Riconoscimento

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Dopo aver scoperto che aveva visto le persone con cui Hailey si era allontanata, Antonio e Jay decisero di portare Garrett al distretto dove uno dei colleghi potesse fare il loro identikit.

Quindici minuti dopo...

- L'uomo aveva il naso un po' più pronunciato e le sue orecchie erano a sventola. - il ragazzo cominciò a descrivere ciò che ricordava e dall'altro lato del tavolo un giovane poliziotto di nome Jarry rappresentava ciò che gli veniva detto al computer

Quando il disegno dell'uomo fu completo poi si procedette a fare quello della donna che era molto più dettagliato. Lei era la più vicina a Garrett ed alla luce del lampione ed inoltre era quella sulla quale il ragazzo pose la sua attenzione all'inizio poiché era esattamente dietro la detective. Inoltre lei si era girata a guardarlo, osservava ciò che la circondava. I suoi occhi si erano incontrati con quelli del giovane anche se solo per un istante.

- Bella donna, alta, fronte coperta da una lunga frangia, occhi più o meno a mandorla, ma non troppo, naso piccolo ed a punta. Portava una specie di punto luce sul lato del naso. - iniziò a descriverla il ragazzo

- Così? - disse l'agente addetto a disegnare i sospettati al PC.

- Forse gli occhi erano meno arrotondati.- lo corresse il ragazzo

- Wow che precisione - disse Adam provando a stemperare un po' la tensione. Quello che però ottenne furono solo occhiate stranite da parte di molti dei suoi colleghi.

Mentre i disegni prendevano ormai forma Jay era lì ad osservare il lavoro dell'altro poliziotto. Poggiato con la schiena alla sua scrivania giocarellava con la matita tra le mani e batteva il piede seguendo un ritmo continuo e monotono, sintomo della sua impazienza.
Era nervoso, molto agitato.

Nonostante tutto cercava di nascondere ciò che aveva dentro di sé.

Se i colleghi avessero scoperto il legame profondo che lui e la collega avevano, se il pettegolezzo fosse arrivato all'orecchio del suo capo.. sarebbero stati divisi. Non sarebbero stati più una coppia sul lavoro. Molto probabilmente non avrebbero nemmeno più potuto lavorare insieme.

No! assolutamente, una cosa del genere non poteva accadere.

Ciò che però Jay non sapeva era che i colleghi avevano notato i loro comportamenti ed il loro linguaggio non verbale e segretamente sapevano il particolare rapporto che si era creato tra i due. Avevano capito che il loro legame andava ben oltre l'aspetto professionale.
L'unico all'oscuro di tutto ciò era Voight o forse sotto sotto anche lui era a conoscenza del loro piccolo segreto.

Vari pensieri affollavano la mente di Halstead in quel momento.
Chi poteva voler male ad Hailey? A lei che era una ragazza tanto dolce e sensibile?

In poco tempo tutti gli scenari più brutti si erano palesati nella sua testa agitando il già inquieto detective.

Il cuore gli batteva forte nel petto, era come se quei due rapitori lo avessero privato di una parte di sé.
E nel frattempo che loro facevano chissà cosa alla sua collega, lui era lì fermo ad ascoltare ciò che il ragazzo raccontava al suo collega che stava mettendo su carta ciò che l'altro diceva.
Era sempre più complicato per lui restare lì fermo con le mani in mano, senza fare nulla. Era ormai complesso controllarsi, ma purtroppo doveva attendere per poi poter avere qualcosa da cui partire. Ciò che lo infastidiva, comunque, era che ci volesse così tanto tempo. Erano lì all'opera da non più di mezzora e a lui pareva trascorsa un'eternità.

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