La mattina seguente arrivai preso alla veranda dove si sarebbe tenuto il consiglio. Elrond era già lì, Estel anche. Mi sedetti accanto a lui. Appoggiai i piedi alla sedia e mi abbracciai le ginocchia, appoggiandoci il mento.
"Non ti siederai mai in modo normale, vero?" mi chiese con un sorriso Estel
"Giammai, mio signore"risposi a tono facendogli l'occhiolino.
Arrivò Boromir, insieme a Legolas, Gimli e Gloin, Glorfindel insieme ad Erestor, Gandalf con Frodo e Bilbo. Sentivo gli occhi di Boromir su di me ma lo ignorai. Per ultimi arrivarono Elladan ed Elrohir che mi rivolsero un sorriso identico che ricambiai e il concilio iniziò.
"Amici di vecchia data, stranieri di lontani paesi" esordì Elrond "Siamo qui riuniti per decidere il destino della Terra di Mezzo"
Elrond si lanciò poi in una "breve" storia della Terra di Mezzo. Mi persi a pensare ad altro e ritornai in me solo quando Elrond, dopo circa un'oretta, arrivò infine alla storia dell'Anello.
"Gli elfi crearono tre anelli per loro stessi. Ma Sauron, maestro dell'inganno, ne creò altri e ne diede sette ai principi dei nani, e nove ai re degli uomini mortali. Ma in gran segreto egli forgiò un unico anello capace di sottomettere al suo dominio tutti gli altri. Celebrimbor, l'artefice degli anelli elfici, udì i propositi di Sauron e nascose i tre anelli degli elfi che così non furono mai toccati dalla sua malvagità. Uno a uno, i popoli liberi della terra di mezzo caddero sotto il dominio di Sauron. I nove re degli uomini divennero i suoi schiavi più potenti. Ora sono spettri, alcuni di voi li hanno incontrati" e il suo sguardo indugiò nel mio "sotto forma di Cavalieri Neri" un brivido generale passò tra i presenti.
"Alcuni si opposero al suo dominio, un ultima alleanza tra Elfi e Uomini, guidati da Gil-Galad e da Elendil, marciò contro l'oscuro signore e sulle pendici del monte Fato combatté per la libertà della Terra di Mezzo" lo sguardo di Elrond e Glorfindel si fece assente, vi lessi una profonda tristezza mentre rivivevano quella battaglia. Boromir invece si raddrizzò sulla sedia, il petto gonfio di orgoglio al sentire le gesta dei suoi antenati. Io abbracciai più strette le mie ginocchia mentre Aragorn si muoveva a disagio sulla sedia. Noi ci ricordavamo più il fallimento di Isildur che la vittoria parziale conto il Signore Oscuro.
"Fu un duro scontro, e ogni speranza sembrava perduta quando Sauron stesso scese in battaglia e uccise sia Gil-Galad che Elendil. Ma fu allora che Isildur, figlio del re, prese la spada di suo padre e con un atto disperato staccò il dito con l'anello dalla mano dell'oscuro signore. Egli fu sconfitto in quella battaglia ma il suo spirito sopravvisse perché era legato all'anello. Isildur ebbe quell'unica possibilità di distruggere il male per sempre, ma scelse di tenere per sé l'Anello invece che gettarlo nel Monte Fato per distruggerlo. L'Anello del potere ha una volontà sua e abbandonò Isildur dopo averlo fatto cadere in un'imboscata degli orchi quando con l'esercito stava tornando al Nord. L'Anello adde nell'Anduin e per molto tempo se ne perse ogni traccia. Ora però siamo riusciti a colmare quella lacuna" disse Elrond e si rivolse a Gandalf che si alzò appoggiandosi al suo bastone.
"L'anello se ne stette tranquillo sul fondo dell' Anduin per 2500 anni, fino a che non irretì un nuovo portatore. L'anello pervenne alla creatura chiamata Gollum che lo portò nelle pendici delle montagne nebbiose e lì l'anello lo consumò. Gli diede un'innaturale lunga vita, per molti anni avvelenò la sua mente. Infine, 60 anni fa, le tenebre strisciarono nuovamente nelle foreste del mondo. Correvano voci di un ombra ad Est, sussurri si una paura senza nome" Mi strinsi ancora di più le ginocchia al petto, avevo vissuto quell'oscurità, avevo visto quello che aveva portato.
"L'anello del potere percepì che era giunto il suo momento, il suo padrone riacquistava forza e così abbandonò Gollum. Fu trovato dal nostro Bilbo Baggins qui, per pura fortuna, o sfortuna" Bilbo accennò un inchino "lo portò a casa con sé nella Contea. Sauron era stato bandito, così pensavamo, e l'anello rimase tranquillo nella Contea. Bilbo passò poi l'anello in eredità a suo nipote Frodo. Nel frattempo Sauron si rivelò a Mordor in tutta la sua potenza e mise tutte le sue risorse nella ricerca dell'Anello. Frodo allora, affrontando innumerevoli insidie e pericoli, lo ha portato qui. Sta noi ora decidere che cosa fare".
Un silenzio pesante cadde sull'assemblea. Tutti gli occhi erano puntati su Frodo. Gandalf si risedette.
"È un dono" disse Boromir alzandosi. Non potei impedirmi di notare quanto fosse regale e carismatico: "Un dono per i nemici di Mordor. A lungo mio padre e il nostro esercito hanno tenuto a bada Sauron, grazie al sangue di Gondor le vostre terre sono rimaste al sicuro. Usiamo l'anello del nemico, sconfiggiamolo con la sua stessa arma!"
Estel si agitò sulla sedia, diviso tra la voglia di rispondere e quella di rimanere il più possibile nell'anonimato.
"Non possiamo usare l'anello, nessuno di noi può. L'anello risponde solo a Saruon, solo lui può controllarlo" disse Elrond.
Boromir si risedette poco convinto.
"Abbiamo un' unica opzione. L'anello dev'essere distrutto. Va portato al Monte Fato e gettato nelle profondità infuocate nel quale è stato creato" concluse il Lord di Gran Burrone.
"Tutto il potere degli elfi non basta a distruggerlo?" chiese Boromir.
Irritante questo uomo di Gondor, pensai.
"Ahimé no, il potere dell'anello è troppo grande anche per noi" rispose Elrond.
Vidi Gimli saggiare con lo sguardo la sua ascia e involontariamente sorrisi. Dopo il mio tempo passato con la compagnia di Thorin Scudodiquercia apprezzavo i nani. Troppo, secondo Lindir.
"Non si entra con facilità a Mordor" disse ancora Boromir "I suoi neri cancelli sono sorvegliati da più che neri orchi. È una terra desolata, morta, la stessa aria che si respira è un'esalazione velenosa...nemmeno con diecimila uomini sarebbe possibile, è una follia"
"Il nostro potere sta nella segretezza, non nella forza" replicai stizzita
"Non riuscirete mai a entrate a Mordor!" esclamò Boromir.
"È la sola scelta che abbiamo!" replicai di nuovo e rimpiansi di non avere la spada al fianco. Al che tutti si alzarono in piedi iniziando a urlare tra loro.
"Cosa ne sa una donna, di queste faccende?" ringhiò Boromir venendomi vicino
Mi alzai dalla sedia ma dovetti gettare la testa all'indietro per poterlo guardare in faccia. Maledetta la mia statura poco Numenoreana. Ma non mi sarei certo fatta intimorire da lui:
"Di sicuro più di te" replicai calma
"Oh certo, una misera raminga che gioca a fare la guerriera..."
Strinsi i pugni: "Una misera raminga che ti ha battuto con la spada"
"Non era un vero scontro"
"Oh é questo che ti racconti la sera quando non riesci a dormire?" sussurrai velenosa.
Sentivo un fastidioso pulsare nelle orecchie e mi resi conto che era l'anello. Rideva di noi.
"Lo porterò io" esclamò la vocina di Frodo. Ma nessuno parve sentirlo.
"Lo porterò io" disse più forte e questa volta tutti si zittirono
"Porterò io l'anello a Mordor" disse ancora Frodo, come se non credesse alle parole che pronunciava, gli occhi azzurri sgranati "Solo...non conosco la strada".
"Ti aiuterò a portare questo fardello, Frodo Baggins, finché dovrai portarlo" disse Gandalf
Estel si alzò: "Se con la mia vita o con la mia morte posso proteggerti, io lo farò. Hai la mia spada"
"Le nostre spade" corressi sorridendo a Frodo e portandomi al fianco di Estel.
"E il mio arco" si aggiunse Legolas
"E la mia ascia" decise Gimli per grande gioia di Legolas che alzò gli occhi al cielo. Mi morsi la lingua per non ridere. Sarebbe stato un viaggio interessante.
"Reggi il destino di tutti noi piccoletto...se questo è il volere del consiglio, allora Gondor lo seguirà. E in più la mia casa è a Sud, quindi se non altro per un pezzo di strada verrò con voi" si aggregò anche Boromir.
Magnifico, pensai mentre ci scambiavamo uno sguardo assassino.
"Molto bene, è deciso" Elrond concluse. "Manderemo ranger e scout in esplorazione. Dobbiamo capire se i Cavalieri Neri sono davvero stati costretti a tornare senza forma dal loro padrone o sono riusciti a salvarsi in qualche modo. Inoltre, se il nemico sta preparando qualcosa qui vicino, anche se non credo, dobbiamo saperlo".
Io ed Estel annuimmo in sincrono. Saremmo partiti quella stessa sera.
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Miriel dei Dunedain
FanfictionLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...