Mi guardo intorno nella sua casa sorpresa di trovarmi qui... più che altro sorpresa che tutti siano stati d'accordo di farmi passare qui la notte, ne sono felice, anche se si tratta di stare chiusa in casa sua comunque è un posto nuovo, lontano da tutti, mi farà bene.
Siamo appena entrati, il soggiorno di casa sua è grande e pulito, me l'aspettavo tutta in disordine visto che ci vivono tre ragazzi qui dentro esattamente come a casa di mio zio, ma devo dire che se la cavano alla grande. Lo seguo attraverso un corridoio, sulle pareti a destra e a sinistra ci sono appese alcune foto di famiglia, ce ne sono molte della loro mamma: era bellissima. Raggiungiamo la sua stanza e si ferma prima di aprire la porta.
Perché mi sembra nervoso?
Non è la prima volta che ci troviamo in una casa da soli, solo che ora, non lo so, in lui c'è qualcosa di strano e non riesco a capire che cosa.
«Entra prima tu.» mi dice spostandosi di lato.
«Perché?» gli chiedo confusa, ma lui non risponde.
E se ci fosse qualcun altro?
Appoggio la mano sulla maniglia e faccio un respiro profondo prima di aprirla, e non appena lo faccio torno a guardarlo sorpresa, per poi riportare lo sguardo davanti a me: a terra ci sono dei petali di rosa, alcune candele qui e là, e sul letto ci sono altri petali e dei palloncini rossi a cui, alla corda, sono attaccate le nostre foto.
Perché?
Entro lentamente, non vorrei nemmeno farlo perché significherebbe calpestare i petali di rose, ma vedere tutto questo mi rende felice e mi fa venire gli occhi lucidi perché nessuno l'aveva e l'avrebbe mai fatto per me... nessuno oltre a lui.
«Che cosa...» mi giro per chiedergli che cosa significa tutto questo, ma metto le mani davanti alla faccia trovandolo inginocchiato con la scatoletta di un anello tra le mani.
È uno scherzo?
Da un momento all'altro potrebbero uscire tutti fuori perché si tratta di uno scherzo, ma io non credo, perché lui sembra così agitato da quando è venuto a prendermi da aver a malapena parlato, in auto.
«Non...» fa un respiro profondo, mi fa emozionare ancora di più il fatto che sia così nervoso e agitato da faticare a parlare: «Non sono capace di fare grandi promesse... sono un disastro e lo sai, ma ciò che voglio dirti è che ti amo, ti ho sempre amata è sempre ti amerò... per cui, princesa, vuoi sposarmi?»
È tutto vero, sta accadendo per davvero, non posso credere che abbia fatto tutto questo e che voglia sposarmi.
Annuisco perché non riesco a dire una parola a causa di tutte le emozioni che sto provando in questo momento, il fatto è che... anche lui sta piangendo, non l'avevo mai visto così, mi fa emozionare ancora di più. Si asciuga in fretta le lacrime e si alza perché deve metterlo all'anulare della mano sinistra, ma non posso muovere il braccio, per cui me lo infila e poi mi asciuga le lacrime.
Sapevo che un giorno sarebbe successo, solo che non mi aspettavo che sarebbe stato così presto, sicuramente ha inciso ciò che mi è successo, e non ha più voluto perdere tempo. Non è che ci sposeremo domani, ma comunque un giorno accadrà perché entrambi ci siamo fatti questa promessa.
Si fionda subito sulle mie labbra e iniziamo a baciarci, mi fa sentire una vera princesa, a volte, e non so davvero come ringraziarlo per questo e per tutto il resto. Appoggia poi la fronte sulla mia, insieme a lui mi sento completa, ogni volta che non c'è mi sento come se mancasse una parte di me, la parte più fondamentale. Mi allontano di poco da lui per guardare il bellissimo anello che mi ha messo al dito, lo conosco molto bene: la prima volta che l'ho visto ho pensato che sarebbe stato Miguel ad usarlo per chiedere alla sua ragazza di sposarlo, invece ora ce l'ho io al dito e sicuramente non lo toglierò mai.
«Me l'ha dato Álvaro...» mi dice.
«Era della mamma.» sussurro.
«Lo so.» mi abbraccia e io sorrido.
«Hai fatto tutto da solo?» gli chiedo allontanandomi per avvicinarmi al letto.
«Più o meno... tu fai uscire il mio lato romantico.» rido per quello che ha appena detto e prendo la prima foto che ci siamo fatti.
Ricordo come fosse ieri il nostro primo vero appuntamento... tutti pensavano che sarei uscita con un certo Jason, invece l'ho raggiunto e ci siamo messi a guardare il tramonto. Ero sicura che dopo quella sera non l'avrei più rivisto, invece mi ha appena chiesto di sposarlo.
«Grazie.» sussurro.
«Eres mi princesa, no tienes que agradecerme.» mi dice mentre mi siedo sul bordo del letto.
Sei la mia princesa, non devi ringraziarmi.
«Sai che... quando ero addormentata, in ospedale, è successa una cosa che non ho detto a nessuno.» gli confesso, così lui si siede accanto a me.
È stato romantico, mi ha fatto la proposta e ho accettato, passeremo insieme la serata e anche tutta la notte, ma gli voglio dire che cosa è successo in ospedale, dopo di che staremo insieme, appiccicati, lo prometto.
«Che cosa?» mi chiede preoccupato e curioso allo stesso tempo.
«Ho visto la mamma... abbiamo parlato un po', prima che mi svegliassi mi ha detto di restare con te, perché sei l'unica persona con cui sono davvero al sicuro.»
«Ha ragione.» mi risponde facendomi un piccolo sorriso: «Te l'ho detto che le nostre madri sono sempre con noi, nessuno più di loro capisce quanto io e te ci amiamo.»
«Io ti amo di più.» gli dico facendolo ridere.
«Oh, questo è da vedere.» mi risponde spingendomi all'indietro e iniziando a farmi il solletico.
Se quella sera nessuno avesse scoperto di noi due e non mi avessero sparato, probabilmente ora saremmo ancora chiusi nella mia stanza e io avrei la consapevolezza che prima o poi lui si stancherà di nascondersi... ma, nonostante le cose brutte successe, sono felice che sia la mia che la sua famiglia abbiano accettato di vederci insieme.
Ci baciamo ancora e ancora, come se non ne avessimo mai abbastanza. Non so dove ci porterà questa serata, ma sicuramente è solo l'inizio della più bella storia d'amore tra una princesa e un gangster.
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Princesa
RomanceOlivia è una ragazza di diciassette anni senza amici con una famiglia formata solo da maschi. Nel momento in cui incontra Jesús, si rende conto che dovrebbe stargli lontana, ma più tempo passano insieme, e più capisce che ha bisogno di lui. Sarà il...