Il mistero degli Hobbit e il ritorno del nonno

204 10 1
                                    

Non so come ma ero riuscita ad addormentarmi sulla spalla di Aragorn. Mi svegliai quando mi scosse dolcemente alle prima luci dell'alba.

"Oh per i Valar" gemetti massaggiandomi il collo indolenzito mentre Estel svegliava Boromir, e Legolas, che si era svegliato non appena il ramingo si era alzato, scuoteva Gimli che come al solito si svegliò con una sfilza di insulti in Kudzul. Dopo aver mangiato (ancora del lembas) ci incamminammo nell'ombra scura del bosco. Era diverso da Bosco Atro...era meno scuro e percepivo meno malvagità intorno a noi e non c'erano nemmeno le ragnatele giganti. L'aria era soffocante però e dai rami degli alberi pendevano lunghe barbe di licheni.

"Questa foresta è molto antica" disse Legolas guardandosi intorno "Talmente vecchia che mi sembra di tornare giovane ed é la prima volte che mi capita da quando viaggio con dei bambini come voi". Mi lasciai scappare un risolino mentre lo superavo, raggiungendo Estel che stava osservando qualcosa sul terreno morbido della foresta.

"Siamo sulla pista giusta" disse lui indicandomi le impronte di due piedi, l'una leggermente più piccola dell'altra. Sorrisi, dopo la disperazione che ci avevano portato i Rohirrim era bello avere un po' di speranza e delle tracce da sguire. I due hobbit avevano apparentemente seguito il corso dell'entalluvio e a un certo punto si erano fermati a fare una seconda colazione, a giudicare dalle briciole di lembas che Aragorn ci indicò nel punto in cui il fiume formava una spiaggetta sassosa. Proseguimmo mentre il sole saliva nel cielo, in fila indiana dietro ad Aragorn. Gimli si guardava in giro sospettoso, stringendo l'ascia mentre Legolas aveva lo sguardo perso tra le ombre degli alberi, intento a captarne i sussurri o in lontane memorie della sua giovinezza. Mi ritrovai a domandarmi quanti anni avesse, sembrava non avere più di 20 anni. Era comunque giovane per essere un elfo, forse come Elladan, Elrohir o Arwen. Non aveva quello sguardo di immensa saggezza che derivava da una lunga vita che avevano Elrond, Galadriel o anche Thranduil...

"Qui le impronte si fermano...e il terreno più avanti è asciutto e sassoso. Dovremmo decidere che direzione prendere e sperare che sia quella giusta" Aragorn mi ricosse dai miei pensieri.

"Saliamo su quella collina e guardiamoci in giro" propose Legolas indicando quello che più che una collina mi sembrava un grande masso.

"Sarà bello respirare un po' di aria fresca" dissi seguendo l'elfo e mi guadagnai un grugnito di approvazione da Gimli che continuava ad occhieggiare sospettosamente gli alberi intorno a sé.

C'erano delle specie di scale che conducevano alla sommità. Erano rozze e irregolari ma non così tanto da farmi credere che fossero frutto dell'erosione della pioggia. Anche Estel le osservava, una ruga di preoccupazione tra le sopracciglia. Boromir raggiunse la sommità e allungò una mano verso si me. Sorpresa da quel gesto la afferrai e lui mi aiutò a salire gli ultimi gradini. Per un attimo fummo vicinissimi. I suoi capelli mi solleticarono la guancia e sentii il mio corpo reagire di conseguenza: In quel momento volevo solo stringermi a lui e non lasciarlo più andare ma poi lui ritrasse la mano e si allontanò da me e la sensazione scomparve, lasciando solo un senso di vuoto e desolazione. Dannato gondoriano pensai irritata. Mi portai al fianco di Legolas e lasciai vagare lo sguardo sulle cime degli alberi: un mare marrone con qua e la qualche punta di verde chiaro a indicare la primavera che avanzava. I piedi dei pendii dei Monti Bianchi erano coperti da scuri pini.

"È così grande" mi trovai a dire sorpresa dalla vastità del bosco. Accidenti, i nostri hobbit avrebbero potuto essere ovunque.

"Eppure è molto diminuita rispetto a un tempo. Vi era un unica grande foreste da Bosco Atro a Fangorn a Lorien...mentre ora ne restano solo alcuni scampoli" rispose Legolas.

"Scampoli?" dissi incredula indicando con un gesto del braccio la foresta intorno a noi "Questo lo chiami scampolo?"

Aragon rise piano del nostro scambio ma Boromir ci richiamò all'attenzione.

Miriel dei DunedainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora