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A volte mi dicono che dovrei essere più femminile, quindi, dopo aver studiato nonostante continuasse a rimbombarmi nella testa la voce di quella ragazza che diceva a Jesús di muoversi, sono venuta in bagno e ho provato a truccarmi, ma io non sono quel tipo di ragazza che prima di uscire deve per forza truccarsi. L'ultima volta che l'ho fatto è stato per uscire la prima volta con Jesús, quando ancora non avevo ben chiaro chi fosse, e prima di allora non ho idea di quando io sia uscita di casa truccata, forse alla mia quinceañera.

Il mio cellulare inizia a squillare facendomi venire un colpo, sospiro e, visto che so benissimo che Jesús non la smetterà qui e continuerà a chiamarmi fino a quando non gli risponderò, trovando anche il coraggio di presentarsi a casa mia, gli rispondo mettendo il viva voce e continuando a struccarmi.

«Oh mio Dio, sei assurda, Olivia, io proprio non ti capisco.» dice non appena gli rispondo.

Lo so che è arrabbiato perché prima gli ho attaccato in faccia e non gli ho più risposto, anche io lo sarei al suo posto, ma potrebbe anche mettersi nei miei panni e capire come mi sento.

«La cosa è reciproca.» sussurro.

«Reciproco che cosa? Fatti dire una cosa: tu esci con me e anche con l'altro, quindi spiegami perché io non potrei fare la stessa cosa.» sbotta arrabbiato.

«Guarda che è totalmente diverso uscire con te e uscire con...» dico, ma vengo subito interrotta da lui: «È uguale, cazzo!»

Per una volta gli stavo dicendo che è diverso perché esco con lui per il semplice fatto che mi piace, che è bello uscire con lui, che con lui posso essere me stessa, e che non c'è nessun altro ragazzo visto che esco con i suoi nemici soltanto perché sono i miei fratelli, ma lui ha dovuto interrompermi per forza.

Sospiro e butto la salvietta nel cestino, prendo il telefono togliendo il viva voce e mi appoggio al lavandino, non capendo perché se la sia presa più di me.

«Okay, quindi mi stai dicendo che hai una ragazza e che esci con me perché...» aspetto che finisca la frase, ma non lo fa.

«Io non ho una ragazza! Io non ho mai avuto una ragazza. Ti sembro una cazzo di persona da relazione seria? Mi sono fatto le mie scopate, ma mai nulla di serio.» mi dice facendomi corrucciare la fronte.

Questo che cosa vorrebbe dire?

Non gli ho mai chiesto quante relazioni avesse avuto, ma non credevo che... ma quindi io che cosa significo per lui?

Mi ha detto che lui non è tipo da relazione seria, questo significa che o io ho frainteso tutto sin dall'inizio, o mi sta prendendo in giro, o anche da me cerca soltanto una scopata. E io che lo credevo diverso.

«Ricevuto.» sussurro.

«Guarda che io ti conosco eh, lo so che hai intenzione di attaccare.» mi dice, perché ha ragione: lui mi conosce e anche molto bene.

Spengo tutte le luci ed entro nella mia stanza, chiudo la porta e vado a mettermi sotto le coperte, mentre cerco la cosa giusta da dirgli, ma non mi viene in mente niente.

Mi sto stufando seriamente di tutto... per prima cosa della mia famiglia, che mi esclude da tutto, che prima di passare del tempo insieme a me preferisce pensare alla gang e al lavoro, e poi... l'unico ragazzo che mi abbia mai notata credo che voglia soltanto divertirsi con me, dopo di che mi lascerà perdere, e io non ho per niente voglia di stare male a causa di qualcun altro, perché mi bastano i miei famigliari.

«Quello che hai detto è tutto molto chiaro, Jesús, ora vorrei mettermi a dormire perché domani ho scuola.» gli dico mentre mi sistemo meglio le coperte.

«Se venissi da te? Possiamo dormire insieme.» mi viene quasi da ridere: prima mi dice quelle cose e poi mi propone di passare insieme la notte.

«Scordatelo, e scordati anche di rivedermi. Ora blocco il tuo numero, e ti conviene dimenticarti dove abito, se non vuoi che la prossima volta ti denunci.» gli dico chiudendo gli occhi.

«Adesso che cos'ho fatto, Olivia?» mi chiede sbuffando.

«Ascolta, mi amor, sei un ragazzo, e già il fatto che uno come te abbia notato una come me doveva già farmi venire qualche dubbio. Comunque sia, il mio problema è che, nonostante io sia cresciuta circondata dai ragazzi come te ho sempre sognato il bel principe azzurro. Tu sei stato gentile, dolce, comprensivo, e tante altre cose, ma da quello che hai detto prima tu vuoi solo scopare, e ti auguro tante belle scopate con tante belle ragazze, ma io non sarò una di quelle, okay? Non lascerò che uno come te rovini il mio sogno di aspettare il ragazzo giusto.» gli dico, sperando di essere stata abbastanza chiara e sperando che lui mi lasci in pace.

Nonostante mi conosca molto bene, forse meglio di chiunque altro, non ha mai capito che cosa io stessi cercando. Ora che gliel'ho detto chiaro e tondo spero che capisca e che sparisca.

«Mi piace che tu mi abbia chiamato mi amor.» mi dice, non rispondendo a quello che gli ho appena detto, così sbuffo.

«Ciao Jesús.» gli dico.

«No no no! Okay, ascoltami tu adesso. Ammetto che un paio di volte mi è passata per la testa l'idea di portarti a letto, ma poi ho capito che tu sei diversa.» certo, come no, ma almeno ha detto la verità.

«Va bene, grazie per la sincerità, ma non siamo tutti membri di gang, io domani ho scuola.» gli dico, facendolo sbuffare ancora.

«Bloccherai davvero il mio numero?» mi chiede.

«Cancellerò anche la nostra chat, le nostre foto, e tutti i ricordi che ho con te.» gli dico, anche se non credo che ci riuscirò davvero.

Lui mi piace, è l'unico che mi sia mai piaciuto, ma non posso continuare così e credo che lui, con il tempo, lo capirà.

Non dice più niente, così attacco la chiamata e lascio il telefono di fianco a me, troppo stanca per fare quello che gli ho detto che avrei fatto.

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