Capitolo 39.

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~Luce~

Calmati Luce.Insomma non c'è da stupirsi.Cosa si può pretendere da uno come lui.Camminai nervosa per tutti i corridoi di Hogwarts.Dopo qualche minuto mi accorsi di essermi persa.


"Ti sei persa bambolina?"mi girai sobbalzando dallo spavento


Persi un battito.



"Tu? Ma- ma com'è possibile"


Era il ragazzo.Quello morto qualche ora fa.



"Già com'è possibile..."disse avvicinandosi a me




Mi scese una lacrima.Era così reale.Conservavo dentro di me un enorme rancore che mi avvolse.




"Mi dispiace-i-io avrei dovuto-"dissi tra un singhiozzo e l'altro ma mi interruppe



"Ohh smettila, non'è colpa tua"disse guardandomi negli occhi



"Sono qui solo per dirti una cosa"disse avvicinandosi



"Voldemort sta per impossessarsi dell'intera dimensione magica grazie a questo"disse mostrandomi il simbolo del sole



"Non so che cosa sia"disse scrollando le spalle



Rimasi incantata da quello che era appena successo.Mi guardò pure lui.



"Dai, che aspetti? Corri bambola corri"disse guardandomi stupito



"Ma aspetta io non so che fare"dissi



"Ohh lo scoprirai e adesso va"disse spingendomi via



Un secondo dopo mi ritrovai nella sala grande.




Mi sistemai i capelli che erano un cespuglio, la divisa e mi diressi in camera.Cercai di raggiungerla al più presto ma prima che potessi raggiungerla una mano fredda mi afferrò il braccio.



Mi voltai.



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~Luce~



"Mi dispiace io-io spero che non ti stia dando fastidio"disse sorreggendo la tazza di tè con due mani tremanti.



Era Caramel.La fidanzata del ragazzo.



"Figurati"dissi dispiaciuta




"Lui era-era così forte, così dolce così...."si mise a piangere



"Scusami"disse tirandosi su il naso



"Lui non lo meritava, e io-io lo amavo"disse tra un singhiozzo e l'altro.



Se l'amore può portare una persona a questo allora ho paura.


La abbracciai.



"Tranquilla"dissi


Ci staccammo dall'abbraccio e lei mi sorrise.



"Nonostante tutto tu sei sempre molto dolce e gentile, insomma tu ne hai passate"disse





Certo come se tutti sapessero tutto.No.Nessuno sa niente di me.Nessuno.




Ricambiai con un sorrisino falso.




"Senti, Silente mi ha detto che tu c'entri qualcosa"disse





Annuii.



"Si , io c'entro"dissi fredda



So bene che è la sua ragazza ma non posso di certo andare a dire a tutto il mondo cose di questo tipo.Non la conosco bene.Non si sa mai.Per ora non posso neanche dirlo ai miei amici.




Dovrei, vorrei ma non posso.Centrerebbero anche loro, e non voglio che questo accada.


Mi parlò di alcuni momenti con il suo ragazzo e mi disse il suo nome.Josh.Nome orrendo a mio parere.Ma non posso pensare a questo.Non adesso.


Dopo un po' la feci uscire dalla stanza a mi misi al lavoro.Mi chiusi in camera e cercai di ragionare.




L'unica cosa che sapevo era che quel simbolo c'entrava con mio padre.E che portasse la gente alla morte.Ma perché? Perché mio padre c'entra? Che cos'è e a che cosa serve?


Afferrai il libro e lo aprii delicatamente.



"Come posso aiutar-"


"Vorrei per favore sapere che cos'è questo simbolo"dissi toccando il simbolo della lettera




Ci fu un minuto di silenzio tombale





"È un simbolo chiamato Solis  beatitudinem"rispose il libro



"Dimmi di più"dissi

In una pagina vuota appruerò delle scritte.


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È stato inventato grazie a un rito che si è svolto tantissimi secoli fa, il simbolo è stato inventato da un potentissimo mago chiamato Manseze Furifitshi, il quale aveva ucciso un altro mago in un duello, prese il suo sangue e lo trasformò in felicità, non si sa ancora come.all'inizio essendo troppo pericoloso e non ancora provato, la rinchiuse dentro un vaso coperto che mise dentro una serratura di una grotta ideata appunto durante il rito, sopra si formò il simbolo Solis beatitudinem
☼.Il mago aspettò anni ma furono i peggiori.Perse molto potere, così essendo infelice si impossessò della felicità e la mise nel suo sangue.Il tempo passò ma la felicità che aveva creato lo fece diventare ossessionato nell'uccidere.Non gli bastava e ne voleva sempre di più.Cominciò a non controllarsi più e continuò a procurare del sangue ai morti uccisi da lui e creare felicità.Divenne malvagio.Possessivo.Tanto che prese il nome di un demone Neasganas.Un giorno però un mago non molto conosciuto chiamato Maman venne a sapere della situazione, decise di affrontare Neasganas, i due maghi duellarono e vinse Manam.Neasganas venne rinchiuso dentro delle tenebre in una parte del mondo sconosciuta, e il simbolo divenne dimenticato, un simbolo malefico, che compare a qualcuno tutt'oggi.Non si sa molto di Neasgamas, si sa solo che fece in qualche modo tramandare il proprio sangue a un mago a caso, per salvare il proprio potere.


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Sospirai.Chiusi il libro.Quindi mio padre non c'entra, lui non'e' un assassino.Fortunatamente.


Ad un tratto la porta di camera mia si spalancò.

Tra me e te  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora