Quella che seguì passò alla storia come la battaglia delle cinque armate e nella Terza Era, prima della guerra dell'Anello che seguì, fu una delle più sanguinose e cruente.
I nani stavano per essere soverchiati davanti alle mura di Erebor quando un possente corno suonò. Gli eserciti del nemico si fermarono, perplessi.
"Thorin" sentii Bilbo sussurrare al mio fianco.
Era davvero Thorin tornato alla ragione! Con un gran fragore le mura crollarono e Thorin con Fili alla sua destra e Kili alla sua sinistra corse fuori con la spada levata. In quel momento mi sembrarono maestosi tutti e tre. Dietro lo seguiva il resto della compagnia. I nani di Dain si scostarono per lasciarli passare e al grido: "Per il re" si lanciarono in avanti seminando il caos e il panico tra gli orchi. Mi rimisi a uccidere orchi con il cuore leggero e un sorriso amaro stampato sulle labbra.
In una breve pausa dai combattimenti vidi Thorin con Fili, Kili e Dwalin dirigersi verso Colle Corvo dove Azog, il crudele comandante era appollaiato a dare ordini.
In quel momento sentii Bilbo urlare da qualche parte:
"Le Aquile, arrivano le aquile!" e proprio in quel momento una grande ombra ci sovrastò e dalle nubi calò Gwaihir, re dei venti e i suoi vassalli. Mandai un silenzioso ringraziamento a Manwe, i Valar erano dalla nostra parte. Con loro arrivò il metafora Beorn che si trasformò in grande orso e fece strage tra gli orchi.
Vedendo la battaglia volgere a nostro favore in città decisi di seguire i nani.
"Mithrandir" gridai allo stregone "Vado a Colle Corvo".
Lui annuì e mi feci strada con la spada fuori dalla città e su per il ripido pendio a Nord di Dale. Ci misi un po' ad arrivare, c'era un sentiero ma era parecchio rovinato. Per fortuna che di orchi non ce n'erano.
Quando arrivai in cima un lago gelato mi accolse, una nebbia minacciosa aleggiava a qualche centimetro da terra. Vidi cadaveri di orchi disseminati lungo il ghiaccio. Dove diavolo erano i nani? Improvvisamente sentii rumore di spade e un po' corsi, un pò scivolai verso il rumore. Ma ero arrivata troppo tardi. Vidi Thorin che toglieva Orcrist da sotto la spada di Azog permettendo alla spada dell'orco di penetrargli nel petto. Un urlo di orrore mi restò bloccato in gola. La mossa suicida di Thorin però gli diede lo spazio e il tempo, con un ultimo sforzo disperato, di alzare Orcrist e colpire Azog al cuore. L'orco, sorpreso fece un passo indietro. Thorin si alzò in piedi e facendo cadere l'orco a terra fece penetrare Orcrist fino all'elsa, guardando la vita lasciare gli occhi dell'odiato nemico.
Si alzò e fece qualche passo esitante prima di crollare terra.
"Thorin" esclamai raggiungendolo e inginocchiandomi accanto a lui
"Miriel" sorrise debolmente "Sono contento di vederti prima della fine"
Calde lacrime iniziarono a cadermi dalle guance. Sapevo che una ferita del genere nemmeno gli elfi sarebbero riusciti a curarla. Gli presi una mano che lui strinse con il poco di forza che gli rimaneva.
"T...Thorin?" era arrivato anche Bilbo, lo spadino in mano e un bernoccolo che iniziava a spuntargli sul lato della testa tonda.
"Scassinatore" disse Thorin con un sorriso "Sono contento che siate qui, desidero separarmi da voi in amicizia. Ritiro quello che ho detto al cancello, non ero in me. Perdonatemi"
"Non c'è niente da perdonare, re sotto la montagna. Hai compito il tuo dovere, il tuo popolo ha una casa, il nemico è stato sconfitto" riuscii a dire
Lui sorrise ancora, mi guardò per un ultima volta negli occhi e sussurrò "Amralimê". Poi il suo sguardo si spense e la mano che stringevo mollò la presa.
Thorin, Fili e Kili giacevano nelle loro tombe. Thorin aveva in mano l'Arkengemma e i nani superstiti passarono tra loro porgendogli gli ultimi saluti. Io mi appoggiavo a Legolas, cercando di mantenere un contegno anche se volevo solo rannicchiarmi in un angolo buio a piangere e restarci a tempo indefinito. Quando Dwalin, alla fine delle battaglia, aveva portato i corpi esanimi di Fili e Kili avevo sentito un'altro pezzo del mio cuore andarsene via.
"Non vuoi andare a vederli per l'ultima volta?" mi sussurrò l'elfo al mio fianco prima che le pesanti pietre si spostassero a sigillare le tombe. Scossi la testa "Voglio ricordarmeli com'erano da vivi" riuscii a rispondere. La voce resa roca dal pianto trattenuto.
Gandalf mi pose una confortante mano sulla spalla e sentii un piacevole calore permearmi il corpo e riuscii a respirare con più facilità. Le tombe vennero sigillate. Balin si fece avanti con la corona di Thorin e con voce chiara declamò:
"Il re è morto, lunga vita al re" e così dicendo poste la corona sul capo di Dain.
"Lunga vita al re!" urlarono i nani. Da Dale si sentì un corno suonare in onore del nuovo sovrano sotto la montagna.
Quella sera ci sarebbe stata una grande festa per ricordare Thorin, Fili e Kili e per onorare il nuovo re. Ma né io né Bilbo eravamo in vena di festeggiamenti. Il piccolo mezz'uomo si era molto affezionato a Thorin e mi piangeva il cuore vederlo così sconfortato. Decidemmo di tornare a casa insieme, almeno fino a Gran Burrone e con nostra grande gioia scoprimmo che sarebbe venuto anche Gandalf.
Salutammo i nani alla porte di Erebor e girammo i nostri passi ad Ovest, verso Rivendell e la Contea. Verso casa.
Il primo pezzo di strada lo percorremmo con gli elfi di Bosco Atro poi proseguimmo attraverso il bosco, su per il passo e infine dopo molto giorni di marcia mi ritrovai a guardare nella valle di Imladris. Ero a casa finalmente.
Lì mi aspettava un'altra sorpresa. Invece di Lindir ad accoglierci ci venne incontro un uomo. Alto, con i capelli neri tagliati sopra le spalle e gli occhi grigi. In quel momento un sorriso gli addolciva i lineamenti severi.
"Estel!" esclamai buttandomi tra le sue braccia
Lui mi strinse a sé e sentii i pezzi del mio cuore che di rinsaldavano insieme
"Mi sei mancato"
"Anche tu, sorellina" disse sciogliendosi dall'abbraccio e guardandomi negli occhi. Sapevo che vi leggeva tutto il mio dolore. Ma ora non era il momento dei racconti. Salutò anche Gandalf e Bilbo e ci condusse nella casa di Elrond.
Bilbo e Gandalf rimasero qualche settimana a Gran Burrone, poi ripartirono. Gandalf sarebbe andato con Bilbo fino ai margini della Contea e poi chissà dove. Lo chiamavano il Grigio Pellegrino per una ragione.
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Miriel dei Dunedain
FanfictionLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...