Continuo a chiamarlo sperando che mi risponda, ma niente. Sarà la ventesima volta che lo faccio, e sto seriamente iniziando a preoccuparmi.
Hector mi ha portata a casa, non abbiamo detto una parola in macchina, sicuramente perché anche per lui è stata la prima volta in cui ha visto litigare in quel modo Miguel ed Enrique... poi ho iniziato a chiamare Jesús per assicurarmi che stesse bene. I miei fratelli o i loro amici non mi diranno mai che cosa è successo, per questo cerco di contattare lui insistentemente da mezz'ora.
«Ti manco così tanto?» nel sentire la sua voce tiro un respiro di sollievo.
Ho pensato davvero al peggio... non so neanche perché io mi sia preoccupata in questo modo per lui, è eccessivo...
Mi siedo sul letto e faccio dei respiri profondi mentre cerco le parole giuste da dire in questo momento, ma non mi viene in mente nulla. Che serata, cavolo... Enrique avrebbe dovuto pensarci bene prima di chiedermi di fare una cosa del genere.
«Stai bene? Intendo... vi siete picchiati?» gli chiedo non rispondendo alla sua domanda.
«Mi manchi anche tu.» perché non mi risponde?
«Jesús, ero preoccupatissima. Ti prego, dimmi se stai bene.»
«Dimmi dove sei, così vengo lì e lo vedi con i tuoi occhi.»
Farlo venire qui?
Mio padre è al lavoro, tornerà tardi, ma non so se sia il caso di farlo venire a casa mia. Non ho paura che mi faccia del male, perché ha avuto molte occasioni in cui siamo stati da soli per farlo, ma... non vorrei che, una volta avergli detto dove abito, verrà a cercarmi ogni volta che vorrà, mettendo in pericolo entrambi.
Vorrei chiedere a zio Álvaro come lui e la mamma si sono conosciuti, di come sono cambiate le cose da quando stavano in Messico a quando sono venuti qui... vorrei chiedergli tante cose, da molto tempo, ma ho sempre paura che, parlando della mamma, possa rattristarsi. Se lei fosse qui, però, sono sicura che potrei parlarle di Jesús, e mi direbbe che lo vuole conoscere... se ci fosse lei lo inviterei senza farmi problemi.
«Ti prego, dimmi solo se state bene tutti.» gli dico, buttandomi all'indietro sul letto e iniziando a fissare il soffitto.
«È tutto okay, princesa. Dopo che te ne sei andata quello che sembrava il capo ha tenuto fermo lo stronzo che ti ha messa in mezzo e noi ce ne siamo andati.» mi spiega facendomi tirare un respiro di sollievo.
Ha appena dato dello stronzo a mio fratello Enrique, ma ha proprio ragione... non so che cosa gli sia preso stasera, avrebbe dovuto evitare di mettere in mezzo proprio me.
«Tu sei arrivata a casa?» mi chiede poi, senza aspettare che io gli risponda, faccio un verso per fargli capire che sono a casa.
Quello che è successo stasera è la prova che io e lui non ci dobbiamo più vedere... per quanto stiamo bene ogni volta che siamo insieme, per quanto ci piacciamo, né la mia famiglia e né la sua accetterà mai qualsiasi cosa possa nascere tra di noi, anche una semplice amicizia.
«Stasera eri bellissima, sarei voluto venire da te, ma... quando hai intenzione di lasciar perdere quelli e stare con me?» mi chiede, facendomi arrossire.
Mi ha detto che sono bellissima. Non so che cosa ci veda di così bello in me. Capisco che i miei parenti siano di parte, infatti non credo mai che sia la verità... ma non capisco perché lui lo pensi...
«Perché dovrei stare con te?» gli chiedo.
«Beh... perché ci piacciamo, perché insieme siamo felici, perché uno come me è difficile trovarlo e perché... ti penso in continuazione, princesa.» sorrido, nonostante io faccia di tutto per non farlo.
«E chi ti dice che tu mi piaci?» gli chiedo curiosa.
«Te lo si legge negli occhi. E poi, andiamo, diciamoci la verità... perché dobbiamo mentirci?» mi chiede invece lui, facendomi fare un sospiro.
Sì, lui a me piace, è stata una di quelle volte in cui incontri una persona e ti piace subito, esteticamente, intendo, e poi, man mano che la inizi a conoscere, inizia a piacerti anche caratterialmente. È questo che mi è successo, solo che... io dico, su questo mondo siamo più di sette miliardi, e io proprio l'unico per cui non mi dovevo prendere una cotta, me la sono presa.
Potrei dirglielo, dirgli "sì, tu mi piaci e anche io ti penso in continuazione, tranquillo, perché tra quei ragazzi non c'è il mio ragazzo" e vedere cosa mi dice, ma non posso farlo, perché se io gli dicessi tutto questo, lo farei soltanto avvicinare di più a me ed è la cosa più sbagliata che potrei fare, visto che per lui potrei rischiare di perdere la mia famiglia, mentre... per la mia famiglia posso rischiare di perdere lui.
«Ti ho chiamato soltanto per assicurarmi che steste tutti bene... ora che lo so attacco.» gli dico, anche se non mi dispiacerebbe parlare ancora con lui...
«E hai chiamato me. Potevi chiamare uno di quei tizi, ma hai chiamato proprio me. Cos'è, eri più preoccupata per me che per loro?» mi chiede, consapevole del fatto che potrebbe avere ragione.
Rispetto agli amici dei miei fratelli, loro erano di meno, quindi se avessero iniziato a litigare sarebbe finita peggio per lui, che per gli altri... e poi sapevo che chiamando gli altri non mi avrebbero mai detto la verità su quanto successo, quindi ho chiamato lui.
«Buonanotte Jesús.» gli dico, non rispondendo a quello che mi ha appena detto.
«Princesa princesa, aspetta!» sto in silenzio ad aspettare che mi dica qualsiasi cosa mi debba dire: «C'è una festa, tra qualche giorno. È una festa in cui gran parte dei messicani prepara da mangiare e ci si diverte. Ci vuoi andare con me?»
So benissimo di quale festa sta parlando. Ogni anno ci vado anche io con la mia famiglia e gli amici dei miei fratelli, passiamo tutti insieme una bella serata... il punto è che, appunto, ci saranno anche tutti loro, e io di certo non posso rischiare di farmi vedere con lui. Mi piacerebbe davvero uscirci di nuovo, se significasse passare una bella serata come quella dell'altra volta in cui mi ha portata a vedere il tramonto, ma non si può fare...
«Scusa... ma no. Ora sono stanca, posso andare a dormire?» gli chiedo sperando che non se la sia presa.
«Buonanotte.» dal suo tono di voce capisco che se la sia presa, e mi dispiace... ma non posso rischiare di rovinare tutto.
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Princesa
RomanceOlivia è una ragazza di diciassette anni senza amici con una famiglia formata solo da maschi. Nel momento in cui incontra Jesús, si rende conto che dovrebbe stargli lontana, ma più tempo passano insieme, e più capisce che ha bisogno di lui. Sarà il...