Per la grazia dei Valar, sia benedetta la vostra unione

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Non ebbi altro preavviso che l'esclamazione "Elfhlaedige!" prima di venire sollevata da terra e stritolata dall'abbraccio di éothain.

"Sono contenta anch'io di rivederti" risi io un po' senza fiato ricambiando l'abbraccio dopo un secondo.

"Non sei cambiata di una virgola!" disse sciogliendo dall'abbraccio e tenendomi a distanza di braccia con le mani sulle spalle.

Alzai un sopracciglio: "Sono passati due mesi dall'ultima volta che ci siamo visti!" commentai

"Sembra passata una vita" disse semplicemente scrollando le spalle "Vieni, ti voglio presentare una persona" mi prese per mano e mi trascinò via dalla casa della Compagnia, su nella cittadella in alcuni alloggi della Casa del Sovrintendente che erano stati preparati per gli ospiti Rohirrim.

"Come sta éomer?" chiesi mentre cercavo di tener dietro alle lunghe falcate di éothain

"Ora meglio" ridacchiò lui "Appena messo piede a terra e salutato Aragorn è andato a casa di Imrahil. È completamente cotto per Lothiriel"

"E lei di lui" confermai con un ghigno

"Se voi Gondoriani non aveste tutte queste regole per il corteggiamento e il matrimonio l'avrebbe già sposata"

"Ehi! Non sono gondoriana" protestai "e comunque, tra quattro giorni mi sposo. Siete tutti invitati"

Questo lo fece fermare di botto tanto che feci ancora qualche passo in avanti prima di rendermene conto e voltarmi verso di lui.

Aveva lo sguardo sorpreso: "Elfhlaedige! Che bella notizia" disse mentre un lento sorriso di apriva sulla sua faccia: "Il gondoriano?" chiese

"Se con gondoriano intendi Boromir sì, è lui" risi

Riprese a camminare chiedendomi con le sopracciglia corrugate: "Ma non dovreste aspettare un anno?"

"Teoricamente sì, ma abbiamo deciso di rompere alcune tradizioni" dissi non scendendo nei dettagli di lenzuola insanguinate.

"Bene! a mio parere questi gondoriani sono tutti un po' troppo formali. Non sai mai se ti stanno facendo un complimento o insultandoti"

"Ti capisco. Con alcuni devi sempre leggere tra le righe...spero che con Estel ora cambino le cose?"

"Estel?" chiese

"Aragorn" dissi "Lo chiamavano così a Gran Burrone"

"Ha un sacco di nomi"

"Già" replicai ridendo.

Davanti agli alloggi salutai Elfhelm che si era messo su una panchina rivolta al sole e poi sulla porta apparve una donna. Era abbastanza alta, con i capelli rossi e gli occhi color nocciola. Il visto di éothain si illuminò non appena la vide e capii prima ancora che me la presentasse: "Miriel, lei è Bertesel. La mia promessa sposa"

Sorrisi felice e sorpresa pure io: "Piacere di conoscerti" dissi

"Il piacere è mio" disse in un Westron lento e accentato ma con un sorriso sincero che le illuminava il visto.

"Certo che non ha perso tempo" dissi poi rivolta ad éothain mentre Bertesel si avvicinava a noi. Elfhelm scoppiò a ridere dalla sua panchina.

"Potrei dire lo stesso di te, Elfhlaedige" replicò éothain circondando con le un bacio le spalle di Bertesel. Li guardai sorridendo: "Stata proprio bene insieme" commentai facendo sorridere éothain e arrossire la donna.

"C'è anche Aethelstan?" chiesi poi guardandomi in giro.

"Voleva venire" fu Elfhelm a rispondermi "Ma sua madre non voleva che ripartisse dopo essere tornato a casa da così poco tempo. La povera donna ha perso il marito e altri due figli durante la guerra"

Miriel dei DunedainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora