Stavo pattugliando le terre che si estendevano tra Rivendell e Brea quando li incontrai per la prima volta.
Sono Miriel, dei Dunedain. Sono stata cresciuta dagli elfi di Gran Burrone insieme ad Estel, che considero come un fratello maggiore. Siamo imparentati alla lontana, un po' come tutti tra i pochi Dunedain del Nord che restano. I sopravvissuti del regno di Gondor nel Nord della Terra di Mezzo, che vagano per le terre selvagge a caccia dei servitori del nemico, Sauron.
Il mio nome in elfico significa gioiello e non so a chi è venuta questa brillante idea. Sono piuttosto alta, capelli neri, indomabili e occhi grigi. Sono in tutto e per tutto una Dunedain, niente di speciale. In più accompagnando spesso i ranger ed Estel sono anche solitamente coperta di polvere, fango e foglie. Niente a che vedere con un gioiello insomma.
La notte era calata e stavo seduta accanto al fuoco, sbocconcellando del lembas, quando un'alta figura ammantata apparve ai margini della luce del fuoco. Mi alzai sguainando le spade in un unico movimento fluido ma poi vidi il cappello a punta e le folte sopracciglia grigie.
"Gandalf!" sussurrai sollevata
"Miriel, che piacevole incontro!" esclamò lo stregone, sedendosi accanto al fuoco
"Piacevole ma non inaspettato, giusto?" domandai. Gandalf non appariva mai senza un motivo
"Diciamo che speravo di incontrare uno di voi...in realtà chiunque a parte dei nani" aggiunse
"Nani?" chiesi alzando un sopracciglio
Lui sospirò: "Sono in viaggio con tredici nani e uno hobbit. Abbiamo una mappa con dei segreti celati in essa, che spero Lord Elrond ci possa aiutare a decifrare. Ma il capo della compagnia è molto restio a fidarsi degli elfi e sai come i nani possano essere cocciuti"
"...e dove sono adesso questi tuoi compagni di viaggio?"
Agitò una mano dietro di sé prima di rispondere: "Non molto indietro, me ne sono andato prima di cedere alla tentazione di trasformare Thorin in un rospo"
Thorin? Dove avevo sentito quel nome? Pensai cercando di non ridere mentre l'immagine un rospo con la barba da nano mi balzava alla mente.
"Gandalf" dissi seria, ricordandomi il perché stavo pattugliando quelle terre "Ho lasciato Rivendell perché i nostri esploratori ci hanno avvisati di orchi e troll in giro"
"Troll? da quando così a Sud?" disse Gandalf improvvisamente allarmato. Notai che gli orchi non erano una sorpresa per lui.
"Meglio tornare indietro" propose rialzandosi.
Annuii spegnendo il fuoco con una manciata di terra. Ripresi arco, frecce e spade e seguii l'alta figura dello stregone nella boscaglia.
Il campo dove Gandalf aveva lasciato i nani era deserto. Non un buon segno. Dopo una rapida esplorazione notammo il bagliore di un fuoco in lontananza e ci avvicinammo di soppiatto, sentendo delle voci basse e gutturali che conversavano con qualcuno con una vocina acuta. Sbirciando tra le fronde vidi il mezz'uomo della compagnia che cercava di guadagnare tempo:
"Il segreto per cucinare dei nani é....spellarli prima"
Un coro di urla di disappunto si levò tra i nani che erano legati in dei sacchi e non capivano cosa stesse facendo lo hobbit. Certo non era stato il suggerimento migliore che potesse dare ma stava almeno cercando di prendere tempo.
"L'alba è vicina...dobbiamo cercare di aiutare Bilbo a tenerli impegnati ancora un po'" sussurrò Gandalf.
Annuii prendendo l'arco e incoccando una freccia, muovendomi poi cauta attorno al cerchio di luce creato dal fuoco. Forse lo hobbit mi notò perché vidi i suoi occhi guizzare nella mia direzione ma i troll non diedero segno di avermi visto e sentito.
Quando iniziarono a sospettare che lo hobbit li stesse prendendo in giro intervenii: lasciai partire la freccia e corsi silenziosa a posizionarmi in un altro posto mentre un ululato mi diceva che avevo colpito nel segno. I troll corsero verso il luogo da dove più o meno era partita la freccia ma io me ne ero già andata e lasciai andare un'altra freccia. Altro ululato di dolore e altro cercare nei dintorni. Andai avanti così per un po' sparando frecce da un lato all'altro della radura esasperando i troll. Infine vidi con la coda dell'occhio Gandalf salire su un grosso masso ai margini della radura. Lo stregone disse con voce potente: "Che l'alba vi prenda tutti e sia di pietra per voi"
"E lui chi è?" chiese uno dei troll
"Il maledetto arciere?!" esclamò un altro
Non potei impedirmi di alzare gli occhi al cielo: come faceva ad essere un arciere senza arco e frecce? Ma i troll non erano particolarmente intelligenti. Gandalf picchiò la punta del suo bastone sul masso che si spezzò in due lasciando passare la luce del sole appena sorto che inondò la radura.
I troll urlarono di dolore mentre di trasformavano in pietra. Uno spettacolo affascinante da un certo punto di vista e che di sicuro non avevo mai visto. Quando furono immobili e fui sicura che fossero davvero pietra mi feci avanti. Quattordici paia di occhi mi fissarono, alcuni non molto amichevolmente. Lasciai a Gandalf il compito di liberare i nani mentre io recuperavo le frecce che erano ancora utilizzabili. Non molte in realtà: quelle che avevano trovato il segno erano solidamente piantate nelle carne ormai pietra dei troll e non provai nemmeno a toglierle.
"E tu chi saresti?" mi chiese un nano venendomi incontro. Il portamento fiero e i fermagli di argento, con inciso lo stemma di Durin che chiudevano le sue trecce, mi fecero venire improvvisamente in mente dove avevo già sentito il nome di Thorin. Figlio di Thrain, re in esilio, scacciato da Erebor da Smaug il drago. Era alto per essere un nano e i suoi occhi azzurri e freddi come il ghiaccio mi stavano soppesando, valutando.
"Miriel al vostro servizio" dissi con un lieve inchino "Prego per avervi appena salvati" aggiunsi sarcastica e sentii un risolino da alcuni dei nani. Lo sguardo di Thorin si incupì "Non ti abbiamo chiesto di aiutarci"
Che caratterino. Prima che la conversazione potesse degenerare, visto che anch'io perdevo le staffe piuttosto velocemente, Gandalf spostò la nostra attenzione sui troll, dando loro un colpetto con il bastone. Sembrava estremamente soddisfatto del suo operato.
"Da quando i troll sono scesi così a Sud?" chiese Thorin
"Non da un era" disse Gandalf "Non da quando un potere più oscuro governava queste terre"
Sentii un brivido scorrermi lungo la schiena.
"Non potevano spostarsi alla luce del sole, devono avere una grotta da queste parti" ragionò il nano "Cerchiamola, le tane dei troll spesso nascondono dei tesori".
Mi trattenni a stento dall'alzare gli occhi al cielo: nani.
Mentre i componenti della compagnia di Gandalf si spargevano per il bosco cercando l'antro dei trolli io rimasi indietro con lo stregone e lo hobbit che si presentò come Bilbo. Mi ringraziò dell'aiuto, mi sembrava uno hobbit per bene. Che ci faceva in giro con tredici nani? Stavo per chiederglielo quando le voci eccitate dei nani ci dissero che avevano trovato la caverna dei troll.
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Miriel dei Dunedain
FanfictionLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...