padre si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla.

"Martin mi spiace davvero, tesoro. Pensavamo di fare bene, avevamo paura di perderti."

"E Spiro?" chiese allora lui guardando il fratello.

"Spiro è nato quando la situazione ormai era stabilizzata, quando l'Equilibrio aveva sanato la frattura fra le Casate. Non avevamo motivo di temere" sorrise tirato. Martin sospirò, ma annuì. Spiro si avvicinò al fratello.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora