Capitolo 36.

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~Luce~

Il mio cuore era ormai a pezzi.Completamente.Non riuscivo a respirare, ne a parlare, ne a pensare.



L'unica cosa di cui potevo degnarmi di immaginare nella mia testa ero io infelice.Ormai era così.Sarei diventata infelice.In realtà sarebbe più corretto "rimasta" calcolando che lo sono già.Ed eccomi qui, dai primi giorni di scuola in cui mi promettevo che non mi sarei aperta per relazioni o cose del genere sono arrivata fin qui....a soffrire per due ragazzi, figli entrambi dell'unica persona al mondo che mi vuole morta più di qualsiasi altra cosa.Che bello, devo aggiungere stupenda situazione Luce.


Avrei tanto voluto parlarne con qualcuno ma allo stretto tempo respinsi tutte le persone che mi bussarono alla porta per paura di tenerli in pensiero...mi sentirei troppo in colpa.Non c'è la faccio più.Di tutta questa menzogna.Avevo appena scoperto tutto e adesso il mio obbiettivo era come affrontare tutto questo.Mia madre....la mia vera madre, non la ricordo, me l'avranno sicuramente fatta dimenticate, è morta, ma la rivendicherò.Mio padre....lui è vivo ma non so dov'è.Forse dovrei chiedere a qualcuno...qualcuno che sappia un po' tutto.Certo, il libro.No Luce NO.Non se ne parla, non hai sentito? Non puoi altrimenti ti ammazzeranno.Non puoi farlo.Oppure posso.Certo che posso, il libro è mio e quindi me lo riprendo.Nessuno deve più permettersi di intralciarmi, perché lo ripagherò con la stessa moneta.Sempre e per sempre.Tranquilla mamma, non mi farò del male, perché sì , sono pronta e matura per affrontare tutto questo.




L'unica cosa che ho di mio padre probabilmente è...niente.La lettera di chi potrebbe essere? Forse sua.Dovevo saperlo.



Mi diressi nel corridoio del secondo piano.Il suo corridoio.Del biondino.Andai davanti alla sua camera silenziosamente ma qualcuno mi afferrò per il braccio.




"Ahia" dissi


"Che cazzo ci fai qui"disse il ricciolo

"Per tua informazione il "ricciolo" ha un nome"disse con tono sarcastico


"Lasciami"dissi dimenandomi


"Possibile che sei così testarda, quel tuo cazzo di libro non lo riavrai mai" disse ringhiando



"Ne sei proprio sicuro?"dissi sorridendo e dandogli un calcio nelle parti bassi


"Ahhh cazzo"disse alzando la voce


"Non mi servono le tue lamentele"dissi con un sorriso dirigendomi di nuovo davanti alla porta del biondino


Ero così vicina fino a quando una mano forte mi fece scaraventare contro il muro.


Vidi la sua faccia piena di rabbia.


"Col cazzo"disse sorridendo


Mi dimenai, mai fece sbattere di nuovo contro il muro.


"Lasciami andare"dissi arrabbiata



"Mattheo è l'unico modo per scoprire dov'è il mio vero padre"


Sospirò.


"Vado io, tu resta qui, e non ti azzardare a muoverti"disse allontanandosi


Entrò dentro e chiuse la porta .


Aspettai qualche minuto.Quando uscì vidi Draco sdraiato a terra con del sangue nel naso.Era svenuto.


E ovviamente Mattheo col libro in mano.


"Una scusa in più per averlo picchiato"disse ghignando



Mi preoccupai subito.Insomma sì Draco mi aveva tradito ma....lui era un po' come me.Aveva sofferto, come me.


"Andiamo"disse afferrandomi il braccio.


"Aspetta"dissi guardandolo negli occhi


"Non lo hai ucciso, vero?"dissi




"Tra qualche giorno"disse



"Adesso andiamo"disse prendendomi la mano.



Tornammo in camera mia.Appoggiai il libro delicatamente sulla scrivania, poi guardai Mattheo.Ricambiò il mio sguardo con uno confuso.


"Che c'è"disse

"Potresti uscire"chiesi tranquilla


"Ehm , aspetta fammici pensare....no"disse tirando fuori una sigaretta



Sbuffai.


Non accenderla, non accenderla,non accenderla.


"D'accordo"sentii la sua voce rassegnata


Quanto ci godo.


Aprii il libro con la lettera come al solito.


"Sì?"


"Ehm io sono Luce Johnson, potrei sapere dov'è mio padre?"chiesi impaziente

Sapevo che non mi avrebbe dato una risposta completa.Forse un indovinello.O un indizio.Mi basterebbe anche solo questo.

"Cara ragazzina, troverai tuo padre solo quando la luce del giorno sorgerà"

E il libro si chiuse.Non ho capito.



"Interessante"sentii la voce roca e profonda del ricciolo

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