"Stasera alle otto a casa di mio padre!" disse Ryan svegliandomi.
Erano appena le sette del mattino e, sinceramente, non avevo la minima voglia di alzarmi dal letto. Stavo benissimo al calduccio, tra le braccia di Ryan. Era un sogno che diventava realtà.
"Stasera?" chiesi aprendo gli occhi.
Le prime luci del giorno penetravano nella stanza attraverso le persiane.
Mi voltai a guardare Ryan. Era così bello appena sveglio. Aveva i capelli tutti scompliglaiti e gli occhi lucidi e leggermente socchiusi. I raggi del sole creavano dei meravigliosi giochi di luce sul suo volto, rendendolo ancora più bello.
"Sì, stasera." disse portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Oggi pomeriggio avrò allenamento, quindi credo che passerò a prenderti intorno alle otto meno un quarto. Va bene?" continuò alzandosi dal letto.
"Ehm,... sì, è prefetto!"
"Grande!" disse baciandomi la fronte. "Ci vediamo stasera, piccola stella."
"A stasera." dissi avvicinandomi per baciarlo.
Lui si chinò su di me per rendere il bacio più intenso e poi uscì dalla mia camera. Mi sorpresi ad osservare il suo meraviglioso fondoschiena e, per un attimo, mi sentii una pervertita.
Mi stesi sul letto ed iniziai ad annusare il cuscino. Il suo profumo si sentiva ancora alla perfezione e mi riempii le narici con quella buonissima fragranza. Era uscito da nemmeno un minuto e già mi mancava da morire.
"Uuhh! Un bel maschione è appena uscito dalla tua camera o sbaglio?" disse Taylor con un sorriso malizioso.
"Tay!!" urlai tirandole il cuscino addosso.
Lei rise e, dopo aver raccolto il cuscino da terra, si misi a sedere sulla sedia della mia scrivania.
"Racconta dai." disse appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Aveva gli occhi a cuoricino e mi dispiaceva rovinarle il momento dicendole la verità.
"Non è successo nulla." dissi alzando le spalle.
"Come no?" chiese scioccata. "Tu hai la possibilità di andare a letto con Ryan Blake, e sottolineo Ryan Blake, e non fai nulla??"
"Non mi sentivo pronta!" dissi giustificandomi.
"Mi sono persa qualcosa per caso?"
"Cosa intendi?"
"Da quando tu saresti vergine?"
"Ehm,... dalla nascita?" risposi con tono sarcastico.
"Domanda stupida." disse alzando le spalle. "Insomma, sapevo benissimo che non hai avuto molte esperienze con ragazzi, ma pensavo che tu lo avessi già fatto."
"È un passo molto importante e preferisco compierlo quando sarà pronta."
"Mi piace il tuo modo di ragionare."
Sorrisi e mi alzai dal letto. "Ora, se non ti dispiace, dovrei andare a lavarmi."
"Faccia con comodo signorina Blake."
Le feci la linguaccia e, dopo aver preso tutto il necessario, andai in bagno.
Portai con me anche il mio telefono, nel caso in cui Ryan dovesse dirmi qualcosa.Inziai a togliermi i vestiti 'da notte' e poi mi misi sotto il getto dell'acqua calda.
Non appena versai una goccia di shampoo tra le mani, il telefonò iniziò a squillare.Sciacquai il sapone che avevo addosso ed uscii dalla doccia per rispondere al telefono.
"Pronto?" dissi.
"Emma devo parlarti. L'altra sera non è andata come pensavo..."
"Fermati." dissi interrompendolo. "Non voglio sentire dire un'altra parola da te, okay?"
"Ma Em..."
"Travis, per favore. Non voglio avere altri problemi."
"Non ho fatto un cazzo quella notte, okay? Io non ho fatto assolutamente nulla! Chiedi a chi vuoi. Chiedi a tua madre, chiedi a Ryan, chiedi a chi vuoi. Magari a loro darai retta." disse chiudendo la telefonata.
Cadde la linea ed il classico 'tu-tu' iniziò a farsi sentire dal telefono. Ero imbambolata, non avevo nemmeno la forza di emettere di misero suono dalla bocca.
Travis aveva distrutto la mia famiglia. Chi poteva aver fatto una cosa del genere se non lui?
Non capivo più niente. Ormai tutta la mia vita era diventata un'enorme bugia e niente aveva più un senso. Per quanto ne sapevo, potevo anche essere stata adottata.
"Em sei viva?" chiese Taylor bussando alla porta. "Sei da un'ora chiusa in bagno."
"È tutto okay."
"Meglio così, allora! Ho bisogno di un tuo consiglio."
"Aspetta in cucina. Due minuti ed arrivo." dissi iniziando ad asciugarmi.
Andai nella mia camera ed indossai le prime cose che trovai addossate sul letto. Misi un paio di leggins neri ed una mega-felpa bianca con alcuni disegni rossi.
Avevo i capelli ancora bagnati, perciò li raccolsi in una coda disordinata.
"Eccomi." dissi entrando in cucina. "Esprimiti."
"Devo andare a cena fuori con Jake e mi ha detto che sarà una serata davvero importante. Ed io non so cosa mettermi!"
"Sono nella tua stessa situazione. Solamente che a cena con me e Ryan ci sarà anche suo padre."
"Oh mio Dio! Sarà una serata impegnativa."
"Già. Sono in ansia, sinceramente."
"Anche io lo sarei al posto tuo. Insomma, è il tuo futuro suocero." disse ridendo sotto i baffi.
"Taylor!" le disse dandole un pugnetto sulla spalla.
"Sto scherzando!" disse lei ridendo. "Ti va di andare a fare un po' di shopping?" disse entusiasta.
Non avevo mai amato fare shopping e quindi non mi sembrò un'idea così allettante. Ma, infondo, poteva servirmi per cancellare i miei pensieri, perciò acconsentii.
"Perfetto allora!" disse andando in camera sua.
Mi piaceva il suo modo di affrontare la vita. Era una ragazza così energica e sempre sorridente. Erano doti che non tutti avevano.
"Tay! Sto uscendo!" dissi ad un certo punto.
Era una bellissima giornata e, non avendo corsi, decisi di andare a fare una passeggiata.
Andai in camera mia e presi il telefono e le chiavi e li misi nelle tasche della felpa. Non avevo molto borse, o comunque ne avevo giusto una o due per le feste. Trovavo più comodo mettere le cose nelle tasche, almeno le avevo sempre a portata di mano.
Chiusi la porta di entrata e, non appena mi girai, vidi una ragazza di fronte alla casa di Ryan.
Cosa ci faceva Kristen là?

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Amami (in revisione)
RomanceUn racconto che parla della storia di una ragazza che ha sempre vissuto in mezzo ai segreti e nel dolore, causato principalmente dalla mancanza di una famiglia. Il suo nome è Emma Thompson ed è una studentessa del college. Emma è follemente innamor...