Lo guardo da lontano: se fossimo due normali persone adesso potrei andare da lui e salutarlo, ma non posso farlo. Io sono insieme ai miei fratelli e ai loro amici come al solito, sarebbe strano se non fossi con loro, mentre lui è, anche lui come al solito, con i suoi di amici.
La sera in cui siamo usciti e in cui ci siamo anche sentiti la porterò sempre nel cuore. Da quel giorno è passata più di una settimana... da quando lo conosco non era mai passato così tanto tempo senza vederci o senza sentirci... ma alla fine era quello che volevo, quindi adesso non devo lamentarmi.
«Princesa, se ti do un bacio puoi dire a questi stronzi di smetterla di prendermi in giro?» mi chiede Hector facendomi ridere.
Lo stanno prendendo in giro perché l'altro giorno ci ha provato con una ragazza, e dopo averci impiegato tanto a farsi dare il suo numero, è arrivata un'altra ragazza e le due si sono baciate. Credo che non la smetteranno mai di prenderlo in giro.
«Il bacio puoi darmelo, ma non credo che la smetteranno.» gli dico, andando verso di lui e abbracciandolo, mentre lui mi dà un bacio tra i capelli e mi stringe a sé.
Niente, non succede... qualunque persona io abbracci, non mi fa sentire come mi sono sentita tra le braccia di Jesús. Vorrei tanto tornare a sentirmi in quel modo, perché mi sentivo al sicuro, protetta, come se non potessi più stare male per niente.
Queste qui sono le persone con cui io sono cresciuta, non voglio deluderli o allontanarli da me solo per un ragazzo. Sono la mia famiglia, dico sul serio.
Mentre sono abbracciata ad Hector, che continua a dire ai ragazzi di smetterla di prenderlo in giro, il mio sguardo si posa su Jesús... sta ridendo con i suoi amici, ma nel momento in cui anche il suo sguardo si posa su di me, torna serio. Chiudo gli occhi e mi allontano da Hector, che tira fuori una sigaretta dal suo pacchetto e la accende, mentre Enrique mi mette due mani sulle spalle e si abbassa per guardarmi dritto negli occhi.
«Ti ricordi di quelle persone?» mi chiede facendo un cenno verso Jesús e i suoi amici, mi volto a guardarli, ma torno subito a guardare mio fratello, annuisco leggermente: «Perfecto. Tra poco sarà mezzanotte, quindi il compleanno di Cesar. Che ne dici se ci aiuti a farlo divertire un po'?»
Cesar è poco distante da noi a parlare al telefono, quindi non sente quello che mio fratello sta dicendo... è vero, domani sarà il suo compleanno, cioè... tra pochi minuti. Ma non capisco che cosa c'entrano Jesús e gli altri con questo.
«Enrique, no.» gli dice Miguel, ma Enrique mi sorride leggermente.
«Vai a provarci, lo farà incazzare. Si divertirà a tirare un paio di cazzotti a quegli stronzi, che se lo meritano.»
Come?
Sinceramente questa proposta mi lascia sbigottita. Scoppierebbe di sicuro una rissa, e non voglio che qualcuno si faccia male a causa mia.
Scuoto la testa e abbasso lo sguardo... non voglio litigare con Enrique, ci mancherebbe, ma non andrò a provarci con quei ragazzi solo per far divertire Cesar, facendoglieli picchiare.
«Preferisci che a picchiarli sia io, senza motivo?» mi chiede mio fratello.
Okay, Olivia, riflettiamoci.
Se ci andassi davvero, non naturalmente per provarci, potrei avvertirli in qualche modo e farli andare via prima che scoppi una discussione e poi una rissa. Sì, potrei fargli capire che è meglio che se ne vadano, in questo modo nessuno si farà male.
Mi allontano dal mio gruppo e, lentamente, raggiungo quello di Jesús e dei suoi amici, che, vedendomi andare verso di loro, si voltano a guardarmi sorpresi. Tengo le mani strette in due pugni per non fare vedere che sto tremando. Arrivata davanti a loro mi volto a guardare i miei fratelli: Miguel scuote la testa, mentre Enrique ride insieme ai suoi amici.
«Ho... sentito dire che sta arrivando un temporale, magari... è meglio che torniate a casa.» sussurro.
Temporale?
Sospiro e mi tiro un ceffone mentalmente, è chiaro che non stia arrivando un temporale, perché il cielo è sereno... alzo lo sguardo per guardare Jesús, che mi guarda con un sopracciglio alzato, non capendo che cosa stia accadendo.
«Cioè... stare qui è noioso, non trovate? Dovreste andare sulla spiaggia, più avanti, ho sentito che stanno dando una festa.» forzo un sorriso.
«Sbaglio, o non ci vuole qui, ragazzi?» chiede uno degli amici facendo un passo verso di me, ma io ne faccio uno indietro e mi giro a guardare il mio gruppo, ci stanno tutti guardando.
«Mi dovete un favore... ricordate quando mio padre vi ha lasciato andare subito? Ecco... per favore, andatevene via. Ora.» dico, guardando Jesús con gli occhi lucidi.
«Chicos, vamos.» dice Jesús ai suoi amici, lo ringrazio mentalmente di avermi capita.
Tiro un respiro di sollievo: è un sollievo che ora se ne andranno, anche se Enrique probabilmente se la prenderà con me per non averli convinti a restare. Prima che riescano ad allontanarsi, però, qualcuno appoggia il braccio sulle mie spalle, mi giro guardando Enrique, che stasera sembra in vena di fare casino. Chiudo gli occhi e abbasso lo sguardo: ho fallito nel mio intento.
È la prima volta che uno dei miei fratelli mi chiede di fare una cosa del genere, di solito mi tengono fuori dalle loro cose, soprattutto se riguarda dei rivali, ma questa volta Enrique mi ha coinvolta.
«Cosa fate? È da maleducati andarsene mentre una ragazza vi sta parlando.» dice mio fratello.
Guardo Jesús che, a differenza degli altri, sembra arrabbiato. Tiene le mani strette in due pugni, spero che rifletta bene su cosa fare e cosa no.
Qualcuno spinge lontano da me Enrique, si tratta di Miguel. Il più piccolo dei due prova ad avvicinarsi di nuovo, ma Miguel lo spinge di nuovo. Nessuno osa immischiarsi. È la prima volta che li vedo litigare in questo modo.
«Si lo estropeas de nuovo te mataré, ¿entiendes?» sbotta il maggiore contro Enrique, che stringe i denti e si sistema la giacca.
Se la immischi di nuovo ti ammazzo, hai capito?
Rimango scioccata davanti a queste parole, anche perché i due si guardano come se volessero uccidersi a vicenda. Mi stanno facendo paura.
«Hector, accompagnala a casa.» dice sempre Miguel al suo migliore amico, che, senza fiatare, mi prende per il polso e mi trascina via.
E adesso che cosa faranno?
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Princesa
RomanceOlivia è una ragazza di diciassette anni senza amici con una famiglia formata solo da maschi. Nel momento in cui incontra Jesús, si rende conto che dovrebbe stargli lontana, ma più tempo passano insieme, e più capisce che ha bisogno di lui. Sarà il...