27.

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Erano le sette del pomeriggio e di Ryan nessuna notizia. Avevo provato a chiamarlo al telefono, ma l'unica cosa che riuscii a sentire fu la sua segreteria telefonica.

"Em va bene la pasta per cena?" chiese Taylor da dietro la porta della mia stanza.
"Mmm-mmm." dissi con la faccia immersa nel cuscino.

"È un sì?"

"Mmm-mmm."

"Emma, stai bene?" disse entrando.

"Più o meno."

Taylor mi guardò, invitandomi a continuare. "È da stamattina che non sento Ryan. Lo chiamo al telefono, ma non mi risponde. A casa non c'è e, a quanto pare, oggi doveva sbrigare delle cose in tribunale con Gordon."

"Magari ha avuto da fare." disse cercando una spiegazione logica.

"Ma perché non avvertirmi? Insomma, non gli costava niente mandarmi un semplice messaggio."

"Hai ragione, ma ti ricordo che anche tu hai fatto la stessa cosa. E non una volta!"

"Taylor secondo me è successo qualcosa." dissi ad un certo punto.

"Perché pensi questo?"

"Mi manda sempre un messaggio. Sempre. Anche solamente per dirmi 'ho sonno'. Mi sembra molto strano che non si sia fatto vivo."

"Em, sono sicura che sia tutto apposto." disse passandomi la mano sul braccio. "Ora vieni a mangiare qualcosa."

"Non ho molta fame, sinceramente."

"Fai come vuoi. Se hai bisogno di me, mi trovi in cucina." disse uscendo dalla porta.
Avevo troppi pensieri nella testa e per la maggior parte erano negativi. Decisi, così, di mettermi sotto le coperte per provare a riposarmi un po'.

Non avevo molto sonno, ma nonostante questo mi addormentai in poco tempo.

***

"È buona la cena, Em?"

"Sì, signora Evans. Mi piace molto!" dico entusiasta.

Travis alza lo sguardo e per un attimo i nostri occhi si incontrano. I nostri genitori stanno parlando di affari, ma io sono ancora troppo piccola per capire cosa del genere. Preferisco di gran lunga stare con i miei amici.

"Clover avete deciso cosa fare il prossimo mese?" chiede Layla, la madre di Travis, a mia madre.

"No, ancora no. Emma vorrebbe andare a Londra. Vero Em?"

"Sì!" dico entusiasta. "Però papà non ci vuole andare, perciò dobbiamo ancora decidere la meta."

"Em ti ho detto mille volte ci andremo, prima o poi." dice papà.

"Dici sempre così!" dice mio fratello.

"Sean non ti ci mettere anche tu." dice mia mamma.

"Ma come siamo acide." dice Sean facendomi sorridere.

Mia mamma lo fulmina con lo sguardo e mio padre si mette a ridere.

"Tornando a noi." dice mio padre, rivolgendosi ai genitori di Travis.

"Ti va di venire a prendere una boccata d'aria?" mi chiede Sean mentre i nostri genitori continuano a discutere.

"Sì certo! Trav vuoi venire anche tu?"

Travis annuisce e si alza dalla tavola, vendendoci incontro.

Amami (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora