Parte 174

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N.1718

-Fammi contare le tue cicatrici.

-Perchè?

-Perchè così posso vedere quante volte hai avuto bisogno di me ed io non c'ero.
N.1719

Sai perché ti mancherò? Perché al posto di uno come me, troverai solo un branco di ragazzi che preferiscono scriverti un cuore in bacheca o taggarti in una foto. Di quei ragazzi a cui importa solo di cambiare lo status sentimentale su un social network. Tu trovalo uno come me, uno che riesca a farti ridere sempre, senza stancarti mai, uno che preferisce amare che essere amato. Trovalo uno che riesca a stare da solo, uno che ti sorregga e ti consoli quando hai bisogno, che sappia perdonarti anche quando li scoppia il cuore di dolore. Dimmi dov'è, forza.
N.1720

C'è un momento in cui smetti di essere forte ed inizi ad essere apatico. Impieghi un po' a rendetene conto, all'inizio lo neghi a te stesso. Ma alla fine affronti la realtà: non piangi più ed è perché non te la senti, perché non hai nemmeno voglia. E questo non ha niente a che vedere con lo sforzarsi di non piangere. E poi non ridi, non ridi più. Sorridi e basta, come a dire: Bello, davvero bello, è tutto bellissimo. Ora lasciatemi solo.
N.1721

Mi dicono che ho il cuore di ghiaccio, ma non sanno che anche il ghiaccio si scioglie.
N.1722

Spesso i mostri pensiamo si nascondano nel buio. Spesso i mostri ci guardano negli occhi e ci sorridono.
N.1723

Fermalo, gridò il cuore.

No, rispose l'orgoglio.

È finita, ribadì la ragione.

Lo ami, urlò l'istinto.

Non ci sto capendo un cazzo, dissi io.
N.1724

Ti sei mai chiesto come sto io? Se sono vivo, se sono morto. Ti sei mai chiesto se qualche volta mi viene da piangere anche a me? Ma non lo posso fare perché devo per forza essere forte, solo a voi è concesso essere deboli.
N.1725

C'è un momento, nella propria vita, in cui non sai più niente. Non ti riconosci. Non sai se vale la pena continuare o fermarti. Ecco io sono in quel momento. Mi sento solo. Quando fino a ieri ero convinto di essere circondato da amici fantastici. Bisogna aprire gli occhi prima o poi. Il problema però si fa vivo dopo averli aperti. Si fa vivo quando si capisce che la propria vita, fino a quel momento, era basata su menzogne e auto convinzioni create dalla propria testa.
N.1726

Che poi io rido, non sono uno di quelle persone che fa vedere la sua tristezza. Io rido tanto e anche rumorosamente, parlo ad alta voce, mi diverto a fare le smorfie, scherzo, io non sono il classico ragazzo che fa notare la sua tristezza. Io quando sono in compagnia anche se ho il cuore distrutto, sono deluso dalla vita, da me stesso, fingo e rido, scherzo, faccio battute stupide, poi con una scusa mi chiudo in bagno e allora là crollo come un castello di carte.
N.1727

Era questa la fregatura con lui. Riuscivamo a non chiamarci, a non scriverci, a non cercarci. Riuscivamo a non sentirci per settimane, a volte per mesi. Riuscivamo per qualche tempo ad ignorarci alla perfezione. Non so come, non so perché. Ma era uno di quei rapporti "vorrei stare con te, ma non te lo dimostro troppo". E giuro, non ce l'avevo con lui. Ce l'avevo con me, con me perché al suo ritorno io mi facevo trovare. Mi trovava esattamente dove mi aveva lasciato.

Le Frasi di GiòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora