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Stare sul molo mi piace, rimarrà sempre uno dei miei posti preferiti, ma sta diventando sempre più difficile venire qui il sabato sera e poter soltanto guardare da lontano Jesús, non poterlo nemmeno salutare... la cosa strana è che stasera non ci siamo solo noi ragazze, ma anche zio Álvaro, mentre con loro c'è un ragazzo, a questo punto penso si tratti di suo fratello, e un uomo che avrà all'incirca l'età di mio padre e di mio zio, probabilmente è suo padre. Stasera, infatti, i due gruppi mi sembrano più interessati ai loro rivali del solito... si continuano a guardare e la situazione è abbastanza tesa, non so se sia per la presenza del padre e del fratello di Jesús o per che cosa. Vorrei che Angelica e Melanie fossero qui, almeno mi terrebbero compagnia, invece avevano altri impegni. 

«Enrique?» chiamo mio fratello, ma lui continua a fissarli e nessuno si accorge di me.

Mi appoggio alla ringhiera e sbuffo, non posso credere che hanno intenzione di passare in questo modo questa serata...

Mi fido di Jesús, se mi dice che riusciremo a stare insieme allora ci credo, ma vorrei soltanto... stare di più con lui, non mi basta più vederlo nella mia stanza, e il fatto che io non mi sia goduta a pieno la cena in quel ristorante la settimana scorsa, mi fa pentire e vorrei un'altra occasione.

«Lo sai che Angelica è uscita con loro?» mi giro a guardare Cesar, l'unico che mi sta guardando e l'unico che sembra aver voglia di parlare.

«Cosa?»

«Sabato scorso... me l'ha detto pensando di farmi ingelosire, ma mi ha soltanto fatto incazzare perché pensavo che ti avesse trascinata a fare cazzate e... ci siamo mollati.» wow, Angelica non me l'ha detto.

Capisco che lei cerchi più attenzioni da lui, ma credo che lo stia facendo nel modo più sbagliato, perché andando con i suoi nemici lo fa soltanto arrabbiare, come ha detto, quindi non ha senso. Io mi arrabbierei tanto se Jesús facesse una cosa del genere, ma lui non ha nemmeno bisogno di farlo perché insieme siamo felice, mentre, per quanto riguarda Cesar e Angelica... non lo so, sono strani.

«Io non c'ero, ero a casa... mi dispiace, non te lo meriti.» gli dico facendogli un piccolo sorriso.

«Devo chiederti una cosa e vorrei solo che tu fossi sincera con me... perché non ti piaccio?» sapevo che un giorno mi avrebbe fatto questa domanda.

Cesar è il ragazzo migliore che io conosca, vorrei davvero provare qualcosa per lui perché non c'è cosa migliore di avere al proprio fianco una persona come lui, ma per me è così importante che, anche se provassi qualcosa, starei alla larga. Se non fossi cresciuta a contatto con tutti loro e non li reputerei come se fossero miei fratelli probabilmente riuscirei a guardarli tutti in un altro modo... e il motivo per cui mi piaceva Santos è che lui è sempre entrato e uscito di prigione sin da quando ero una bambina quindi non ero abituata a vederlo sempre, ma quel giorno in quel supermercato ho capito con chi avevo davvero a che fare e mi sono resa conto che quella piccola cotta che avevo per lui non è niente a confronto con ciò che oggi provo per Jesús.

«Tu mi piaci, sei il ragazzo migliore di questo mondo, e, detto tra di noi, sei anche il più carino.» sussurro l'ultimo pezzo facendolo sorridere: «Ma penso che non ci sia nessun sentimento più forte del fatto che io ti reputi il mio migliore amico, anzi, un fratello. Questo sentimento non ci dividerà mai, ed è meglio restare amici invece che rovinare tutto mettendoci insieme, perché se un giorno dovessimo lasciarci non sarà più lo stesso per nessuno.» si avvicina a me e mi abbraccia, stringendomi forte.

«Lo so, sarebbe strano vederci insieme, ma... ti amerò sempre, qualunque cosa accada.» sussurra al mio orecchio.

«Giù le mani dalla mia princesa, Cesar.» guardo Santos e roteo gli occhi, Cesar si allontana da me e lo guarda male.

«Che vuoi, cabrón?» gli chiede, mentre Santos mi affianca e mette un braccio sulla mie spalle attirandomi a sé.

Sinceramente non so che cosa ci trovavo in lui un tempo, visto che è un cretino che non sa che cos'è giusto e che cos'è sbagliato e si mette nei guai sempre, infatti so già che presto finirà di nuovo in prigione perché è questo quello che succede sempre.

Avrò sempre un rapporto speciale con tutti gli amici dei miei fratelli, soprattutto con Cesar e Hector, ma nessun rapporto supererà mai l'amore che provo per i miei due fratelli, che sono le persone a cui voglio più bene su questo mondo.

Santos e Cesar si guardano per un po' senza dire niente, poi il ragazzo con cui stavo parlando e con cui avrei passato altro tempo a parlare si gira a affianca Miguel, lasciandomi qui da sola con Santos, cosa che non apprezzo per niente...

«Quello non lo vuole capire che non ha speranze con te.» mi dice parlando di Cesar.

«Beh, nemmeno tu lo vuoi capire se è per questo.» gli dico seria, ma lui fa una piccola risata.

Per fortuna ho capito che tipo di persona è Santos prima che tra noi accadesse qualcosa. Gli voglio bene, ma non è quel tipo di persona che vedrei al mio fianco. Con Cesar è diverso, ce lo vedrei lui al mio fianco, ma non ho intenzione di rovinare né la nostra amicizia, né quella che ha con i miei fratelli.

«Non la pensavi così prima.» mi dice.

«Ero una ragazzina che passava il suo tempo con gli amici dei fratelli.»

«Perché, ora cos'è cambiato?» mi chiede guardandomi dritto negli occhi.

Beh, da un certo punto di vista ha ragione... ma non devo dargli la soddisfazione di farglielo sapere.

Gli sorrido e cerco qualcosa da dirgli, ma accade tutto in un attimo: vedo i membri delle due bande saltarsi addosso a vicenda e Santos, non volendo restarne fuori, si scaglia su di loro, per fino Álvaro e il padre di Jesús stanno facendo a botte, e io... beh, io non posso fare altro che guardare i membri della mia famiglia picchiarsi con il ragazzo di cui mi sto innamorando e la sua famiglia...

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