La puzza che vi regnava era nauseante ma mi costrinsi ad entrare. Nonostante tutto ero curiosa. Alcuni nani stavano riempiendo delle grosse casse con gli oggetti preziosi che trovavano nella caverna. Coppe e monete principalmente. Mi avvicinai a Gandalf e Thorin che, vicino a una malconcia rastrelliera per armi, stavano esaminando due spade.
"Queste non sono armi di troll" stava dicendo Thorin
"Né di alcun fabbro tra nani o uomini" disse Gandalf ripulendo una spada dalle ragnatele "Sono opera di elfi" decretò.
Thorin si bloccò e fece per riappoggiare la spada che aveva preso in mano alla rastrelliera. Alzai gli occhi al cielo: "Non troverai una spada migliore. Tienila." suggerii un po' più seccamente di quello che avrei voluto. Mentre da una faretra toglievo le frecce ancora utilizzabili ponendole nella mia, vidi che Thorin seguiva il mio consiglio e usciva dalla caverna con la spada.
Gandalf sorrise e mentre i nani sotterravano due casse piene di preziosi ("deposito a lungo termine" lo chiamarono) uscii di nuovo all'aria aperta seguita poco dopo da Gandalf che aveva trovato uno spadino per lo hobbit.
"Non so come si usa una spada..." disse spaesato prendendo la spada dalle mani dello stregone
"E spero che tu non debba mai arrivare ad usarla" disse lui "Ma ricorda, il vero coraggio sta non nel prendere una vita ma nel risparmiarla" aggiunse enigmatico
"E di colpire con la punta se risparmiarla non è un opzione" aggiunsi strizzando l'occhio allo hobbit che sorrise debolmente.
Improvvisamente sentii che c'era qualcosa che non andava nel bosco intorno a noi. Un corvo si alzò gracchiando in volo.
"Arriva qualcuno!" esclamai incoccando una freccia e cercando di individuare la causa del mio timore. Un'altro nano con arco e freccia mi imitò mentre i nani si disponevano a semicerchio davanti a noi arcieri, Gandalf e Bilbo. Notai con piacere che erano guerrieri esperti.
Dai cespugli davanti a noi eruttò una slitta tirata da conigli. Abbassai l'arco rilassando le spalle. Conoscevo quella slitta.
"Fuoco, Morte, Assassini!" urlò Radagast apparendo, aggrappato alla slitta.
"Radagast" disse Gandalf. Dal tono capii che non si aspettava di vederlo. Effettivamente era un bel po' lontano da Rosgobel ai confini di Bosco Atro.
"Gandalf, c'è qualcosa di sbagliato, di terribilmente sbagliato" disse lo stregone ignorando completamente noi altri.
Mi avvicinai e il suo sguardo spaesato si punto su di me: "Miriel, che bello vederti!" esclamò entusiasta prima che Gandalf lo riportasse alle realtà:
"Cosa c'è di sbagliato Radagast?" chiese allontanandosi un po' dai nani in modo che potessimo parlare in pace.
"Qualcosa sta avvelenando il bosco, Gandalf. Ragni giganti infestano Bosco Atro. Li ho seguiti, provengono da Dol Guldur"
Un brivido mi corse lungo la schiena
"L'antica fortezza del nemico è abbandonata" disse Gandalf
"Oh no Gandalf, non lo è. Un negromante vi ha preso dimora, qualcuno che può evocare gli spiriti dei morti. Io l'ho visto" e così dicendo tirò fuori un involto dal mantello e lo pose a Gandalf. Lo stregone lo aprì e mi alzai in punta di piedi per vedere:
"Una lama morgul" mormorai, gli occhi spalancati
"E una molto antica" disse meditabondo Gandalf.
In quel momento un ululato squarciò l'aria. Gandalf fece velocemente sparire l'involto nel suo mantello mentre mi giravo in direzione del suono incoccando un'altra freccia. Non era l'ululato di un lupo quello.
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Miriel dei Dunedain
FanfictionLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...