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𝗖𝗵𝗶𝗳𝘂𝘆𝘂 𝗽𝗼𝘃

Ero a sedere sugli scalini del palazzo, tenevo la testa poggiata sulle mie ginocchia, canticchiavo qualcosa mentre aspettavo Baji, non sono solito ad andare a scuola in compagnia, ma con lui ci vado volentieri.

Oggi si preannuncia una giornata impegnativa a scuola, in più mettono i gruppi della gita, ci sarà un'enorme caciara a scuola.

Non ho fatto nessun tipo di richiesta particolare, neanche di essere messo con la mia migliore amica, stiamo così tanti tempo insieme che quasi mi odia.

Ma so che in fondo in fondo mi vuole bene.

Mentre ero perso tra i miei pensieri sentii la porta aprirsi, mi girai di scatto, era Baji intento a chiudere la giacca.

<Baji? Tutto bene? Ti vedo in difficoltà...> notai la zip della sua felpa un po' inceppata, e il suo nervosismo nel non riuscire a chiuderla.

<Aaaaa! Basta ci rinuncio, prenderò freddo. Andiamo> smise di lottare con la cerniera per poi scendere immediatamente gli scalini.

Lo guardai approvando tutto, contento lui contenti tutti.

Per una volta parlò lui, mi disse cosa aveva in mente di fare nella toman, non accennò molto sulla gita, neanche se avesse fatto richiesta per stare con qualcuno.

Io avrei dormito volentieri di nuovo con lui.

Arrivati a scuola ci salutammo, andai in classe mia dovendo affrontare due ore di storia, una noia unica.

Tra una lezione e l'altra arrivò la pausa pranzo, finalmente direi.

Presi il mio bento, oggi mi ero preparato del riso nero con la carne essiccata, nulla di speciale ma non avevo tante cose in casa; dovrei fare la spesa.

Dai corridoi si sentivano milioni di voci che parlavano della gita, quasi sto cominciando ad odiarla da quanto ne parlano.

Poco dopo il pranzo andai a vedere la bacheca con i nomi delle squadre e i componenti, non volevo ritrovarmi dentro la massa di persone.

Trovai il mio nome proprio sotto quello di Baji, sorrisi nel leggere quei due nomi, sentii il mio stomaco riscaldarsi alla lettura di quelle quattro lettere.

Baji

<yooo! Chifuyu! Con chi sei?> mise come il suo solito un braccio sulle mie spalle, mi girai verso di lui, i suoi occhi scattavano da una parola all'altra cercando il suo nome, o forse il mio.

<oh! Siamo insieme!> si girò verso di me sorridendomi.

<ahaha! Adesso posso pestarti quanto voglio!> mi tirò un pugnetto sulla spalla, lo guardai male rendendoli il favore.

Ci mettemmo a ridere, ci incamminammo verso il giardino per mangiare qualcosa, parlavamo del più e del meno, come il suo solito mi parlava della toman e di alcuni videogiochi che erano usciti recentemente.

<amoreee!> una ragazza con i capelli scarlatti si avvicinò a lui cercando di abbracciarlo, era una delle ragazze che lo circondavano l'altro giorno, lo ha chiamato amore?

Perché non mi aveva mai parlato di lei? Non era importante quanto i videogiochi?

<che vuoi? Non chiamarmi così!> cercò di scansarsi, rimasi un po' sorpreso, non stanno insieme?

La ragazza mise il broncio, ma non demorse, seguendolo in ogni movimento cercando di instaurare una discussione.

<Non vedo l'ora di andare in gita! Faremo tutte le serate con le mie amiche, parleremo di ragazzi e ci sarai anche tu! Lasceremo tutto a l'altro ragazzo, e lo lasceremo fuori durante le serate gossip! Non vedi l'ora?!> Appena capii che stesse parlando di me cercai di allontanarmi, deve essere lei la ragazza da nome Ryoko.

Non ascoltai più nulla della loro discussione, non volevo sapere niente a riguardo, quella ragazza, fidanzata o meno, voleva tagliarmi fuori dall'esperienza con Baji.

Ma soprattutto non volevo sapere cosa ne pensasse lui, volevo stare con il dubbio.

Per tirarmi su di morale passai in un negozio di animali per prendere i dolcetti per gatti, oggi io e Peke festeggiamo tre anni insieme, dobbiamo assolutamente festeggiare!

Avevo preso dei dolcetti a forma di pesciolini e a forma di zampa, non so che gusti sono; al meno non di preciso, probabilmente qualcosa al manzo o al pesce.

Per me avevo già qualcosa a casa, non aveva senso prendere altro.

Avevo una mano in tasca che stringevo il telefono tra le mie dita, e l'altra teneva il sacchetto con i dolcetti.

Mentre camminavo cercavo di non pestare le linee delle mattonelle.

Non ero molto entusiasta, forse il mio non voler sapere mi stava lacerando internamente; dovrei chiedere di cambiare tenda per non dare fastidio a Baji e la ragazza.

Sentii l'aria muoversi vicino a me, come se un po' di vento cercasse di avvolgermi.

<Ti stava cadendo questo> sbattetti le palpebre vedendo il mio telefono, eppure lo stavo tenendo ben saldo.

Alzai lo sguardo incrociandolo con il suo, quegli occhi caramellati.

<O-oh grazie, non me ne ero accorto, grazie> ripresi il dispositivo, tornando completamente con la mente sulla terra.

<No, tranquillo va tutto bene. Ero di fretta perché dovevo comprare questi dolcetti, tutto qua> mi giustificai.

<Uoooooo! Per chi sono? Sembrano buonissimi!> Esclamò Baji. Gli spiegai che ogni anno festeggio da solo il compleanno di Peke J, è mia traduzione prendere tre dolcetti, quello al cioccolato, marmellata e crema.

<Vorresti festeggiarlo con me? Chiedo a mia madre di preparare una torta! Così non sarai solo> propose il moro. Accettai. Ci incamminammo verso casa, Baji mi prese per il finaco, mi raccontò tutto quello che potevamo fare insieme durante la gita, prima o poi gli chiederò di Ryoko, adesso non vorrei rovinare il momento.
Presi Peke J lo portai in collo fino a casa di Baji, lì abbiamo festeggiato tutto il pomeriggio, anche la madre di Baji era contenta. Io e lui ora ci troviamo nella sua camera a giocare al Nintendo 64, l'unica console che ho io è il game boy Advance che porto ovunque, lo porterò anche in gita così che i due piccioncini possano fare quello che vogliono mentre io gioco a Zelda.

<Chifuyu ma tu non ti annoi? Tutti i giorni sei a casa da solo> chiese Baji accarezzando Peke J.

<Beh, si è molto noioso ma ci sono abituato, e poi c'è Peke J! Perché lo chiedi?>

<No, niente> Baji poggiò la testa sulla mia spalla, continuò ad accarezzare il felino sorridendo. Accarezzai i suoi capelli, facendoli provare una bella sensazione. Lui si addormentò su di me e io su di lui, poggiando la testa sulla sua. La madre ci mise addosso una coperta e chiuse le tende, lasciando che solo la luce della porta illumini il piccolo Peke J seduto sulle gambe di Baji.

Cᴏᴍᴘᴀɢɴɪ ᴅɪ ɢᴜᴀɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora