È assurdo come, sia io che lui, non riusciamo a fare a meno dell'altro, o come, in mezzo a decine di persone, io cerchi sempre il suo sguardo e lui il mio.
Sono, come ormai ogni sabato sera, sul molo con le stesse persone di sempre. Ormai ho iniziato a pensare che, l'unico motivo per cui vengo qui, sia per vedere lui, infatti passo tutta la serata a scambiarmi degli sguardi con lui...
Il mio cellulare mi avvisa di un nuovo messaggio, quindi lo prendo vedendo che si tratta di un messaggio proprio da parte sua. Prima di aprirlo lo guardo... ha il cellulare in mano e mi sta guardando, forse aspettando che io lo legga e gli risponda. I suoi amici ridono e scherzano, a volte si voltano a guardarlo e lui finge di starli ascoltando, anche se in realtà la sua concentrazione è tutta su di me.
Loro non capiscono che fortuna hanno... corruccio la fronte non capendo che cosa significhi.
Lo guardo, ride e poi porta la sua concentrazione sul cellulare, iniziando a scrivere qualcosa. Nell'esatto momento in cui alza lo sguardo, mi arriva un altro messaggio da parte sua.
Invece di stare con te passano la serata a bere e fare gli scemi. Se fossi al posto loro non ti lascerei un attimo. Sorrido leggermente, ma non alzo lo sguardo perché non voglio che lui veda che sto sorridendo.
Sono io a prendere le distanze da loro. Gli rispondo...
Allora perché non li saluti e vieni via con me? Lo guardo cercando di capire se sia serio, mi sorride e mi fa un occhiolino.
Certo, il solo pensiero di passare del tempo da sola con lui mi fa già impazzire ancor prima di avergli dato una risposta, ma non posso farlo. Devo mantenere le distanze, per quanto sia difficile, e sperare che presto si stanchi di me, di questa situazione e mi lasci in pace... anche se so che farà male.
Dovresti cercare una ragazza a cui tu piaccia e che starebbe senza problemi con te. Mi dispiace ma non sono io. Lo sto allontanando, sto cercando di fare solo questo, per quanto faccia male.
Ormai mi sono abituata alla sua presenza... prima me ne stavo sempre da sola, invece ora ho qualcuno con cui uscire, con cui scrivermi, da chiamare, o anche solo da pensare... ma tutto questo è sbagliato e non potremo continuare per sempre. A giocare col fuoco prima o poi ci si brucia.
Non mi sembrava che la pensassi in questo modo, ieri, nello sgabuzzino a casa tua. Se non ti ricordi basta che vieni un attimo qui e ti faccio tornare la memoria. Ieri... mamma mia, che cosa sarebbe accaduto se mio padre non avesse urlato...
Ci siamo nascosti, tutto qui. Mento, non potendo che fare questo.
Smettila con le cazzate. Wow, si sta arrabbiando.
Altrimenti? Devo per forza fare così, non devo fargli capire che mi fa impazzire... in senso buono, ovviamente.
Altrimenti vengo lì e ti bacio. Il mio cuore inizia a battere forte come mai prima d'ora, lo guardo: sta sorridendo, e direi che non c'è cosa più bella.
Una parte di me vorrebbe andare dritta da lui per farglielo fare, perché non desidero altro, ma l'altra parte pensa ai miei fratelli, che sono proprio qui, a pochi passi da noi...
Nella mia testa, nel mio cuore, non c'è altro che lui. Non mi stanco di pensare a lui continuamente, anzi...
La gente ci passa davanti, ci sono persone che ridono o urlano sulle giostre, ci sono i miei fratelli e i loro amici che, a pochi passi da me, parlano e ridono, ma è come se, in questo momento in cui ci stiamo guardando, non ci fosse nessun altro oltre a noi due.
Qualcuno mette il braccio intorno ai miei fianchi attirandomi a sé, guardo Enrique, che mi stringe a sé mentre parla con Cesar, quindi blocco il telefono e me lo metto in tasca... è meglio che loro non leggano quei messaggi. Rido ad una battuta che ha appena fatto Hector, ce la metto tutta per non voltarmi verso Jesús...
«¿Qué pasa mi amor?» mi chiede Miguel nel momento in cui sia Cesar che Hector si allontanano per andare non so dove.
Qui ci siamo soltanto io e i miei due fratelli, era da un po' che non eravamo soltanto noi tre da soli, e forse potrei usufruire di questo momento per parlare seriamente con loro.
«L'altro giorno stavo guardando un film in cui una ragazza si innamorava di un ragazzo che ai suoi fratelli non piaceva proprio. Voi che avreste fatto al posto loro?» chiedo, inventandomi la storia che ho visto un film, quando in realtà si sta parlando della mia vita.
«Intendi che cosa faremmo se tu ti innamorassi di uno che a noi non piace?» mi chiede Enrique.
«Esatto.» sussurro, curiosa di sapere che cos'hanno da dire.
Non sto dicendo di essere innamorata di Jesús, ma non potevo stare qui a perdere tempo, per cui, per farla semplice, ho detto così.
I miei due fratelli possono sembrare cattivi, pericolosi e maleducati, sicuramente possono sembrare tante altre cose oltre a questo, ma non sono affatto così: sotto sotto sono delle persone magnifiche, che vogliono molto bene alle persone a cui tengono e che difenderebbero a tutti i costi le persone a cui vogliono bene. Tutti, quando li vedono, pensano al peggio... quando invece dovrebbero guardare oltre al loro aspetto fisico.
«Guardiamo in faccia la realtà... perché mai uno dei nostri nemici vorrebbe stare con te? Per farti stare male, ovviamente, quindi stai lontana da chiunque possa sembrarti uno che ci sta sui coglioni e vedrai che andrà tutto bene, sia per te che per noi.» mi dice Miguel.
«E se lui non sapesse che sono una vostra parente?» chiedo, facendoli scoppiare a ridere entrambi.
«Princesa, fidati che tutti sanno tutto di tutti.» mi dice Enrique.
Questo che cosa significa?
Sembrano così convinti che... ora mi stanno facendo venire il dubbio che Jesús sappia benissimo chi sono, il fatto che sono la loro sorella, e che mi stia soltanto usando per gli scopi suoi, o, meglio, per gli scopi della sua gang.
Cesar e Hector tornano con altra birra, quindi mi allontano da loro e guardo Jesús, lui sta parlando con i suoi amici... forse proprio di me. Sono una stupida.
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Princesa
RomanceOlivia è una ragazza di diciassette anni senza amici con una famiglia formata solo da maschi. Nel momento in cui incontra Jesús, si rende conto che dovrebbe stargli lontana, ma più tempo passano insieme, e più capisce che ha bisogno di lui. Sarà il...