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𝗕𝗮𝗷𝗶 𝗽𝗼𝘃

Un altro giorno iniziò, un'altra giornata che avrei dovuto affrontare.

Guardai la sveglia, spalancai gli occhi.

<È tardi! È tardi! È tardi!> esclamai scendendo dal letto facendo cadere con me le coperte, Chifuyu mi aveva detto che se mi fossi svegliato presto sarei riuscito ad andare a scuola con lui, ovviamente sto facendo tardi.

Presi la colazione e la merenda al volo scendendo più velocemente possibile me scale.

Uscì dalla palazzina, mi stava aspettando sulle scale mentre giocava con il gattino.

<Baji! Va piano, spaventi Peke!> Si alzò tirandomi una pacca sulla testa, come per rimproverarmi.

<Oggi ti ho aspettato, la prossima volta mi corri dietro se vuoi venire a scuola con me> scese le scale e ci incamminammo verso scuola.

Come al solito parlò sempre lui, mi parlò dei suoi nonni e di come si erano spaventati di me, per la mia reputazione un po' barcollante.

<Baji, sto parlando troppo?> lo guardai di scatto, ero così perso tra le sue parole che non mi ero accorto di non aver spiccicato parola.

<Oh, Nono! Io non sono interessante come te> lui sorride riprendendo a parlare.

Non sono interessante e mi piace ascoltarti.

Arrivati a scuola andai in classe, anche se non avevo molta voglia, stare con Chifuyu sarebbe stato cento volte meglio!

Il professore entrò, si sistemò sulla cattedra facendo l'appello per poi iniziare la lezione.

<Allora ragazzi, come vi avevo accennato settimana scorsa ci sarà una gita in campeggio. Stiamo contattando le vostre famiglie e sembrano entusiasta a mandarvi i gita, speriamo di andare tutti insieme! Probabilmente tra oggi e domani arriverà l'avviso con tutte le cose da portare. Mi raccomando ricordate che andiamo in tenda, non portate i dietro la casa. Infine i gruppi delle tende usciranno tra qualche giorno, se volete è possibile fare richiesta per i gruppi. Non ho altro da dirvi ma voglio parlare con il signor Keisuke a fine lezione. Ora iniziamo con la mia materia> disse il coordinatore sorridendo.

Inizialmente ero eccitato nel voler andare in gita, ma penso che vorrà parlare con me per darmi la splendida notizia che non ci andrò; tutto per colpa di una semplice caduta ieri.

O forse perché la preside mi detesta tanto.

A fine lezione andai dal professore, vorrà dire che starò tre giorni a studiare.

<Penso tu abbia capito di cosa voglia parlarti, però sta tranquillo, alla gita ci andrai. Prima dell'inizio delle lezioni sono stato convocato in presidenza, c'era un ragazzo che ha fatto di tutto pur di fare capire alla preside che non era colpa tua per il disastro di ieri. La preside ha capito e ha deciso di toglierti la punizione e di farti venire in gita, ma non tollera ulteriori casini> sorrise di nuovo e mi congedò.

So chi è stato, e apprezzo come cerchi di aiutarmi in tutto.

Continuo a non capire tutta questa sua gentilezza, non mi è mai capitata una cosa del genere: ero già pronto a non andare in gita, pronto a pulire tutta la scuola se la preside volesse.

Essendo suonata la ricreazione decisi di uscire di classe andando sul tetto, sapendo che lui fosse lì con i suoi compagni di classe.

Appena varcai la porta notai che stesse parlando con un'amica e altri due ragazzi, era seduto con le ginocchia al petto e la merenda tra i denti.

Cᴏᴍᴘᴀɢɴɪ ᴅɪ ɢᴜᴀɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora