Ryan's POV
Emma avevo fatto l'amore con me. Dio mio, non potevo crederci. Ero quasi sicuro che fosse un sogno, ma in cuor mio sapevo alla perfezione che non era così.
In quel momento, però, avevo paura di fare qualche passo sbagliato. Insomma, con le altre ragazze con cui era stato non c'erano in ballo i sentimenti, tranne che con Stella, ovviamente. Con le altre era tutta questione di divertimento, niente di più. Ma con Emma era amore, lo avevo sempre saputo. Quella del giorno prima non era stata la prima volta solo per lei, ma anche per me.
Andai in camera mia con un sorriso stampato sul volto. Le lenzuola erano ancora tutte attorcigliate ed i cuscini erano adagiati sul materasso in modo piuttosto confuso.
Non avevo alcuna voglia di mettermi a sistemare tutto ora, perciò andai in cucina a bere qualcosa di fresco. Più tardi sarei uscito con il mio gruppo di amici, perciò dovevo iniziare a prepararmi se non volevo arrivare in ritardo. Zac mi avrebbe sicuramente rotto le palle, mentre Justin ed Alex mi avrebbero direttamente ucciso. Fortunatamente, Gordon non era in città e nemmeno tutto il resto del gruppo.
Presi le prime cose che trovai nel cassetto e le indossai in fretta e furia. Mi ero completamente dimenticato di questa sottospecie di incontro, ma come biasimarmi. Fino a poco tempo da avevo accanto a me la donna più bella del mondo, l'unica donna per la quale avevo realmente combattuto.
Uscii di casa e, non appena misi il piede sullo scalino, vidi la macchina di Kristen parcheggiata proprio nel mio vialetto. In cuor mio, sperai vivamente che Alex avesse preso in prestito la macchina della sorella ed, infatti, fu così, in in certo senso. Insomma, in quella macchina c'erano sia Alex che Kristen.
"Ehii!" salutò lei con la sua solita vocina stridula. Vidi i suoi capelli biondi sbucare dal finestrino ed i suoi occhi azzurri erano più visti che mai. Avevo sempre odiato quello sguardo, significava che aveva qualcosa in mente e, normalmente, non era qualcosa di buono.
"Ciao." la salutai con poco interesse.
Camminai verso la macchina, andandomi a sedere nel sedile anteriore, proprio accanto ad Alex. Lui mi rivolse uno sguardo di scuse e capii al volo che si stesse riferendo al fatto che ci fosse anche sua sorella con noi.
"Zac e Justin ci aspettano vicino alla scuola." disse Alex, iniziando a fare retromarcia nel parcheggio di casa mia.
"Come va con quella troia?" mi chiese Kristen, poggiando un gomito sulla mia spalle e mettendo la faccia a due centimetri dalla mia.
A sentire quelle parole, una scossa invase tutto il mio corpo ed il mio cervello si focalizzò solamente sul pensiero di voler strozzare a mani nude quella ragazza che era seduta proprio dietro di me.
"Ti ho già detto di non chiamarla in quel modo." dissi, cercando di trattenere la mia rabbia. Serrai la mandibola e, lentamente, mi girai verso di lei.
I suoi occhi incontrarono i miei ed in quel momento riuscii a vedere tutte le cose brutte che avevo passato a causa sua. Iniziaia chiedermi come mai non l'avessi uccisa prima.
"Scusa." rispose, alzando gli occhi al cielo.
Il tragitto fino ad arrivare alla scuola proseguì piuttosto in silenzio. Forse perché nessuno aveva voglia di parlare o, molto più semplicemente, stare zitti era l'unica cosa sensata in quel momento. Insomma, bastava anche solo una minima parola per mandare all'aria quel piccolo momento di serietà che si era venuto a creare.
"Potresti aspettarmi qua con gli altri, mentre vado ad accompagnare Kristen a casa?" chiese Alex, dopo avermi fatto scendere dall'auto.
"Certo!" risposi io. Senza Kristen sarebbe stato tutto più semplice e non solo quel dannato pomeriggio, ma anche tutta la mia vita. La maggior parte dei casini era successa a causa sua.
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Amami (in revisione)
RomanceUn racconto che parla della storia di una ragazza che ha sempre vissuto in mezzo ai segreti e nel dolore, causato principalmente dalla mancanza di una famiglia. Il suo nome è Emma Thompson ed è una studentessa del college. Emma è follemente innamor...