La Gabbia e il Libro

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Mala guardò Emma, che le sorrise mestamente. Roman era ormai affare dell'Equilibrio.

"Vado subito a consultare il Giardino. Agnot, ti spiace restare qui?" chiese Emma gentile. Lui alzò le spalle con noncuranza.

"Quanto entusiasmo" bofonchiò Martin, facendo alzare gli occhi al cielo a tutti. Agnot sollevò un angolo della bocca. Quel lupo gli stava simpatico e realizzò che forse più che Vali gli ricordava Conrad quando lo aveva conosciuto, irriverente e permaloso.

Lucas si girò verso Martin, l'aria concentrata. Il lupo lo guardò e ci fu come una conversazione silenziosa fra loro. Mala lo notò e inclinò leggermente la testa, cercando di capire cosa stesse succedendo. Martin lo conosceva da poco, ma lei e Lucas avevano condiviso tanto e per tanto di quel tempo, che era un libro aperto per lei.

Lucas aveva qualcosa in mente, qualcosa che contemplava la partecipazione di Martin. Qualcosa a che vedere con Roman. Si chinò verso Martin, parlandogli all'orecchio, ben sapendo che anche Lucas avrebbe sentito.

"Cosa state complottando voi due? E non ditemi cazzate, che so che potete aprire un canale mentale fra voi."

Martin la fulminò ottenendo solo un sorrisino sarcastico.

"Stavamo pensando che non sarà facile allontanare Rasputin da Roman" confessò Lucas. Martin lo fissò attonito "mi spiace Martin, mi legge praticamente nella mente, è inutile schermarsi. È un essere diabolico."

Mala alzò gli occhi al cielo.

"Non sono un essere diabolico...beh, sì un po' lo sono. Il fatto è che ti conosco come le tue tasche e non riesci a nascondermi niente."

Lucas ridacchiò e lei di seguito, mentre Martin li fissava seccato. Lei lo guardò sbuffando.

"Smettila, lupo!"

"Non chiamarmi lupo!" borbottò, per poi sospirare "stavamo pensando che se tu e Brion sarete impegnati a distrarre Rasputin da Roman, ci saranno comunque i Negromanti e Roman fino a che non sarà vicino al Sigillo avrà comunque i suoi poteri."

Mala annuì, invitandoli silenziosamente a continuare.

"L'unico modo per poter far avvicinare Roman al Sigillo è con un esca. Io credo di non valere molto ai suoi occhi" disse Lucas sincero "Martin potrebbe interessargli, dato che sicuramente lo vede come il suo rivale in amore. Martin è anche immune da qualsiasi magia per il suo sangue stregato, ma la domanda è...può proteggerlo dal potere del vostro sangue?"

"Sono sicuro che quando mi vedrà si lancerà su di me" disse il licantropo "perché già mi odiava prima che io e te diventassimo compagni, immagina come mi odierà adesso! A che dice Agnot sono immune ai sortilegi, ma sono immune al vostro sangue avvelenato?"

Mala considerò un attimo la cosa, inspirando a fondo.

"Agnot?" chiamò incerta. Il demone si avvicinò sedendosi comodamente e mettendo i piedi sul tavolo. Martin e Lucas lo guardarono sconvolti. Poi guardarono di sottecchi il Principe Erdély.

"È fatto così, è inutile anche provarci. Anzi, probabilmente si sentirebbe molto soddisfatto dall'avermi infastidito" lo guardò divertito e Agnot sorrise.

"Il piano di Martin prevede che Roman, preda della rabbia e della gelosia, si avventi su di lui, che lo condurrà al Sigillo" Agnot annuì, invitandola ad andare avanti "hai detto che il sangue di Martin lo rende immune a qualsiasi tipo di magia e sortilegio, ma come funziona con il sangue di Kevin?"

Agnot si accigliò.

"Il sangue di Kevin non è in alcun modo legato alla magia" disse concentrato "sebbene sporco e corrotto, è comunque di derivazione divina" scosse la testa perplesso.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora