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Bussano alla porta, ma io non rispondo. Mi è bastato discutere con Melanie e Angelica, oggi, poco fa ho sentito i ragazzi rientrare e non voglio rischiare di litigare con qualcuno di loro, o con tutti. La porta viene comunque aperta, ma non entra, chiunque sia, resta sullo stipite.

«Princesa è pronta la cena... vieni?» scuoto la testa e riporto lo sguardo sul cellulare, sto leggendo tutti i commenti negativi su di me che ci sono in rete.

Le persone non conoscono il mio volto e nemmeno il mio nome, ma hanno collegato ciò che mi è successo alle gang, e da quel giorno non fanno altro che postare commenti negativi in rete su di me perché dicono che avrebbero potuto colpire per sbaglio un'altra persona, un bambino... altri sperano che io sia morta, altri che dovrebbero deportarci tutti, pensano anche tante altre cose che solo al pensiero mi sento male...

Jesús chiude la porta e mi raggiunge sedendosi sul letto, guarda il cellulare e, rendendosi conto di che cosa sto guardando, lo prende e lo appoggia sul comodino.

«Che succede? Angelica stava dicendo che avete discusso.»

Piego le ginocchia e circondo le gambe con il braccio che posso muovere, appoggio il mento sulle ginocchia e guardo davanti a me, con la coda dell'occhio vedo che lui mi sta fissando.

«Quando sono uscita dall'ospedale pensavo che sarei tornata a scuola, che sarei potuta uscire con te o con chiunque altro... invece non ci riesco, perché ho paura che chi mi ha sparato sia là fuori ad aspettare che io esca... e loro volevano andare al centro commerciale a tutti i costi, ho avuto un attacco di panico e tu non c'eri.» sussurro con gli occhi lucidi.

Lui non potrà restare al mio fianco per sempre, ma mi aspettavo che almeno un po' mi sarebbe stato vicino... invece negli ultimi giorni è sempre con i ragazzi con i quali non sapevo nemmeno che avesse fatto amicizia.

«Io sono qui, sono soltanto tornato a casa a farmi una doccia...» una lacrima mi riga il viso, l'asciugo prontamente, si avvicina a me stampandomi un dolce bacio sulla tempia: «Non vuoi uscire nemmeno con me?»

«So che per tutto il tempo ho desiderato che tutti lo sapessero così da poter uscire insieme, ma mi manca quando ce ne stavamo chiusi in camera mia.» gli confesso.

«Quindi ora vorresti essere nella vecchia stanza?» mi chiede.

So perché lui vorrebbe uscire, non deve sentirsi a suo agio a passare del tempo con la mia famiglia e i miei amici, comunque a stare in questo quartiere, ma in questo momento non me la sento proprio.

«No, non ho detto questo...»

«Non c'è un posto speciale dove vorresti essere?» la sua domanda mi sorprende.

Sono tre i miei posti speciali: la spiaggia davanti casa che mi fa sempre sentire più vicina a mamma perché lei l'adorava forse più di me, la collina su cui mi ha portata al nostro primo vero appuntamento e il molo di Santa Monica, che prima era uno dei miei posti preferiti, mentre ora come ora non so nemmeno se ci metterei piede.

Scuoto la testa e mi giro a guardarlo, senza dire una parola mi accoccolo a lui che mi stringe subito dandomi dei baci tra i capelli.

Mi sento fortunata ad avere Jesús nella mia vita, se tornassi indietro non cercherei di mandarlo via e di voltargli le spalle. Lui è tutto per me, senza la mia vita non avrebbe senso.

«Non andresti da nessuna parte nemmeno con me?» mi chiede mentre mi accarezza i capelli.

«Mi odi?» gli chiedo in un sussurro, visto che conosce la mia risposta.

«Ti amo.» seguono attimi di silenzio.

L'ha detto davvero?

Il mio cuore ha fatto una capriola, non posso credere che l'abbia detto, insomma... wow, non me l'aspettavo, nel senso, sì, forse me l'aspettavo, solo... non così. Me l'ha detto così velocemente che credo di essermelo immaginato.

Alzo la testa per guardarlo, lui mi sorride, mi allontano ma non perché non voglio stare accanto a lui, voglio soltanto trovare il coraggio di dirgli che i suoi sentimenti sono ricambiati... mi lascio cadere all'indietro e appoggio la testa sul cuscino, lui si gira e mi guarda.

«Lo so che prima o poi dovrò uscire, so anche che tu sarai con me, ma per ora sto bene qui. Per me ogni posto in cui ci sei tu è perfetto.» gli dico.

«Vale anche per me... davanti agli spettacoli più belli per me l'unica meraviglia resti tu.» è troppo carino.

Lui è quella persona che non mi hai mai, e dico mai, voltato le spalle. Ha promesso di restare con me sempre, ed è quello che sta facendo... nel bene e nel male, lui è qui.

«Ti amo tanto... tantissimo!» gli dico, questa volta il suo sorriso diventa ancora più grande.

Si mette sopra di me e guarda dritto nei miei occhi.

Averglielo detto mi fa sentire più leggera perché era da tanto che lo tenevo per me... quella sera entrambi abbiamo avuto paura di non riuscire a confessarcelo, ma non me ne sarei mai potuta andare lasciandolo, per di più senza dirgli quanto lo amo.

Quando mi rendo conto che si sta sempre più avvicinando chiudo gli occhi, le sue labbra si appoggiano sulle mie e poi la sua lingua picchietta sulla mia, diamo quindi inizio al mio primo vero bacio. In questo momento sto provando tante sensazioni diverse, tutte bellissime. Il mio cuore batte così forte che temo possa uscirmi dal petto, non ho le farfalle nello stomaco, ma uno zoo intero, e sono felice, perché è Jesús la mia felicità. Non credo che chiunque mi darebbe queste sensazioni solo con un bacio, soltanto lui, perché questo è il bacio del vero amore. Ci stacchiamo senza fiato, lui sembra felice e mi da un bacio a stampo prima di buttarsi accanto a me sul letto.

«Wow.» sussurra facendomi arrossire.

«Scusa se... non lo so, ho sbagliato qualcosa?» gli chiedo totalmente imbarazzata.

«Cosa? No! Sei stata bravissima. Sicura fosse il primo bacio?» mi chiede facendomi ridere, appoggia la mano sulla mia guancia e l'accarezza: «E se, giusto per cambiare un po', ti portassi una notte da me? Saresti comunque al sicuro, ma almeno non ci staranno intorno tutte queste persone... ti va?» mi chiede.

Vuole passare un po' di tempo soltanto con me, lo capisco, non ho intenzione di dirgli di no, per cui annuisco e si avvicina di nuovo a me per baciarmi.

Io e lui siamo fatti per stare insieme e ora che tutti lo sanno nessuno riuscirà mai a dividerci.

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