Gimli ci stava raccontando che Balin, trent'anni prima era ripartito da Erebor con l'intenzione di riprendere Moria. Il successo avuto con Erebor doveva avergli dato alla testa.
"All'inizio ci mandavano notizie regolarmente, dicevano di essere entrati a Moria e che le cose andavano bene. Poi per un po' non abbiamo più udito nulla. Ora dubito che siano mai davvero entrati" disse scuotendo tristemente la testa. Ci eravamo fermati per la notte, o almeno Gandalf diceva che era notte, contro una parete della grande sala dove eravamo arrivati poco prima. Sperai che Gimli avesse ragione e che il suo cadavere non fosse uno di quelli che avevamo visto all'entrata.
Mi toccò il primo turno di guardia e mi sedetti, con la schiena contro la parete a fissare il buio. Tenere gli occhi aperti o chiusi non faceva differenza, ma per non addormentarmi li tenevo ben spalancati. Percepivo una presenza maligna là fuori da qualche parte, ma continuavo a dirmi che era l'oscurità che iniziava a darmi sui nervi. Così come i passi soffici che mi era sembrato di sentire dietro di noi durante il giorno. Aragorn non aveva fatto una piega, quindi conclusi che probabilmente me li ero immaginati o erano qualche strana eco dei nostri passi.
Giochicchiavo con l'anello di Thorin, ma il mio sguardo era attirato nel punto in cui avevo visto Boromir stendere il suo giaciglio. Cosa provavo per quell'irritante, orgoglioso e testardo uomo di Gondor? Perché continuavo a pensarci? Era diventato come una costante spina nel fianco, che mi veniva in mente nel momenti più inopportuni. Certo mi importava di lui, così come mi importava degli altri membri della Compagnia, ma non restavo sveglia la notte pensando a Gimli o a Pipino. No, ogni tanto a Pipino sì: mi preoccupavo per la sua incolumità.
Sospirai cercando di ridirigere i miei pensieri su altro, ma non è che ci fosse molto da fare. Il mio passatempo preferito mentre facevo la guardia era guardare le stelle, ma anche quello mi era precluso.
Alla fine del mio turno mi alzai piano, stiracchiando i miei muscoli intirizziti e andai a svegliare Frodo che aveva il secondo turno di guardia. Avevo messo la mia coperta tra Aragorn e Legolas, così, se anche mi fossi girata durante il sonno, non mi sarei risvegliata tra le braccia di Boromir.
Sentii Legolas sussurrare il mio nome e aprii gli occhi immaginandomi di vedere solo oscurità ma vidi il bel viso del principe di Bosco Atro che mi sorrideva. C'era luce! Mi alzai a sedere di scatto guardandomi in giro. Da qualche alto lucernario filtrava della luce ed era molto più forte del solito.
Gandalf sembrava soddisfatto di se stesso."Abbiamo camminato bene" disse "Oggi stesso dovremmo riuscire a uscire da Moria e vedere il tramonto" Il che ci rincuorò molto. Ma il giorno che era iniziato con grande speranza si tramutò presto in un incubo.
La luce che illuminava parzialmente la grande sala di Nanosterro veniva da una saletta più piccola alla nostra sinistra. Ci dirigemmo lì e mano mano che ci avvicinavamo una sensazione di pericolo si faceva strada in me. Quando arrivammo ci rendemmo conto che la luce cadeva su una lastra di pietra che somigliava a una tomba. Quando fui abbastanza vicina da leggere le rune, fu come se una lama di ghiaccio si fosse piantata nel mio cuore. Gimli cadde in ginocchio davanti alla lapide, lasciandosi andare a un ululato di dolore.
Era la tomba di Balin.
"Qui giace Balin, figlio di Fundin. Signore di Moria" stava scritto in rune sulla lapide.
Erano davvero arrivati a Moria, ma il loro sogno era stato di breve durata. Non so quanto rimasi a capo chino di fianco alla tomba. Con una mano appoggiata alla spalla di Gimli, ricordando il compagno e consigliere di Thorin. Tornai in me mentre sentivo Gandalf leggere stralci di un libro che aveva trovato accanto alla tomba. Una sorta di cronaca della riconquista, o del tentativo di recupero, di Moria.
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Miriel dei Dunedain
FanficLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...