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Mi siedo di nuovo tra Carmen e zio Álvaro, ce la metto tutta per non fare vedere che è successo qualcosa, e, soprattutto, per evitare di guardare verso Jesús, così che nessuno si renda conto di qualcosa. Tengo il peluche che ha vinto per me tra le mie braccia, quasi come se stessi abbracciando lui.

«¿Y este osito de peluche?» mi chiede Carmen sorridente, prendendolo in mano e guardandolo.

«L'ho vinto.» rispondo sicura di me.

Sarebbe bello poter dire che è stato un ragazzo a vincerlo per me e a regalarmelo, ma poi inizierebbero a chiedermi chi sia questo ragazzo e, forse, Miguel collegherebbe gli sguardi di prima tra me e Jesús, il fatto che si sia alzato e sia sparito per un po', e quindi accadrebbe un casino.

Cesar inizia a farmi domande, quindi lo guardo. Dietro di lui c'è seduto Jesús, e per un attimo i nostri sguardi si incontrano, ma io guardo Cesar e gli sorrido, mentre Enrique inizia a prenderlo in giro sul fatto che sia geloso.

La voglia di dire a Jesús che non voglio smettere di vederlo è forte, ma ho paura... primo perché non voglio soffrire a causa sua, e secondo per la mia famiglia, che non lo accetterebbe mai e poi mai.

«Cesar, che delusione che sei. Fai vincere a lei un peluche, invece di vincerlo tu per lei?» chiede un altro dei loro amici, facendo ridere ancora più forte le persone al tavolo con noi.

Mi sto imbarazzando e anche molto... per loro sarà uno scherzo, ma a me non piace scherzare quando si tratta di un ragazzo felicemente fidanzato. L'ultima cosa che voglio è passare per una ruba-fidanzati.

«Col cazzo. Dame esa mierda, la traeré de vuelta y conseguiré algo mejor.» mi dice Cesar alzandosi e allungando il braccio verso di me.

Dammi quella merda, gliela riporto indietro e prendo qualcosa di più bello.

Lo guardo male, non può sul serio chiedermi questo peluche intenzionato a riconsegnarlo alla proprietaria della bancarella. Lo prendo, infatti, e me lo metto sulle gambe, così che lui non riesca a prenderlo, quindi mi guarda male.

«L'ho vinto io, non puoi riportarglielo.» gli dico, come se fossi una bambina alla quale sta cercando di rubare le caramelle.

«Princesa, vado a prendertene uno più bello.» mi dice Cesar.

«Questo è bello, non ne voglio un altro.» gli rispondo, facendolo sbuffare.

Probabilmente ci sono orsacchiotti di peluche molto più belli di questo qui, non lo metto in dubbio, ma si tratta della persona che me lo ha regalato. L'ha detto chiaramente che ha voluto vincerlo per farmi sorridere, perché lui si era reso conto quanto fossi giù di morale, e ci è riuscito... ogni volta che lo guarderò penserò a lui, al fatto che riesca a rendermi felice semplicemente standomi accanto, non facendo niente di che.

Cesar sembra arrabbiato, probabilmente perché sa che i ragazzi continueranno a prenderlo in giro per questa storia. Infatti, con una mossa fulminea, me lo riesce a prendere. Mi alzo per riprenderlo, ma lui lo alza. Faccio il giro del tavolo, ma lui non sembra volermelo ridare... e mi sto arrabbiando. Io non sono la sua ragazza, non può comportarsi in questo modo con me, non me ne frega proprio niente che sia il migliore amico di mio fratello Enrique o che provi una certa simpatia nei miei confronti. Sta con il braccio alzato e tra le mani tiene l'unico regalo che Jesús mi abbia mai fatto, proprio Jesús che ora è seduto nel tavolo di fianco al nostro e che scommetto stia guardando questa scena.

«Cesar, non è divertente, ridammelo.» gli dico, saltando per riuscire a prenderlo.

«Te lo ridò se mi dai un bacio.» mi dice, scommetto per farsi vedere dai suoi amici.

Lo guardo male, non lo farò, anche se voglio a tutti i costi che mi restituisca il mio orsacchiotto, non farò quello che vuole lui. Faccio di nuovo per riprendere il mio adorato peluche, ma lui lo rialza facendomi perdere la pazienza.

Entrambi ci voltiamo quando qualcuno mi da una spallata: un gruppo di ragazze si siede al tavolo in cui ci sono Jesús e i suoi amici. Una in particolare attira la mia attenzione nel momento in cui abbraccia Jesús da dietro e si siede accanto a lui, dandogli un bacio all'angolo della bocca.

Ha una ragazza?

Sembrava così sincero quando mi diceva quelle cose, per fino poco fa mi ha detto di volermi fare conoscere chi è lui davvero, e invece ora... se ne sta lì, davanti a me, seduto insieme ad una ragazza con la quale sembra molto intimo. Lui mi guarda, ma io sposto subito lo sguardo e mi riprendo il peluche, vedendo Cesar preso dall'arrivo di quelle ragazze. Non è che sono gelosa del fatto che Jesús sembri molto intimo con quella ragazza, ma sono ferita per il fatto che mi abbia palesemente presa in giro, mentre mi diceva che dovevo lasciare perdere il suo gruppo rivale per lui pensando che stessi con uno di loro, ma in realtà era ed è lui a stare con un'altra.

«Tío, Carmen, me voy a casa.» dico ai due, che annuiscono, ma si alzano insieme a me, credo che vogliano venire anche loro a casa.

«Te ne vai già, princesa?» mi chiede Cesar, tornando a guardare me.

«Ci vediamo domani.» sussurro, per poi affiancare Carmen e zio Álvaro.

Prima di andarmene guardo per l'ultima volta Jesús, il quale continua a tenere lo sguardo su di me, mentre quella tizia appoggia la mano sulla sua, sopra al tavolo.

E io che, dopo quello che mi ha detto prima, stavo iniziando a pensare di dargli una possibilità... che stupida.

Torno a guardare dritto davanti a me fino ad arrivare alla macchina di zio, sulla quale saliamo tutti e tre e partiamo, diretti verso casa.

Forse sarei dovuta restare, giusto per fare capire a Jesús che di lui e di quella ragazza non mi importa niente, anche se in realtà è così... ma non significa che lui debba saperlo...

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