Una visita a sorpresa

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Dopo aver parlato con il proprietario del night club Hailey e Jay si diressero in macchina disponendosi come all'andata. La detective si mise alla guida come all'andata Sarebbero tornati subito al distretto per comunicare agli altri ciò che avevano scoperto e per avere notizie delle novità degli altri.

La Upton stava per accendere il motore dell'auto quando qualcosa ha attivato la sua attenzione.

Jay non era ancora salito, fino al parcheggio era stato al suo fianco, a volte poco dietro di lei, ma non c'era più da nessuna parte. Seduta dal lato guida non riusciva a vedere dove fosse. Erano usciti insieme dal locale, e la giovane cominciava a domandarsi dove fosse e come avesse fatto a perderlo di vista.

Immediatamente scese dalla macchina per tornare indietro a cercarlo, e fu allora che lo vide. Era dal lato passeggero, stava ancora tossendo, piegato su se stesso abbastanza dolorante, reggendosi dall'auto.

Una volta finito di tossire, Jay rimase immobile, con una mano appoggiata all'auto ed una al suo petto che chiusa a pugno stringeva la sua maglietta.

Rapidamente Hailey si avvicinò a lui per sincerarsi delle sue condizioni. Il giovane era completamente sudato e stava ansimando scosso e sfinito dalla crisi di tosse appena avuta.

- Jay, va tutto bene? - gli chiese Hailey non appena fu al suo fianco

Lui non rispose immediatamente, era come se facesse fatica a respirare. Ogni parte del suo corpo faceva male.
La giovane agì subito, aprì lo sportello dell'auto facendolo sedere con le gambe fuori della vettura e gli sbottonò il giubbotto per permettergli di respirare meglio.

- Si, tutto ok - disse non appena si riprese.

Detto ciò il detective si lasciò cadere sul sedile come un sacco di patate, sembrava non avere più un briciolo di energie.

Dopo aver chiuso lo sportello a Jay ed essere a sua volta salita in macchina Hailey mise in moto e partita non prima di aver dato un'ulteriore occhiata al suo collega.

La sua fronte brillava per la patina di sudore che vi era su di essa, il giovane aveva gli occhi chiusi e respirava in modo lento e superficiale.

Vedendolo in quelle condizioni, la Upton cambio programma. Decise di fare un'ulteriore fermata prima di andare al distretto, una piccola deviazione.

Mentre erano in viaggio Jay sembrava essersi nuovamente assopito. Cercava di raccogliere le energie per affrontare il resto della giornata.

Dopo essersi resa conto di ciò Hailey fece un sospiro di sollievo. Se il suo collega dormiva non si sarebbe accorto del cambio di programma e quindi non avrebbe fatto domande.

In poco tempo i due arrivarono di fronte al Lakeshore e fu solo dopo aver parcheggiato che la detective lo svegliò.

- Ehi, siamo arrivati - disse Hailey scuotendo un po' il collega.

Quando Jay aprì gli occhi si ritrovò davanti al grande ospedale e non il distretto.

- Perché siamo qui? - disse un po' confuso e con voce rauca

- Una sensazione. - rispose lei rimanendo sul vago

- Che sensazione? - chiese di rimando

- Ascolta scendiamo un attimo, vorrei parlare con una mia amica e poi andiamo al distretto.

Con riluttanza Jay scese dalla macchina, decidendo comunque di seguire la collega. Non gli piacevano gli ospedali, anche quando non doveva essere controllato in prima persona. Ci andava solo per lavoro ed anche in quel caso non così volentieri. L'odore di quel luogo già di per sé lo metteva in soggezione.

Jay infatti non vedeva l'ora di tornare al distretto per prendere un'altra pastiglia per il raffreddore, ma alla fine decise di seguire la collega.

- Aspetta qui - disse lei una volta entrati

Lui fece come gli era stato detto sedendosi nella sala d'attesa e sperando che Hailey si sbrigasse il più in fretta possibile. Mentre era lì comunque si guardò intorno, tra un'occhiata al cellulare e l'altra per cercare di capire se lei stesse già arrivando o meno.
Stare in quel luogo gli creava una certa agitazione tanto da spingerlo a chiedersi
come mai avesse seguito la collega e non fosse rimasto in macchina. Avrebbe potuto benissimo aspettare lì il suo ritorno.

Allontanatasi da lui Hailey si avvicinò all'infermiera che stava dietro al bancone e spiegarle la situazione di Jay le chiese se ci fosse qualcuno che potesse dargli un'occhiata. Le sembrava una buona idea farlo controllare in un posto dove nessuno lo conosceva. Non gli starebbero stati troppo addosso.

Poco dopo essersi accordata con l'infermiera ed aver discusso qualche minuto  con la dottoressa che quest'ultimo aveva chiamato, Hailey fece cenno a Jay il quale si avvicinò.

- Jay volevo presentarti la mia amica, la dottoressa Jenny Asworf. -

- Salve, detective Jay Halstead - salutò lui tossendo

- Lei ha un brutto raffreddore detective - disse la dottoressa.

- Si, devo aver preso freddo. - rispose il detective.

- Jay, stavo pensando che essendo qui lei potrebbe darti un'occhiata per il tuo raffreddore.

- Hailey non...

Il detective stava per dire che non ce n'era bisogno, ma lei lo interruppe.

- È necessario, su fallo per me. - lo pregò la collega

E così non riuscì a rifiutare, si fece convincere ed i tre si diressero in una delle sale libere.

La visita fu molto rapido ed in realtà anche un po' superficiale.

Gli sono stati auscultati i polmoni senza riscontrate nulla e poi gli fu guardata la gola che risultava arrossata. Vista la tosse la dottoressa ipotizzò si trattasse di una laringite.

- Basterà fare una cura a base di corticosteroidi attraverso aerosol e dovrebbe risolversi tutto. -

I due ringraziarono e si congedarono per andare via. Jay era già pronto a fare una ramanzina alla collega non appena in macchina, ma mentre stavano uscendo dalla struttura l'attenzione di Hailey fu attratta da una donna seduta su un letto in una delle stanze.

- Ehi Jay - disse lei - non ti ricorda qualcuno?

- No, chi?- rispose Jay stordito e nervoso per essere stato preso in giro.

- La ragazza che il proprietario del nightclub ci ha mostrato in foto. - spiegò la Detective

- Forse hai ragione. Proviamo a parlarle - propose lui cercando di trattenersi dal tossire in modo eccessivo per farle capire che non stava poi così male come invece era.

I due si avvicinarono quindi iniziando a parlare con la donna.

Jay purtroppo aveva difficoltà a restare concentrato. A tutto ciò che già provava si era aggiunto un fortissimo e fastidioso mal di testa che gli impediva quasi anche di tenere gli occhi aperti. Si sentiva così stanco e c'era da considerare che la giornata era ancora lunga.

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