È strano come, più il giorno del diploma si avvicina, e più sembra che il tempo non passi mai.
Quello che è successo l'altro giorno con Jesús, il fatto che lui mi abbia trattata in quel modo senza neanche stare lì a capire il motivo per cui gli ho detto che ero con i miei fratelli, mi ha fatto capire che, sì, provo qualcosa di molto forte per lui e non voglio fare a meno di lui, ma anche che sa essere uno stronzo tanto quanto le altre persone.
Sono seduta sul letto a guardare il cellulare, mi sto annoiando ma non ho nemmeno voglia di guardare un film, per cui mi ne sto qui così a sperare che mi venga sonno. Stasera poi fa più caldo del solito, infatti non indosso la maglietta, ma dei pantaloncini corti e il reggiseno. Dalla finestra, che ho lasciato aperta a causa del caldo, vedo entrare qualcuno con la coda dell'occhio, mi giro e, naturalmente, c'è soltanto una persona su questo mondo che entra in questo modo nella mia camera invece di passare dalla porta come fanno tutti. Torno a guardare il cellulare perché, dopo il modo in cui mi ha trattata, ho paura che sia qui per litigare di nuovo.
«Fa un caldo assurdo. Ti va di fare un bagno?» mi chiede.
«Con te no.» gli rispondo.
Non dovrei tenergli il broncio visto che abbiamo discusso a causa mia, ma io volevo soltanto restare da sola e lui, invece di pensare a me, ha pensato soltanto a sé stesso.
Lo sento camminare, alzo lo sguardo vedendo che sta andando verso la porta, la chiude a chiave e poi torna verso il letto, si leva la maglietta e si butta sul letto accanto a me. Lo guardo male e lui mi sorride, scuoto la testa e torno a guardare il cellulare, lui si avvicina di più a me circondando i miei fianchi con il suo braccio, ma faccio finta di niente, finché non afferra il mio telefono e lo blocca mettendolo sul comodino dalla sua parte, lo guardo di nuovo male e provo a riprenderlo, ma lui me lo impedisce.
«Jesús non ho voglia di scherzare.» lo avverto.
«Bene, nemmeno io ne ho voglia.»
«Allora che vuoi?» gli chiedo mettendomi praticamente sopra di lui e riuscendo finalmente a riprendere il mio telefono.
«Te.» mi blocco, visto quello che ha detto, e fisso il mio cellulare, nella mia mano.
Che ha detto?
Di cose dolci me ne ha sempre dette sin dall'inizio di tutto, ma ogni volta mi lascia di stucco anche perché non capisco se sia serio oppure no... ogni volta che mi dice queste cose mi fa sentire molto fortunata, per non parlare di ciò che mi provoca: farfalle nello stomaco, il cuore che batte forte, il fatto che non riesca a smettere di sorridere.
«È stato abbastanza ciò che hai detto l'altra sera.» sussurro allontanandomi e sdraiandomi accanto a lui.
«Mio fratello è uscito di prigione, poi è uscito anche mio padre ed è un casino perché litighiamo in continuazione. Quella sera ero già incazzato per colpa loro, poi sono venuto qui perché avevo bisogno di te e... sembrava che tu non avessi bisogno di me.» mi confessa.
Sapere che è questo il motivo per cui quella sera mi ha parlato in quel modo mi fa fa rimangiare tutto ciò che ho detto e pensato in questi giorni, non pensavo che i suoi fossero usciti di prigione e che la situazione a casa fosse difficile. Se solo non l'avessi preso in giro... è tutta colpa mia.
«Io ho bisogno di te, avrò sempre bisogno di te... anche quando ti manderò via.» gli dico.
«Se hai bisogno di me perché mi dovresti mandare via? Non capisco...»
«Nemmeno io capisco... quella sera avevo bisogno di stare da sola perché... perché sto iniziando a provare qualcosa di forte per te, e mi fa paura.» gli confesso.
Perché glielo sto dicendo?
Tutti sognano di conoscere il primo amore, di vivere la prima storia d'amore alla luce del sole, e non c'è cosa che io desideri di più di poter stare con lui, di non doverci nascondere, di non dover temere che qualcuno ci veda insieme, ma non si può e io ci sto male ogni giorno. Lo so che se mi fossi tenuta alla larga sin da subito da lui non saremmo arrivati a questo punto, ma se tornassi indietro rifarei le stesse identiche cose perché io sto bene con lui, io non sono mai stata meglio con nessuno e penso che non starò mai in questo modo con nessun altro.
«Tu non ti puoi innamorare di me.» sussurra.
Significa che lui non prova niente?
Sentire questa frase da parte sua mi fa credere che lui non provi assolutamente niente e questa cosa mi spezza a metà il cuore.
«Non ti permetteranno mai di stare con me, e io non voglio che tu stia male. Avrei dovuto mettere fine a questa cosa molto tempo fa.» continua, mentre io sto in silenzio e mi giro su un fianco dandogli le spalle, una lacrima mi riga il viso e trattengo soltanto per un attimo il respiro, in attesa che lui si alzi e se ne vada, così da lasciarmi sola e poter scoppiare a piangere, ma si avvicina a me e mi abbraccia da dietro, mi dà un bacio tra i capelli: «Ma non posso... non posso e non voglio lasciarti, perché tu sei diventata il centro del mio mondo e ho bisogno di te.»
Nemmeno io posso e voglio lasciarlo, non voglio negarmi di essere felice perché la mia famiglia desidera vedermi accanto a qualcun altro che però a me non piace.
«Te lo prometto, princesa, in un modo o nell'altro io e te riusciremo a stare insieme.» sussurra tenendomi stretta forte.
«Non promettere cose che non puoi mantenere.» gli dico.
«Io non prometto mai cose che non posso mantenere. Sono qui e ti sto dicendo che non ti lascerò mai e che non ci nasconderemo per sempre nella tua stanza, ti fidi di me?» mi chiede.
«Sì.» sussurro senza nemmeno pensarci, perché lui è quella persona di cui mi fido ciecamente.
Spero che possa davvero mantenere questa promessa...
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Princesa
RomanceOlivia è una ragazza di diciassette anni senza amici con una famiglia formata solo da maschi. Nel momento in cui incontra Jesús, si rende conto che dovrebbe stargli lontana, ma più tempo passano insieme, e più capisce che ha bisogno di lui. Sarà il...