Jay era finalmente tornato a casa.
Aveva aspettato questo momento per tutto il giorno.Si sentiva così male. Il suo "raffreddore' era peggiorato davvero molto. La sua gola era in fiamme e la testa continuava a martellare.
Non appena arrivato a casa si era buttato sul divano come un sacco di patate crollando immediatamente per poi essere svegliato dal freddo che sentiva. Non si era preoccupato di prendere qualcosa di pesante come una coperta per sistemarsi al calduccio.
Una volta sveglio, abbastanza intontito, prese il telefono per verificare l'orario e fu in quel momento che si rese conto dell'errore che aveva fatto.
Vedendo le numerose chiamate e messaggi della giovane detective decise immediatamente di risponderle.
Aveva dimenticato di portare a casa Hailey ed era consapevole di dover riparare all'errore.
Doveva assolutamente risponderle ed ipotizzò che usare un audiomessaggio di wathsapp potesse essere la cosa più veloce.
Purtroppo dalla sua bocca non uscì alcun suono e così fu costretto ad inviare un messaggio di testo anche se poteva risultate freddo.
Stordito ed infreddolito com'era poi abbandonò il suo telefono sul tavolino vicino al divano e si diresse in camere da letto.
Dopo aver indossato una felpa ed un paio di pantaloni della tuta e si infilò sotto una montagna di coperte addormentandosi di nuovo abbastanza rapidamente.
Anche in questo caso, come era accaduto sul divano, il sonno del detective fu molto disturbato. Non riusciva a trovare una posizione comoda, tutto il corpo gli faceva male, soprattutto il petto che ad ogni colpo di tosse sembrava squarciarsi. 16
Nonostante fosse vestito pesante e coperto fin sopra i capelli Jay stava tremando come una foglia, ed era congelato fino alle ossa.
(Da quando si era rintanato nel suo letto il detective) non si mosse quasi mai dal letto. Cercava di rimanere il più immobile possibile (per rimanere al calduccio, ma anche) per cercare di provare meno dolore.
I muscoli tiravano in tutto il corpo e ciò era stato accentuato dallo sforzo fatto per acciuffare il malvivente che avevano arrestato grazie lui, nonostante non fosse al 100 %.
Jay si costrinse ad alzarsi solamente quando sentiva la necessità di vomitare e ciò accadde diverse volte. Con grande forza di volontà si era trascinato se fuori dalla camera da letto per dirigersi nel bagno.
Giunto lì sentendo una forte nausea, cercava, chinandosi sul water, di vuotare uno stomaco in cui però non vi era già più nulla.
Per il resto del tempo, la maggior parte, però, Jay era rimasto a letto assopito, catturato da un sonno infastidito e non riposante.
Fu il giorno dopo che le cose, però peggiorarono ulteriormente.
Dopo una notte complicata, intorno alle 05:40 il detective si svegliò di soprassalto. Il sole non era ancora sorto, e Jay era seduto tremante in mezzo al letto.
Era sudato, il cuore gli batteva velocemente, stava ansimando e cercando di fare entrare più aria possibile nei suoi polmoni.Tutt'un tratto era difficile farlo, nonostante fosse una cosa che di solito avviene in automatico.
I suoi respiri erano superficiali e si udivano benissimo dei rantoli.
Poco dopo però, non si sa bene come, tutto finì.
Jay doveva essere svenuto. Aveva perso conoscenza, passando poi, dopo essere ricaduto nel letto a peso morto, ad un tanto necessario e ricercato sonno profondo. Almeno così sembrava.
Il detective trascorse tutto il giorno a letto dormendo e svegliandosi più volte. Continuò ad avere difficoltà a respirare, era affannato ed aveva il fiato corto. Spesso aveva crisi più o meno accentuate di tosse che gli toglievano ancora di più la capacità di respirare ed ogni volta che queste passavano si sentiva più spossato e molto dolorante e spesso si riaddormentava
La giornata comunque trascorse. Si alzò varie volte a causa della nausea che ancora continuava a non dargli tregua e poi dopo essere rimasto seduto a terra ogni volta per un po', dopo aver terminato di vomitare, appoggiato alle piastrelle e rabbrividendo per il freddo ritornava ad accucciarsi sotto le coperte.
Si sentiva sempre peggio, la testa sembrava gli stesse scoppiando, gli faceva veramente male. Di sicuro aveva la febbre, poteva percepirla distintamente e doveva essere pure molto alta.
Hailey e gli altri colleghi, dalla sera precedente, si stavano sentendo telefonicamente per organizzare una gita da fare tutti insieme visto la giornata libera che avrebbero avuto.
Il gruppo, inoltre, notando l'assenza di Jay che non rispondeva né ai messaggi, né alle chiamate, stava cercavano insistentemente di contattarlo, ma lui sembrava essere scomparso nel nulla.
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ti salverò ad ogni costo
AdventureE se Hayley un giorno finisse nei guai? Jay farebbe di tutto per salvare la sua collega/ ragazza? Lo farebbe anche a costo di rischiare la sua vita o la propria salute?