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𝗕𝗮𝗷𝗶 𝗽𝗼𝘃

Il fastidio rumore della sveglia pervase la stanza, provai ad allungarmi per spegnerla ma mi fu difficile, c'era qualcosa, o forse qualcuno, che bloccava una parte del letto.

Passai dall'altra parte, scendendo dal letto non solo per fermare quel 'drin' fastidioso ma anche per aprire le tende e la finestra, per cambiare un po' d'aria.

Entrò la luce mattutina in tutta la stanza, facendo illuminare la stanza.

Mi girai verso il letto, Chifuyu dormiva beatamente sotto le coperte.

Dopo essermi addormentato lo portai a casa mia, non sapendo dove abitasse di preciso, pur rischiando di cadere per le scale non si è svegliato nemmeno per scherzo, dorme come un ghiretto.

Sembra indifeso, nel senso, è sempre sulla difensiva e un po' "scorbutico" quando parla, ora invece è totalmente un'altra persona.

Guardai l'orario, era meglio svegliarlo se non vogliamo fare tardi a scuola.

<Chifuyu svegliati, dobbiamo andare a scuola> dissi a voce bassa per non svegliare mia madre, il ghiretto aprì lentamente gli occhi, sorridendo alla mia visione.

Ma si nascose sotto le coperte per la luce, e forse perché non voleva svegliarsi.

<Chifuyu, se non ti svegli lascio la finestra aperta così entra tutto il freddo glaciale e diventerai un ghiacciolino> si tirò subito fuori guardandomi male per poi sbadigliare subito dopo.

I suoi occhietti chiusi mi fecero incantare, con lo sguardo leggermente assonnato e la testa inclinata lo guardavo stendere le braccia, era molto carino.

Sì, carino.

Mentre lui si preparava, lasciandoli I suoi spazi, andai in cucina a prendere due onigiri preparati da mia madre, entrambi alle verdure.

Solo perché dice che devo mangiare bene.

Rientrai in camera, era sul letto a guardare il telefono, forse a rispondere a qualche messaggio.

<Oi, tieni!> si girò di scatto e gli lanciai il triangolino di riso, lo prese al volo.

Mi sedetti davanti allo specchio prendendo il baratto di gelatina, partendo a spazzolare I capelli.

<Ti fai i capelli a gelatina anche oggi?> mi sorrise sedendosi a gambe incrociate guardandomi ridacchiando.

<E tu hai intenzione di farti sempre la cresta? Hai dei bei capelli biondi...> mi girai verso di lui per poi gattonare sul materasso.

<Facciamo un patto, io non mi tiro indietro i capelli, se tu non ti tiri su i capelli, ci stai?> domandai mettendo avanti la mano per stringere il patto.

Si avvicinò al mio viso e strinse la mano, i suoi occhi erano posati su di me, quelle iridi oceaniche piene di sfumature blu.

Sbatté gli occhi ridendo.

<Qualcuno è rimasto incantato!> mi toccò il naso con il dito indietrggiando, tornai sul pianeta terra.

Sbattetti più volte gli occhi, cercando di non perdermi di nuovo nei suoi occhi.

È una sensazione nuova, sento come se fossi appeso sotto sopra, completamente ribaltato.

Ci preparammo entrambi, per poi scendere e incamminarci verso scuola; ci vogliono circa dieci minuti da casa nostra, ho dieci minuti per ripassare matematica, posso riuscirci.

Chifuyu mi aiutò tutto il tempo, mi correggeva quando sbagliavo e mi invitava a fare meglio.

Arrivai davanti alla mia classe, sentii dei passi dietro di me, Chifuyu corse fino a me, fermandomi dal braccio.

Cᴏᴍᴘᴀɢɴɪ ᴅɪ ɢᴜᴀɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora