Will saltò immediatamente giù dal letto e con il telefono all'orecchio iniziò a prepararsi per andarsene.
Chiusa la chiamata con Hailey getto il telefono sul letto e si chinò per indossare le scarpe che aveva precedentemente preso nella scarpiera.
Tutti quei movimenti fatti rapidamente e l'essersi alzato di colpo dal letto per la preoccupazione iniziarono a farsi sentire.
Tutt'un tratto la sua testa iniziò a girare vorticosamente ed il suo corpo diventò debole. Le gambe cedettero ed d'improvviso si ritrovò a cadere verso il pavimento.
Natalie balzò dal letto e si avvicinò rapidamente al suo fidanzato avendo intuito ciò che stava per accadere.
Stavano discutendo e Will le stava raccontando cosa Hailey gli aveva detto per telefono commentando anche la cosa.
- Mio fratello è sempre il solito. Scommetto che si è cacciato in qualche guaio da cui io sarò costretto a tirarlo fuori, come al solito. -
- stava dicendo il dottore.Ad un certo punto però le sue parole iniziarono ad essere farfugliate e poco chiare e fu ciò che fece scattare la Manning oltre al suo muoversi in modo traballante e confuso.
La donna lo trascinò nuovamente a letto che per fortuna non era troppo lontano, stendendocelo sopra e mettendogli due cuscini sotto le gambe in modo che fossero più alte al resto del corpo.
Era facile intuire cosa fosse accaduto, nulla di grave per fortuna, ma adesso bisognava aspettare che il dottore si riprendesse.
Il dottor Halstead si era alzato di colpo dal letto ed aveva ottenuto una mancata ossigenazione al cervello e così era svenuto.
Natalie rimase al suo fianco finché non si riprese.
- Ehi... - disse non appena vide che il giovane si era ripreso.
- Ehi - rispose lui.
- Come ti senti? - chiese la Manning.
- Sto bene... Solo... Un po' di mal di testa. - Rispose il giovane medico mentre lei lo visitava
- Immagino, avresti dovuto fare tutto in modo più cauto. - poi vedendo che Will si stava alzando disse - che stai facendo? Devi rimanere sdraiato.
- Nat sto bene, non ce n'è bisogno. Devo andare da Jay - disse il giovane dottore
- Will sei svenuto pochi minuti fa! - spiegò la Manning cercando di fermarlo.
- Nat sto bene - disse con fermezza il suo fidanzato
- Will - la donna tentò ancora.
- Nat - disse con dolcezza prendendole le mani - Tranquilla, sto bene! Sono un medico anch'io. Andrò piano tranquilla e se ho bisogno ti chiamo immediatamente.
- Ti accompagno? - propose infine la donna non felice di sapere che il suo amore si mettesse in macchina dopo un turno massacrante, senza dormire e dopo essere svenuto.
- no, non serve, mi sento bene adesso - mentí Halstead - Resta qui con Owen, ti chiamerò appena arriverò da Jay e dopo che lo vedrò.
Detto ciò il dottore si alzò dal letto e dopo aver finito di indossare le scarpe si diresse verso il portone dell'appartamento seguito da Natalie.
Il giovane era stordito e sembrava sbandare di tanto in tanto mentre camminava. Oltre al malessere avuto si notava quanto avesse bisogno di qualche ora di sonno.
La Manning però era consapevole dei fatto che il suo fidanzato èra molto legato al suo fratellino e che l'andare a vedere come stava era più importante per lui, anche più della sua salute.
Arrivato in auto Will si ricordò di aver dimenticato le chiavi di riserva di suo fratello e così fu costretto a tornare indietro a prenderle.
Giunto al portone di casa si ritrovò Natalie che gliele fece penzolare davanti al viso.
- Come farei senza di te? - le disse sorridendo e dopo averle dato un bacio sulle labbra scappò via.
Di corsa poi il dottore salì in macchina e parti.
Corse veloce per le strade di una città ancora in subbuglio. Erano ancora solo le 21:30 e tutti stavano tornando a casa o forse fuori a cena.
Poche erano le persone già rientrate in quel momento ed erano ancora meno quelle che già dormivano nel loro letto.
Mentre guidava Will accese la musica per non rischiare di addormentarsi al volante. Era davvero stanco e non faceva altro che sbadigliare nonostante l'ansia e la preoccupazione che lo tenevano sveglio.
Durante il tragitto inoltre, il dottore ha provato a chiamare il suo fratellino più e più volte, senza però avere risposta a nessuna delle numerose chiamate. Il detective sembrava essere sparito nel nulla.
Will era nel panico. Temeva davvero che gli fosse successo qualcosa di grave.
"E se si è sentito ancora peggio rispetto a ciò che mi ha detto Hailey? E se gli hanno fatto del male e lui l'ha tenuto nascosto a tutti? E se lo hanno rapito?" Mille domande affollavano la sua mente.
Ad un certo punto il suo telefono squillò, distraendolo dai suoi pensieri.
Con il cuore in gola mentre si avvicinava alla casa di Jay, Will sollevò il cellulare, sperando che fosse lui a chiamarlo.
Sfortunatamente, questo non era il caso.
Era Natalie che voleva sapere se fosse tutto ok. Lo aveva chiamato anche per fare in modo che rimanesse calmo e soprattutto sveglio.
Quando si sono salutati, ha notato quanto fosse stanco.La dottoressa era stesa sul letto ed avrebbe dovuto dormire visto il lungo turno che anche lei aveva avuto. Al suo fianco parte del letto vuota e disfatta, il pigiama di Will, che prima era sparpagliato sul pavimento della stanza, ora era sulla poltrona. Anche le pantofole erano sistemate vicino ad essa.
Will non era il tipo disordinato, soprattutto quando non era a casa sua. Da tempo, infatti, Will si era trasferito a casa della sua amata. La situazione però lo aveva portato ad uscire di corsa senza pensare ad altro.
- Ciao Will, dove sei? Sei già arrivato? chiese Manning con un cipiglio preoccupato nella voce.
- Ciao Nat, sono a due isolati da casa sua. C'è un po' di traffico. Scusa per come sono scappato. Ho lasciato tutto in disordine. Sono davvero preoccupato. Non riesco a non pensare al peggio. Sto provando a chiamarlo, ma niente, non risponde. - spiegò il dottore.
- Will, stai calmo. Vedrai che non è successo nulla di grave. Sei sicuro che non vuoi che mi unisca a te? - chiese nuovamente lei.
- No, tranquilla. Resta con Owen, vedo cosa è successo e poi ti chiamo.- disse.
I due terminarono la telefonata proprio pochi istanti prima che il dottore parcheggiasse l'auto sotto la casa di Jay.
Rapidamnete poi scese dall'auto e correndo raggiunse la porta del palazzo che per fortuna era aperta.16
"Qualunque cosa sia successa, io ti aiuterò. Aspetta, fratellino, sto arrivando." pensò Will.
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ti salverò ad ogni costo
AdventureE se Hayley un giorno finisse nei guai? Jay farebbe di tutto per salvare la sua collega/ ragazza? Lo farebbe anche a costo di rischiare la sua vita o la propria salute?