Scesi di corsa gli scalini dell'entrata della casa principale. "Dove pensate di andare senza salutare?" apostrofai Elladan ed Elrohir che stavano per salire a cavallo.
Era quasi il tramonto. Estel era appena partito, io lo avrei fatto a breve, aspettavo Halbarad e Belgar che mi avrebbero accompagnata.
"Sapevamo che non ce lo avresti fatto fare" disse Elladan con una risata
"Dove andrete?"
"A est, oltre le montagne e fino a Bosco Atro se riusciamo"
Annuii "Fate attenzione"
"Certo sorellina" Elrohir si chinò dandomi un bacio in fronte.
"Che le stelle veglino sul vostro cammino" risposi
"E sul tuo" concluse Elladan abbracciandomi "A presto sorellina" disse montando a cavallo, imitato dal gemello e ben presto svanirono nella bruma della valle.
"Parti?" chiese una voce dietro di me. Sobbalzai: Boromir.
"Sì, rifarò il percorso a ritroso che abbiamo fatto per venire qui, fino al villaggio di Brea"
"Da sola?" chiese alzando un sopracciglio
"No, con noi" disse una voce severa alle sue spalle. Halbarad era arrivato, con Belgar al seguito.
"Posso venire con voi?"
"No, non conosci queste terre, ci rallenteresti"
Delicato come sempre Halbarad, pensai sopprimendo un sorriso. Ero contenta che Boromir non ci avrebbe seguito, l'unica conversazione che avevamo avuto non era andata molto civilmente. Infatti ero sorpresa che mi avesse cercata.
Halbarad s'incamminò sul sentiero che ci avrebbe portato al guado.
"Andiamo Miriel" disse Belgar.
"A presto" sorrisi e salutai Boromir con la mano. Anche se mi dava fastidio non voleva dire che dovessi per forza essere scortese. Mi caricai il mio sacco sulle spalle e seguii i miei compagni.
"Non mi piace quel Boromir" disse Halbarad quella sera mentre eravamo stretti intorno a un piccolo fuoco di campo.
Belgar alzò gli occhi al cielo "Non ti piace nessuno che fa gli occhi dolci alla tua figlioccia"
"Non mi fa gli occhi dolci" cercai di difendermi presa alla sprovvista "Al consiglio ci siamo amichevolmente insultati!"
"Ti segue con gli occhi ogni volta che ti sposti" disse Halbarad anche se sembrò più un ringhio.Belgar ridacchiò.
"Vi immaginate cose" ribattei dando a Belgar un pugno sulla spalla "Probabilmente sta solo valutando il modo migliore di uccidermi" poi mi coricai dandogli la schiena per mettere fine alle discussioni.
I boschi intorno a Rivendell erano tranquilli e anche il verde cammino era vuoto. Lo percorremmo fino a Brea e dopo una notte alla locanda tornammo indietro.
Cactaceo, il proprietario della Locanda del Puledro Impennato, non sembrò felicissimo di rivederci, me in particolare visto che l'ultima notte che avevo passato lì la sua locanda era stata assalita dai Cavalieri Neri. Fortunatamente però non notai i brutti ceffi del Sud che erano presenti quando anche gli hobbit erano arrivati a Brea. Chiedendo in giro inoltre scoprimmo che Billy Felci, un'altro individuo poco raccomandabile, era da un po' che non si vedeva e non era in casa. Sapevamo che erano pesci piccoli ma la loro assenza era comunque rassicurante.
Mentre ripercorrevamo veloci i boschi diretti a Gran Burrone, non riuscivo a non pensare a come quelle terre fossero legate al mio destino. Su quella strada avevo incontrato la compagnia di nani e Thorin Scudodiquercia. Sempre negli stessi boschi avevo soccorso i piccoli Hobbit.
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Miriel dei Dunedain
FanfictionLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...