"Emma! Dov'è il mio pentolino!?" dise Taylor entrando in camera mia.
"Tay!! Sono le 7:00!!" gridai alzando la testa dal cuscino.
"Appunto! Mi serve il pentolino."
"Oh santo Cielo." dissi alzandomi dal letto.
Mi avvolsi in una coperta ed andai in cucina."Eccolo qui!" dissi mostrandole il suo pentolino. Sembrava che quel aggeggio fosse più importante dell'ossigeno.
"Dov'era?" mi chiese strappandomelo dalle mani.
"Al suo solito posto."
"Oh." disse imbarazzata. "Ehm,... grazie."
Alzai gli occhi al cielo ed andai in camera mia. Sentii il mio telefono squillare e, appena lo tirai fuori dalla borsa, vidi un messaggio da un numero sconosciuto.
"Piccola stella, sono io."
Già dopo aver letto la prima frase un sorriso spuntò sulle mie labbra. Mi piaceva troppo quando mi chiamava in quel modo.
"Questo è il numero di Luke: il mio telefono si è scaricato.
Comunque, oggi pomeriggio ho una partita. Ti va di venire? Se vuoi chiedi anche a Taylor ed a Jake.
Fammi sapere quanti sarete, così vi prenoto i posti bordo campo.""Taylor!!!" gridai dopo aver letto il messaggio.
"Emma! Tutto okay?" chiese spalancando la porta della mia camera. Aveva la faccia paonazza e gli occhi serrati. L'avevo spaventata, questo era poco, ma sicuro.
"Sì sì." dissi ridendo per quella scena.
"Mi hai fatta spaventare." disse mettendosi un mano sul petto. "Pensavo che fosse entrato un serial killer pronto ad ucciderci per poi nascondere i corpi nel freezer."
"Guardi troppi polizieschi per i miei gusti." dissi scioccata dopo aver sentito la sua teoria.
"Li guardo solamente per tenermi pronta."
"Pronta per cosa?"
"Nel caso qualcuno volesse uccidermi! Mi sembra ovvio." disse buttando le braccia lungo il copro.
"Non è così ovvio come credi tu, fidati. Comunque," dissi cambiando discorso. "Ryan oggi ha una partita. Ti va di venire?"
"Certo! Posso chiedere anche a Jake?"
"Sì." risposi sorridendo.
Presi il telefono e mandai un messaggio a Luke/Ryan.
"Ci saremo!! Prenota tre posti ;)" scrissi solamente.
Mi vestii e uscii di casa. Alla prima ora non avevo lezioni, perciò decisi di fare una passeggiata.
Presi gli auricolari e iniziai ad ascoltare un po' di musica. Non essendo molto pratica con i computer, Taylor mi aveva scaricato un bel po' di canzoni. Ovviamente le avevo detto io quali scegliere perché io e lei avevamo gusti completamente diversi. Lei adorava il rap, mix,... insomma, cose così. Mentre io preferivo canzoni pop, ma anche le classiche 'canzoni commerciali'.
Avevo sempre adorato ascoltare la musica. Mi faceva sentire bene, a mio agio. Mi faceva dimenticare tutti i miei pensieri. Mi bastava selezionare una canzone e chiudere gli occhi per far scomparire il mondo attorno a me.
Le note di Give me love iniziarono a coprire tutti i miei pensieri e, per un attimo, mi sembrò di camminare sospesa nel vuoto.
Vagai a lungo e, alla fine, mi incamminai verso la scuola.
"Em?" disse una voce femminile alle mie spalle.
"Ciao Kristen." risposi cercando di essere contenta di vederla. Ovviamente non lo ero.
"Come va tra te e Ryan?" mi chiese avvicinandosi a me. Sembrava che avesse delle molle ai lati dei fianchi perché ad ogni passo il sedere si spostava da sinistra a destra e da destra a sinistra. Non avevo mai visto nessuno sculettare quanto lei.
"Ehm,... bene." risposi senza sapere cosa dire di preciso.
"Sappi che Ryan che sarà mio, prima o poi." disse a due centimetri dalla mia faccia.
Il suo profumo era qualcosa di veramente nauseante. Buono era buono, ma magari poteva essere più 'piacevole' con la giusta dose. Sembrava che si fosse versata l'intera boccetta.
"Non me sarei così tanto sicura." dissi sorridendo a mezza bocca.
Girai di tacchi e me ne andai senza aggiungere nemmeno una parola. Era ufficiale: quella ragazza era un'arpia.
"Emma!!" gridò Alex venendo verso di me. "Ho visto che stavi parlando con mia sorella."
"Già." dissi alzando gli occhi al cielo. "Non le sto molto simpatica, vero?"
"No, direi di no. Ma non è colpa tua. Insomma, Kristen è innamorata di Ryan..." disse giustificando il comportamento della sorella.
"Alex, tranquillo. Non c'è bisogno che ti scusi ogni volta. Insomma, non devi scusarti per i torti che fanno gli altri."
"Hai pienamente ragione. Ma ormai ci sono abituato. Sai, Kristen è una ragazza molto viziata e non chiederà 'scusa' nemmeno sotto tortura."
Risi per la sua affermazione. "Io devo andare a lezione. Ci vediamo più tardi." dissi allontanandomi.
Mi diressi verso l'aula di letteratura moderna e, dopo aver poggiato la borsa a terra, mi sedetti in uno dei posti in prima fila.
Il professore entrò in classe ed iniziò la sua lezione. Faticavo a seguire la sua spiegazione, ma non ero la sola. Letteratura moderna era una delle materie più noiose al mondo. Insomma, non sapevo nemmeno io perché stessi continuando a frequentate quel corso. Non mi ero nemmeno mai iscritta ad un esame!
Fortunatamente la lezione finì ed io uscii dalla porta.
Ero molto assonnata a causa della lezione e, così, andai a sbattere contro una persona.
"Emma! Stai attenta!" disse una voce maschile.
Avevo già visto quel ragazzo, ne ero certa. Ma in quel momento non mi veniva in mente il suo nome.
"Sono Adam." disse notando il mio sguardo. "Ti ricordi di me?"
"Certo che si!" mentii. "Sei amico di Ryan, giusto?"
"Esattamente." disse sorridendo. "Ci sarai alla partita di oggi pomeriggio?" chiese iniziando a dirigersi verso i bagni.
"Certo!" risposi.
Lui mi fece l'occhiolino ed io andai verso il cortile.
Vidi Ryan in lontananza e mi avvicinai a lui. Era in compagnia dei suoi compagni di squadra e tra di loro vidi anche Gordon, Simon, Zac, Alex, Drew, Justin e Luke. Fortunatamente Kristen non era con loro.
"Buongiorno." disse Ryan appena mi vide arrivare.
"Ciao." risposi sorridendo.
Mi cinse la vita con le sue braccia e poi avvicinò le sue labbra alle mie. Anche se erano passate poche ore dall'ultima volta che lo avevo visto, mi era mancato parecchio.
"Blake tratteniti!" disse Zac. Era sempre il solito sbruffone, con la sua felpa enorme e le sue maniere da 'rozzo'.
"Infatti!!" disse Justin.
"Siete invidiosi solamente perché non avete una ragazza." disse Ryan con un sorriso malizioso.
"Ma sta' zitto!" disse Drew ridendo.
"Noi andiamo a prepararci per la partita." disse riferendosi alla sua squadra. "Sei pronta per vedere il tuo ragazzo fare il culo all'altra squadra?" mi disse Ryan.
"Prontissima."
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Amami (in revisione)
Lãng mạnUn racconto che parla della storia di una ragazza che ha sempre vissuto in mezzo ai segreti e nel dolore, causato principalmente dalla mancanza di una famiglia. Il suo nome è Emma Thompson ed è una studentessa del college. Emma è follemente innamor...