Dopo aver chiuso la chiamata con Natalie Will parcheggiò.
Rapidamente scese dall'auto ed entrato nell'edificio salì le varie rampe di scale più gradini alla volta.
Il dottore, quindi in poco tempo, arrivò davanti alla porta d'ingresso dell'appartamento di suo fratello.
Non sembrandogli corretto entrare all'improvviso in casa d'altri, nonostante fosse l'abitazione di suo fratello, Halstead decise di bussare alla porta.
Non notando nulla di strano o fuori posto, lo fece più di una volta e via via sempre più forte, ma non ottenne mai una risposta.Guardandosi intorno, trovò la chiave di riserva sotto lo zerbino davanti alla sua porta. Sorrise nel vederla lì. La chiave era posizionata poprio nello stesso posto e modo in cui Will teneva la sua.
- Proprio come me! - si disse il dottore con un piccolo sorriso che gli illuminò il viso per un secondo.
Senza indugiare oltre, quindi, inserì poi la chiave nella serratura e aprì la porta.
Ciò che vide lo lasciò perplesso. Nonostante non fossero neanche le 22 ancora l'appartamento era buio come se fosse notte inoltrata. Tutte le luci erano spente e le serrande delle finestre erano tutte ammassate. Ciò non permetteva quindi nemmeno l'ingresso della luce esterna.
Sembrava che non ci fosse nessuno in casa, come quando qualcuno va via e chiude tutto ermeticamente.Non appena entrato dottore iniziò a guardarsi intorno chiamando suo fratello.
- Jay ci sei? sono io, sono Will.- disse più volte.
Addentrandosi pian piano nell'appartamento il giovane che non aveva ottenuto alcuna risposta alle sue chiamate, chiuse la porta alle sue spalle. Spostandosi ancora leggermente per accendere la luce si accorse della presenza di una piccola lucetta lampeggiante che proveniva dal salotto.
Avvicinatosi un po' Will si rese conto che si trattava del cellulare di Jay che era rimasto lì sul tavolino. Il display si era illuminato a causa dei numerosi messaggi e telefonate che il detective aveva ricevuto.
Stando agli SMS e agli orari delle chiamate, Jay non lo guardava da molto tempo.
Will era ancora più preoccupato. Iniziava a domandarsi perché suo fratello non avesse il telefono con sé.
La prima possibilità che gli venne in mente fu che il giovane fosse stato rapito.
- Oh Jay, dove sei finito fratellino... - disse tristemente tra sé e sé.
Continuando a camminare per casa, Will controllò la cucina e la stanza da letto degli ospiti.
Più andava avanti addentrandosi nell'appartamento e più le speranze di trovare suo fratello si riducevano.
- Jay dai, dove sei finito? - continuava a domandarsi Will.
Era diretto in bagno per controllare anche lì quando passando davanti alla camera da letto si fermò bruscamente avendo sentito dei gemiti provenire dal suo interno.
Seguendo quel rumore Will è entrato nella stanza e fu lì che lo trovò.
Suo fratello era lì disteso a letto sotto le coperte.- Jay, - lo chiamò dolcemente poggiando la mano su di lui da sopra le coperte - Sono Will! Fratellino mi senti? -
A questi richiami il dottore non ottenne risposta e cominciò a chiedersi cosa stesse succedendo.
Ipotizzando che stesse avendo un incubo il giovane dai capelli rossi decise di provare a svegliarlo toccandolo e scuotendolo un po' rimanendo comunque leggermente a distanza per proteggersi dalle possibili reazioni aggressive del giovane.
Jay era solito riprendersi di scatto attaccando chi gli stava vicino e questo Will lo sapeva ed ormai sapeva come scansarsi. Era ormai abituato, era capitato diverse volte di dover svegliare suo fratello da qualche incubo causato dal suo disturbo post traumatico da stress.
Spostate un po' le coperte per essere a contatto diretto con il corpo di Jay però Will comprese quanto si stesse sbagliando. Non si trattava assolutamente di un incubo.
Non appena gli fu vicino infatti sentì irradiarsi dal suo corpo grande calore.
Il detective era avvolto in numerose coperte e indossava una felpa e dei pantaloni pesanti. Doveva sentire davvero molto freddo per come era arrotolato in tutti quegli strati.
La prima cosa che Will fece, mentre suo fratello continuava a tremare ed a lamentarsi nel sonno, fu spostare le coperte dal suo viso per toccargli la fronte.
- Diamine Jay, ma tu scotti! hai la febbre alta! - pensò Will entrando immediatamente modalità dottore
Lasciato suo fratello solo per un attimo il giovane corse in bagno alla ricerca del termometro.
inizialmente aprì direttamente il cassetto del bagno che si trovava subito sotto il lavandino.
Purtroppo però non si trovava più lì.- Jay, dove l'hai messo, maledizione! - chiese a voce alta
Dopo aver cercato per un paio di minuti Will trovò il termometro perfettamente riposto nella sua scatola nell'armadietto vicino ai medicinali. Il detective gli aveva cambiato posto ed in effetti quello sembrava essere il più gusto per quello.
Afferrato il termometro Will corse nuovamente da Jay e glielo pose nell'orecchio. Dopo aver atteso un po' il dispositivo iniziò a suonare ed il dottore lo tolse per leggere cosa ci fosse scritto.
Will era scioccato, la temperatura corporea di suo fratello era davvero alta, 39,8°C.
Il detective aveva la febbre molto alta e così Will iniziò a togliere tutte le coperte per provare a svegliarlo.
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ti salverò ad ogni costo
AventureE se Hayley un giorno finisse nei guai? Jay farebbe di tutto per salvare la sua collega/ ragazza? Lo farebbe anche a costo di rischiare la sua vita o la propria salute?