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𝗖𝗵𝗶𝗳𝘂𝘆𝘂 𝗽𝗼𝘃

Sentendo freddo mi alzai, comprendendo subito il motivo, nella notte mi sono spostato così tanto che mi sono tolto -da solo- la coperta. Notai anche che Baji-san non era presente, ne sul letto ne in cucina e neanche in salotto; Baji-san non era in casa. Controllai se aveva lasciato le sue cose qui e non c'era nulla, pensai subito che era andato a scuola senza di me, triste e amareggiato andai in cucina a preparare la colazione. Aprì il frigo rimanendo incantato a guardare dei pasticcini, poi mi sorge un dubbio: io non sono mai andato a comprarli. Sopra di essi c'era un bigliettino.

" Buongiorno cucciolo ;P

P.s. sono già uscito, devo aiutare mia madre ci vediamo a scuola
-Baji"

Svelati i misteri presi e addentai tutti e tre i pasticcini finendoli in un batter d'occhio. Mi vestii e presi lo zaino, correndo fino a scuola nella speranza di poter finalmente assaporare il profumo e il calore di Baji-san.
Lo trovai sulla porta a parlare con dei suoi amici, sembrava essere di buon umore, da quel sorriso si potevano notare i suoi canini affilati e perfetti. Mi avvicinai, quando mi notarono i due ragazzi salutarono Baji-san e se ne andarono dentro probabilmente in classe, e Baji-san si girò verso di me sorridendomi e salutandomi.

<Ohayo!> Urlò buttandosi su di me.

<Ciao anche a te Baji-san.. ti sei svegliato presto oggi?> Chiesi mentre lui poggiava un braccio sulle mie spalle.

<Ma neanche tanto, per te è presto anche le 10 del mattino quindi non saprei come rispondere, ma se ti può rassicurare circa un'oretta prima di te> Commentò lui entrando nell'edificio. Prima del suono della campanella passammo un po' di tempo nel corridoio insieme, a parlare di videogiochi, delle scazzottate e ogni tanto lui mi rubava un bacio dalle labbra. Purtroppo nel giro di qualche minuto si udì il sono di quella fastidiosissima campanella. Prima ora, storia. Una noia mortale, non facevo altro che pensare a Baji-san, e a parte questo in generale storia non mi interessa più di tanto. Alla seconda ora doveva interrogare, la prof estrae due nomi, Maya e un altro, ciò vuole significare che io posso anche sciogliermi sul banco. Passò una mezz'oretta e dalla mia borsa si sentì il suono di una notifica, l'intera classe -prof compreso- si girò verso di me.

<Mi scusi> dissi andando a spegnere il telefono, notai però che la notifica veniva da Baji-san. Il messaggio diceva che tra 10 minuti dovevo andare al bagno così lo avrei incontrato, anche se un po' titubante accettai.
Passarono i dieci minuti, alzai la mano, chiesi di andare in bagno e lo prof mi mandò. Neanche il tempo di uscire dalla classe che Baji-san mi prese per il braccio spostandomi su un armadietto e cominciò a baciarmi. Per fortuna nei corridoi non c'era un anima viva, se la preside ci becca di nuovo ci farebbe viola. Baji-san continua a baciarmi con foga, è molto preso dal bacio e io mi sto sciogliendo pian piano.

<Ehm ehm..> si udì una voce da dietro di noi, Baji-san si staccò terrorizzato poi si girò verso il suono. Era il prof Heiji che ci aveva beccato.

<Matsuno, nel mio ufficio. Ora.>ordinò il maggiore. Entrai nell'ufficio e mi sedetti davanti alla scrivania, tenendo lo sguardo basso.

<Te l'avevo detto> iniziò il professore, confuso lo guardai, aveva usato un tono tranquillo, non di uno arrabbiato ma di uno che aveva ragione.

<Non dirò niente alla preside, tranquillo. Magari evitate comunque di farlo, io sto zitto ma magari qualcun altro può parlare troppo. Però, avevo ragione, visto che gli piacevi? Sono un indovino> il prof finì il suo discorso con un sorriso, fiero di essere stato un genio. Passammo l'ora a parlare di cosa era successo, di come ci siamo messi insieme, della penitenza; insomma si stava facendo volentieri i cavoli miei. A me non dava fastidio, in fin dei conti è stato lui a spingermi in pista. Uscì da quella stanza un'ora dopo, fuori dalla porta c'era Baji-san super preoccupato.

<Che è successo? Sei stato espulso? Chifuyu scusami> mi abbracciò nascondendo il viso nell'incavo del mio collo, sentì delle lacrime percorrermi esso, stava piangendo.

<Baji-san, tranquillo, va tutto bene. Abbiamo parlato di altro, o comunque non sono stato espulso. Perché piangi? Io sono qui con te> dissi prendendo il suo viso e asciugando le lacrime con i pollici.

<So quanto tu ci tieni alla scuola, e alla tua condotta.. scusami> Si giustificò lui. Lo abbracciai più forte, sentì dei passi venire da destra, mi girai ed era Maya. Stava correndo verso di me, probabilmente per sapere della mia scomparsa,quando però vide la situazione si fermò e sorrise. Con le mani gesticolò un 'a dopo', che riuscì a comprendere solo grazie al labiale. Annuì.

Cᴏᴍᴘᴀɢɴɪ ᴅɪ ɢᴜᴀɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora