Il sole era sorto e i suoi raggi primaverili mi scaldavano piacevolmente la schiena.
"Beleg, attento a non finirci dentro" esclamai vedendo nostro figlio che si avvicinava pericolosamente al bordo del Brandivino con il suo cavallo.
"Sì, mamma stai tranquilla" rispose continuando a camminare pericolosamente vicino alla riva. Sospirai esasperata
"Non preoccuparti, se non lui il cavallo dovrebbe avere abbastanza buon senso da non entrare in un fiume" cercò di rincuorarmi Boromir
"Conosci nostro figlio" ribattei sistemandomi meglio la fascia in cui Findulias dormiva tranquilla. "Anche vero che Garulf mi sembra un cavallo dotato di buonsenso. éothain ha scelto bene" aggiunsi dopo un'ulteriore occhiata. L'equino era infatti giunto a Rohan come regalo per l'undicesimo compleanno di Beleg che era stato quindi promosso dal cavalcare un pony a un cavallo vero. Era un charger Rohirrim e vederlo in sella a un cavallo così enorme ogni tanto mi inquietava, ma era di indole placida e Beleg si allungava a una velocità sorprendente. Già qualche mese dopo non sembrava più così minuscolo in groppo a Garulf.
Correva l'anno 3021 della Terza Era e con Estel ci eravamo recati al Nord dove avremmo dimorato per qualche tempo sulle rive del Lago Evendim. L'antico reame di Arnor era in fermento. Le strade venivano riparate, gli ultimi gruppi di orchetti e banditi sterminati...tutto stava tornando come un tempo ora che Gondor aveva ancora un re.
Gimli lo vedevamo ogni volta che andavamo a Rohan visto che aveva preso dimora, con alcuni dei suoi, nelle caverne scintillanti dietro il fosso di Helm. Andavamo noi da lui o lui ci raggiungeva a Edoras. Con i suoi artigiani aveva forgiato un magnifico cancello per la prima cerchia di Minas Tirith, e avevano anche riparato alla perfezione le mura del fosso di Helm.
Legolas ci veniva a trovare più spesso visto che aveva preso dimora nell'Ithilien e tra lui e Faramir stavano facendo miracoli nel risanare quella terra. Ogni volta che andavamo a trovarli mi sembrava sempre più bello.
E ora, finalmente, dopo 12 anni stavamo andando a trovare i nostri Hobbit che ci avrebbero aspettato sul ponte del Brandivino.
Tutti tranne Frodo che era partito qualche anno prima insieme a Bilbo, Elrond, Galadriel e Gandalf. Mi mancavano tutti terribilmente ma con due figli avevo di che occupare le giornate. Senza contare che spesso Estel ci mandava in visita a Rohan o Dale in sua vece. Inoltre, come promesso Glorfindel ogni tanto veniva a trovarmi nei miei sogni e mi aveva assicurato che stavano tutti bene ed erano felici.
Qualche anno prima, durante una visita a Dale ero passata a rendere i miei omaggi alla tomba di Thorin, Fili e Kili e a quella di Dain che si era aggiunta alla loro dopo la guerra. Il dolore era ancora presente, ma si era diventato come un sordo rumore di fondo, meno pungente e devastante. Boromir aveva acconsentito a lasciarmi andare da sola alle tombe e quando ne ero uscita avevo sentito che quel capitolo si era finalmente chiuso e la mia ferita era completamente guarita.
Finalmente, dopo una svolta raggiungemmo il ponte. Sam, Merry e Pipino ci aspettavano dall'altro lato del ponte e una folla di hobbit era assiepata ad entrambi i lati della strada. Ansiosi di vedere il re e di verificare che quello che i tre hobbit viaggiatori avevano raccontato fosse vero.
"Benvenuti nella Contea, miei signori" esclamò Merry venendoci incontro con un grande sorriso.
Eravamo partiti da Evendim solo con qualche guardia e quindi decisi che dell'etichetta non poteva importarmene meno e corsi ad abbracciare i nostri prodi Hobbit seguita a ruota da mio marito e da Estel. Arwen, incinta, seguì con più lentezza.
Quella sera fu organizzata una grande festa in cui vi era moltissimo cibo e moltissima birra. Purtroppo niente fuochi d'artificio visto che il maestro in materia se n'era tornato a Valinor.
Seduta al tavolino basso, circondata dalla mia famiglia e dai miei amici più cari lanciai un silenzioso ringraziamento hai Valar per tutto quello che avevano donato alla mia vita.
"Perché sorridi?" mi chiese Boromir prendendomi la mano sotto il tavolo. Ancora dopo dodici anni di matrimonio il suo tocco mi faceva formicolare di piacere. Gliela strinsi rispondendo: "Perché la vita è meravigliosa".
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Miriel dei Dunedain
FanfictionLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...