Marciammo anche durante la notte e la mattina dopo eravamo a Dale, tra degli stupefatti umani che quando videro i carri delle provviste quasi piansero di gioia.
"Grazie!" disse un umano venendo verso di noi. I vestiti erano laceri ma il portamento orgoglioso.
"Tu devi essere Bard" disse Thranduil guardandolo dall'alto del suo alce.
"Lo sono"
L'uccisore del drago pensai. Sembrava un po' un Dunedain con gli abiti lisi e sgualciti ma lo sguardo fiero. I capelli neri gli scendevano fino alle spalle. Vidi una ragazza insieme a un ragazzo e a una bambina fermarsi a qualche passo dietro di lui. Dovevano essere i suoi figli. Gli sorrisi ma solo la bambina ricambiò timidamente.
"Ho sentito che i nani si sono barricati nella montagna e non vogliono davi quello che vi spetta. Ma non vengo solo per aiutarvi" mise subito in chiaro Thranduil "ci sono gemme che anch'io desiderio nella montagna ma i nani capiscono una sola cosa " disse sfoderando la spada e guardandola con interesse.
Mi feci avanti: "Posso prima provare a parlare con loro?"
"Non potranno dirci di no, con un esercito alle loro porte" mi diede man forte Bard.
Thranduil sorrise come se avesse a che fare con due bambini.
"Andate e cercate di far ragionare il nano allora, ma non contateci troppo" acconsentì.
"Arceri, in posizione!" disse poi iniziando a organizzare l'esercito.
Sospirai.
"Hai un cavallo?" chiesi a Bard che scosse la testa.
"Prendi il mio" disse Legolas smontando con grazia e allungando le redini verso l'uomo.
"Grazie, mio signore" rispose lui e montò agilmente in sella. Lo seguii mentre mi guidava tra il dedalo di stradine che formavano la parte più vecchia di Dale.
Poco dopo i nostri cavalli galoppavano verso la montagna. Era esattamente come me l'aveva descritta Thorin, facciata distrutta a parte. Ritirai fuori l'anello di Thorin che avevo celato sotto i vestiti da quando ero giunta in vista del palazzo di Thranduil. Nonostante sapessi della malattia del drago ero davvero emozionata all'idea di rivederlo. Dopo così tanto tempo...e dopo quel bacio e seguente anello e rosa. Se fossi riuscito a scuoterlo...non credevo come Bard che i nani si sarebbero arresi davanti all'esercito di Thranduil. Nonostante fossero solo in tredici conoscevo la cocciutaggine dei nani. Era praticamente leggendaria.
I bracieri ai lati della porte erano accesi e una fortificazione eretta con i pezzi crollati della facciata di Erebor si parò davanti a noi.
Thorin ci aspettava sul parapetto con i nani e il piccolo Bilbo intorno a lui.
"Salute Thorin, re sotto la montagna" dissi e vidi la meraviglia dipingersi sul suo viso e i vari "Miriel!" sussurrati dai nani
"Siamo contenti di trovarti vivo contro ogni speranza" disse Bard
"Perché vi presentate come ladri alla mia porta?" disse glaciale Thorin. Il mio cuore perse un battito
"Perché il re sotto la montagna si chiude nel suo palazzo come chi si aspetta di essere derubato? Siamo venuti a cercare un giusto accordo. Non vuoi parlare con noi?"rispose Bard
Lui annuì e fece un cenno con la mano come a dire di proseguire.
"Ci avevi promesso una parte del tesoro, siamo arrivati a chiederti di onorare la tua promessa. Smaug ha distrutto Pontelagolungo e l'inverno sta arrivando. Ci sono bambini e uomini feriti che moriranno senza il vostro aiuto"
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Miriel dei Dunedain
FanfictionLa storia di Miriel si intreccia con i grandi eventi della Terza Era della Terra di Mezzo. Incontra la compagnia di Thorin Scudodiquercia e anni dopo entrerà a far parte della Compagnia dell'Anello. Lotterà per lasciare andare il passato e per dare...