𝗕𝗮𝗷𝗶 𝗽𝗼𝘃
In questo momento vorrei baciare Chifuyu, fallo mio, renderlo il ragazzo più felice al mondo. Ma la mia testa mi ferma, secondo me non sono all'altezza di stare con il biondino, mi limitai a tenere la sua mano stretta a me. L'ultimo a dover leggere la lettere fui io, indirizzata a Mikey.
<Caro Mikey, sai che non ho testa per scrivere e pensare cose belle e dolci,però questa volta proverò a scriverti una lettera come si deve.
Dopotutto sei il capo della Tokyo Manji Gang ed anche il mio migliore amico da ormai moltissimi anni, mi sembra solo ieri che facevi le bizze per avere più merenda.
Quando ti ho conosciuto eravamo ancora piccoli ed immaturi,siamo sempre immaturi ma meno di prima, però già da piccolo tu eri imbattibile! La prima volta che ti ho visto combattere sono rimasto senza fiato, combattevi come un robot, il più forte di tutti, il migliore di tutti, è quella la strada che ho deciso di percorrere al tuo fianco. Quando ti vedo mi ribolle il sangue nelle vene, riesci a caricarmi tutto e sarò sempre pronto a battermi con te e per te ,tu sei la nostra guida, il nostro maestro, il nostro leader! Mikey,io mi fido ciecamente di te e lo farò per sempre.
Ricordo quella giornata fresca d'Estate,quando dovetti portare la tua preziosissima quanto lentissima CB250T 50cc dal benzinaio, persi come una pera cotta a morra cinese e quei teppisti mi fermarono..non so se te lo ricordi ancora,però quando tu mi difendesti da quelle pecore senza diritti dicendo "ne avete di coraggio per fare del male a ciò che è importante per me." Mi riempisti di adrenalina e forza, mi riempisti anche il cuore.
Eri davvero figo,il nostro figo invincibile!
Un saluto dal tuo migliore amico Baji> guardai il cielo sperando che in un modo o nell'altro le parole siano arrivate a Mikey, poi buttai il foglio nel fuoco. Il professore continuò la discussione, l'atmosfera che si era creata era piacevole, molti erano in lacrime altri ridevano, altri indifferenti, io ero sognante, sognavo di potere stare con Chifuyu, di poter combattere con lui e Mikey. Sfortunatamente dovemmo tornare a letto, ultima nottata qui ultima serata qui. Presi in collo Chifuyu e lo portai nel bungalow, stava dormendo, era tornato il solito ghiro. Lo poggiai sul letto, coprendolo bene per non farlo raffreddare di più, la febbre aveva deciso di salirli mi chiedo come faccia quando tornerà a casa, lui abita da solo. Mandai un messaggio a mia madre chiedendogli gentilmente se potevamo ospitarlo, lei accettò, disse addirittura che domani verrà a prenderci in macchina per non farlo sforzare troppo.<Signor Keisuke può andare a letto> mi disse il professor Heiji.
<Professore non voglio lasciarlo solo, la prego, resterò su questa sedia tutta la notte per aiutarlo in caso di bisogno, ma la prego mi faccia rimanere> chiesi a testa bassa, lui un po' tibutante accettò e mi lasciò rimanere. Restai lì ad vegliare per un po' poi riposai un attimo gli occhi, quando di improvviso mi svegliai Chifuyu si era alzato, corse di fretta in bagno a vomitare la cena. Corsi dietro di lui, abbracciandolo una volta che aveva finito di vomitare anche l'anima, prese a piangere e si strinse più a me, lo coccolai ben bene poi chiamai i professori. Il medico disse che si era preso una bella influenza, tutto per colpa mia, per aver sbagliato la fottuttissima strada. I professori mi mandarono in tenda, dissero che rimanevano loro con Chifuyu, ci rimasi male ma hanno già fatto molto per me. Dormì con Ryoko appiccicata, ma con una felpa del ghiro per sentirlo in qualche modo qua con me. L'alba non tardò ad arrivare, mi svegliai presto solo per vedere il biondo, era già sull'autobus a dormire, ha delle occhiaie enormi, non ha dormito per due notti di fila e la scorsa l'ha passata da incubo, presi posto affianco a lui sempre con la solita scusa, “soffro di mal d'auto”. Anche in questo caso gli tenni la mano, saranno quattro ore lunghissime, per fortuna Ryoko ha deciso di lasciarmi stare capendo la situazione di Chifuyu. Passò un'ora, facemmo la prima sosta, scesero tutti tranne me e il ghiro che fu svegliato dalla mandria di gente che scendeva.
<Dove siamo? Siamo a casa?> Chiese guardandosi intorno.
<Stiamo facendo la prima sosta, riposati Chifuyu, ne hai bisogno> dissi sistemando i capelli sulla sua fronte. Si accomodò sulle mie spalle usandole come cuscino. Finalmente il viaggio finì, la tortura finì anche per Chifuyu, lo portammo velocemente a casa, sistemandolo in camera mia, borsa dell'acqua calda sullo stomaco, sciroppo e coperte, il meglio per farlo guarire. Per tutto il tempo rimasi lì, affianco a lui, sopra le coperte, pregando guarisca.
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Cᴏᴍᴘᴀɢɴɪ ᴅɪ ɢᴜᴀɪ
FanfictionBaji e Chifuyu, sono due ragazzi che frequentano le medie. Chifuyu è un teppista, almeno, all'apparenza sembra un teppista quando in realtà ha un cuore d'oro inesplorato. Keisuke Baji, un ragazzo più grande di lui, che è stato bocciato, di conseguen...