Capitolo 13.

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~Jason~

Volevo parlare, di tutto.Mi sono comportato male, beh pure lei all'inizio, ma è la persona più importante al mondo per me, e avrei dovuto ascoltarla, quando potevo.

La invitai a parlare , ma in risposta ebbi un "sì certo" con tanto di limone del suo "ragazzo" di 1 minuto.Non so perché ma stavo malissimo.Avrei voluto ammazzarlo, ma lei è felice con lui.E se lei è felice, lo sono pure io.


"Andiamo"disse prendendomi la mano.Il mio cuore cominciò a battere forte.


È come se una parte di me che era morta fosse resuscitata.Grazie a lei.

Ci sedemmo in una panchina e iniziai a parlare.

"Luce mi dispiace tanto io-"ma non feci in tempo a finire la frase che lei mi abbracciò.

"La cosa più importante è che tu non sia arrabbiato con me"disse abbracciandomi ancora più forte.


Rimasi a bocca aperta.Insomma, ero felice, tanto felice.La feci smettere, la guardai e la baciai.







~Luce~

Mi baciò.Le nostre labbra dopo 16 anni si unirono.Le sue labbra erano diverse da quelle di Mattheo.L'effetto che mi davano non mi piaceva come quando mi baciavo con Mattheo.Non era la stessa cosa.Non appena mi resi conto dello sbaglio mi staccai.


"Jason perché"dissi

"Io-"non fece in tempo a finire la frase che qualcuno gli si scagliò contro.Mattheo.

Cominciarono a farsi a botte.Urlai aiuto ma nessuno riuscì a sentirmi.


"Mattheo basta!"dissi urlando




Lui continuò a sferrare pugni.




"Ho detto bastaaaa!"a quelle urla si fermò.Si fermarono entrambi.Mi guardarono perplessi.




Gli guardai entrambi con le lacrime agli occhi e corsi via.





Feci per chiudermi in camera quando una mano fermò la porta.


Entrò Mattheo.


"Vai via!"dissi piangendo



"Ah adesso sarei io il cattivo eh? Sei tu quella che mi ha tradito!"disse urlando



"Mattheo io non provo amore per lui, devi fidarti di me per una buona volta"dissi con voce strozzata



"Ma vi siete baciati!"rispose facendo cadere un mobile.



"E allora? un bacio non vuol dire nulla!"risposi singhiozzando



"Cazzo luce"disse massaggiandosi la fronte.



"Mi dispiace, si può sbagliare nella vita?"dissi


"No cazzo, non così" rispose urlando




"Lui è il mio migliore amico, e tu stavi per ucciderlo"urlai avvicinandomi a lui per poi puntargli un dito sul petto.



Tra me e te  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora