"Em? Sei tu?" chiese Taylor appena tornai a casa.
"Sì." dissi chiudendo la porta. "Vado in camera mia."
"Hmm... questa cosa mi puzza." disse avvicinandosi. "Tu non vai mai in camera tua se prima non hai preso la scatola dei cereali."
Maledetti i telefilm polizieschi! Quella ragazza passava ore a guardare programmi del genere e quindi era "normale" che facesse caso ad ogni singolo dettaglio.
"Emma, che cosa non mi stai dicendo?" disse con tono dolce e comprensivo.
"Oggi... beh..."
Le parole mi rimasero bloccate in gola. Dirlo a qualcuno si stava rivelando molto più difficile del previsto."Em se non te la senti..." iniziò a dire, ma la interruppi. "Ora non riesco, Tay." dissi andando in camera.
Chiusi la porta a chiave e mi distesi sul letto.
Il soffitto della mia camera era bianco, nulla di speciale. Ma, in quel momento, era l'unica cosa che riusciva a farmi dimenticare della schifosa giornata appena trascorsa.
Aprii il cassetto del comodino e presi gli auricolari. Iniziai ad ascoltare qualche canzone, ma ben presto chiusi gli occhi e mi addormentai.
***
Mi svegliai qualche ora dopo. Avevo ancora gli auricolari ed il telefono continuava a riprodurre le canzoni.
Mi misi a sedere sul letto e notai che la finestra della mia camera era aperta.
"Em?" disse Taylor bussando alla porta.
"Si?" dissi andando ad aprire.
"Ah bene! Vedo che ti sei svegliata."
"Eh già." risposi sbadigliando.
"Potresti venire in salotto? Ho bisogno di parlarti." disse richiudendosi la porta alle spalle.
Rimasi a fissare la porta per altri due minuti circa. Cosa doveva dirmi di così importante?
Mi tirai i capelli in una coda non troppo ordinata e raggiungiunsi Taylor in cucina. Appena varcai la porta, la vidi seduta sulla sedia. Stava sorseggiando del succo e aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
"Tay?"
Alzò la testa, rivolgendomi uno sguardo che non le avevo mai visto. Sembrava triste.
"Em è passato Ryan un'oretta fa."
"C-cosa voleva?" dissi mentre ebbi un tuffo al cuore.
"Mi ha detto raccontato un bel po' di cose ed è meglio che tu gli stia lontana."
"Cosa??"
"Em, ti prego. Stagli lontana... è per il tuo bene."
"Tay, io... io non capisco."
Aprì la bocca come per dire qualcosa, ma la richiuse poco dopo. Scosse la testa e, passandosi la mano tra i capelli, si alzò dalla sedia.
"Travis è andato a vivere da Liam, così non lo vedrai più tanto spesso."
"Travis non farebbe una cosa simile."
"Infatti." rispose continuando a sorseggiare il succo.
"Cosa intendi Tay?"
"Ryan lo ha letteralmente buttato fuori casa."
"Ma perché?"
"Em, non fare domande." disse Tay con tono severo.
"È anche la mia vita! Perché cazzo non mi volete mai dire niente?? Sono stanca di rimanere sospesa su una lastra fatta di segreti. Sono stanca, cazzo!" urlai mentre le lacrime iniziarono a bruciare gli occhi.
Uscii dalla stanza e mi diressi nella mia camera. Presi il telefono, le chiavi ed il giubbotto ed uscii di casa.
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Amami (in revisione)
RomanceUn racconto che parla della storia di una ragazza che ha sempre vissuto in mezzo ai segreti e nel dolore, causato principalmente dalla mancanza di una famiglia. Il suo nome è Emma Thompson ed è una studentessa del college. Emma è follemente innamor...