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𝗕𝗮𝗷𝗶 𝗽𝗼𝘃

Oggi ho dormito tutto il giorno, mia madre è appena uscita per andare a lavoro per fortuna ha compreso e mi ha lasciato a casa. Sono riuscito a distrarmi un po', certo vorrei il biondino qui con me nel letto ma non possiamo avere tutto e tutti nella vita, no? Sentii suonare alla porta, con tutta la voglia del mondo andai ad aprire.

<Ehi Baji-san, perché og-..> non feci neanche finire la frase a Chifuyu che gli chiusi nuovamente la porta in faccia. Mi appoggiai di spalle alla porta e scivolai sul pavimento.

<E-ehm Baji-san sappi che se c'è bisogno io ci sono, mi raccomando riprenditi! A domani!> Disse il biondo dopo aver tirato una testata alla porta. Mi sento leggermente meglio sapendo che lui mi parla ma dall'altra parte ci sono sempre io che lo ignoro, sbattendoli una seconda volta la porta in faccia. Passai il resto del giorno a pensare a quel sorriso, un sorriso a 32 denti, un sorriso sincero e felice, è due settimane che non vedo Chifuyu così felice.

*Skip time*

Mi trovo a scuola, ho la testa sul banco e sto sprecando così la mia pausa pranzo. Senza Chifuyu non so di che parlare e nemmeno con chi parlarne, una noia mortale.

<Amoooooore, che fai di bello?> Ryoko spuntò da dietro di me, si sedette sul banco alzando il mio viso. Non sarà la compagnia migliore del mondo ma posso accontentarmi.

<Se la smetti di chiamarmi ‹amore› ti risponderei volentieri! E comunque niente, mi annoio> risposi appoggiando nuovamente la testa sul banco guardando fuori dalla finestra. Si potevano udire varie voci degli studenti, in particolare si sentiva spiccare la risata del biondo. Mi alzai andando a controllare e lui era lì, sul muretto a scherzare con Maya.

<Ehiiii! Baji guarda che io sono di qua!> Sbottò Ryoko. Mi girai verso di lei ascoltando tutti i suoi gossip, i suoi problemi e altre cazzate che non mi interessano. Dopo aver pulito la scuola tornai a casa, all'inizio ero solo poi non so il motivo, non so perché lo fece, ma Chifuyu mi raggiunse.

<Ehi Baji-san! Che hai fatto oggi di bello? Avevi qualche test?> Per ignorarlo aumentai il passo ma lui non mollò, mi seguì comunque.

<Sai io ho avuto il test di fisica, un giorno di questi mi esploderà la testa! Spero di aver preso la sufficienza! Approposito com'è andata la verifica di matematica? Non mi hai detto più nulla, è stata sufficiente?> Non risposi. Sul suo viso si leggeva un po' di tristezza ma faceva di tutto per non farlo notare, infatti non mollò continuò a parlarmi, a raccontarmi della sua giornata, a raccontarmi di tutto e di più, la faccenda è diversa rispetto a quando mi parlava Ryoko, la voce di Chifuyu è docile, è leggera come se stesse parlando un bambino, è piacevole ascoltarlo.

<Allora Baji-san ci vediamo domani!> Esclamò il minore rientrando in casa, ovviamente non lo guardai o salutai. Rientrai anch'io, buttai a terra la cartella e mi fiondai a prendere le chiavi della moto. Scesi in garage, saltai sulla mia moto e raggiunsi Mitsuya, Mikey e Draken al ristorante del padre di Smiley dove ci aspettava lui stesso insieme al fratello. Parcheggiai fuori ed entrai.

<Mitsuya lurido bastardo, te e le tue penitenze del cavolo!> Dissi tirandoli una mancata sul collo.

<Tu hai fatto di peggio con me! Mi sono vendicato> ribatté incrociando le braccia e distogliendo lo sguardo. Mi sedetti accantonato a lui, Mikey come al solito mangiava come un porcello, la mia porzione di zuppa se l'era finita lui.

<Baji perché tieni così tanto a Chifuyu? Non ti ho mai visto così incazzato per una fottuttissima penitenza> disse Draken mettendo l'ennesima bandierina sul cibo di Mikey.

<Beh.. è strano da dire, credo che io provi la stessa emozione che tu provi per Emma, solo che credo che adesso lui non mi sopporti più> tutti, tranne Mikey, rimasero sconvolti. Io, Baji Keisuke, sono innamorato, innamorato di un ragazzo, Chifuyu.

<Sapevo ci tenevi a lui.. ma non così tanto. Mi dispiace se vuoi puoi finire qui la penitenza> disse Mitsuya.

<Ma che gusto c'è ad avere una penitenza e non portarla al termine! Sono a metà mese, ormai mi odia, ma riconquisterò il biondo!> Tutti si misero a ridere, io no, o almeno feci un sorriso falso; mi sono ferito con le mie stesse parole. Non volevo far vedere che ero debole, volevo far vedere che sono capace di concludere qualsiasi penitenza, sono uno stolto.

<Allora buona fortuna per riconquistarlo!> Urlò Draken tirandomi una pacca sulla spalla. L'interessato entrò dalla porta, con la divisa della Toman è bellissimo, cercavo di non guardarlo ma era quasi più forte di me. Lui non aiuta e si mette accanto a me, rimasi tutto il tempo girato verso Mitsuya che almeno apprezzava l'impegno che ci stavo mettendo.

Cᴏᴍᴘᴀɢɴɪ ᴅɪ ɢᴜᴀɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora