Risveglio

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Dopo diverse ore la detective cominciò a svegliarsi. Si sentiva stanca, stordita e dolorante, ma era sicuramente in salvo. Ricordava di aver visto Jay prenderla in braccio, l'aveva liberata.
Sotto di lei adesso non vi era più il freddo ed umido cemento, ma qualcosa di morbido. Il gelo di quella stanza era stato sostituito con un piacevole tepore.

Non appena aprì gli occhi, dopo essersi abituata alla luce della stanza ed essersi guardata intorno, Hailey capì di essere in ospedale e che non era sola.

Al suo fianco vi era una persona che stava dormendo poggiata sul suo braccio. Una volta visto e riconosciuto sorrise, era Jay, il suo amore riposava al suo fianco con una  coperta sulle spalle.

Quanto era bello il suo detective, amava guardarlo dormire.
si domandò però nella sua mente perché stesse dormendo, ipotizzando che forse non si sentiva poi così bene.

Dalle finestre penetrava ancora la luce del sole e Jay non era il tipo di dormire di giorno a meno che non si sentisse male.

Hailey iniziò quindi a scrutare il suo ragazzo per cercare di capire se ci fosse qualcosa che non andasse. Anche lei come il detective pensava prima agli altri e poi a sé stessa.

Ma in apparenza tutto sembrava essere a posto. L'unica cosa strana era il modo in cui lui respirava. Hailey sentiva come se ci fosse qualcosa di strano, ma non riusciva a capire cosa.

Il suo esame scrupoloso delle condizioni di Jay però fu interrotto bruscamente dall'arrivo di un'infermiera che era passata a controllarla e per portarla per fare la tac. Non immaginava di trovarla sveglia.

Il dottore che l'aveva presa in cura aveva deciso di attendere che la temperatura aumentasse un po' prima di sottoporla ad alcuni esami.

L'infermiera guardò con tenerezza Jay, le dispiaceva svegliarlo, così cercò delicatamente, dopo aver staccato la giovane paziente dai vari macchinari, di spostarlo. Fu felice nel constatate di essere riuscita a spostarlo senza disturbare il suo riposo.

Con grande sorpresa di Hailey il più giovane dei fratelli Halstead, infatti, continuò a dormire in una posizione simile di quella in cui era, ma sul materasso e non sulla collega. Era come se nulla stesse accadendo. Ciò mise un'ulteriore pulce nell'orecchio alla ragazza. Il suo ragazzo aveva sempre un sonno leggero e saltava in aria per un nonnulla.

La Upton alla fine fu trasferita su una barella e portata fuori per andare al piano di sopra per la tac e di ripromise di controllare Jay non appena tornata in camera. Non è sarebbe tranquillizzata finché non avesse scoperto cosa aveva il suo boyfriend.
Lei era la pazienza in cura in quel momento, ma non stava minimamente pensando a sé stessa.

Mentre l'infermiera spingeva la barella per raggiungere gli ascensori Hailey notò Will e debolmente lo chiamò.

- Ehi, che bello vederti sveglia. Come ti senti? - chiese il dottore.

- Sto bene - rispose lei guadagnandosi un'occhiataccia dal dottore poiché era evidente che la giovane non fosse al massimo della forma in quel momento - Will dai un'occhiata a Jay?

- Perché cos'ha? - chiese preoccupato

- Mi pare respiri in modo strano - disse - e poi, nonostante i rumori nella stanza ed il fatto che sia stato spostato dalla posizione in cui si è addormentato, non si è svegliato. -

- Stai tranquilla, sarà solo stanco - disse il dottor Halstead cercando di tranquillizzare Hailey che doveva concentrarsi su sé stessa in quel momento.

La Upton a quel punto venne caricata sull'ascensore. Non credeva al fatto che per il suo ragazzo si trattasse solo di stanchezza, ma era un po' più tranquilla ora che aveva allertato Will.
Il dottor Halstead era un uomo molto attento e scrupoloso quindi se suo fratello avesse avuto qualcosa lui lo avrebbe scoperto di sicuro.

Will, davanti ad Hailey recitò la parte della persona tranquilla, sminuendo la problematica. Non volendo aggiungere ansie alla ragazza, ma in effetti anche lui era preoccupato. Lo aveva visto strano già prima quando si erano incontrati ed ora il fatto che fosse stato mosso e non si fosse svegliato e l'ipotesi di avere un sonno profondo erano anch'essi dei campanelli d'allarme.

Fin da quando era piccolo il detective non aveva mai avuto un sonno pesante. Veniva svegliato anche dal più piccolo rumore e crescendo le cose erano solo peggiorate soprattutto dopo l'Afghanistan portandolo a non riuscì proprio a dormire.

Una volta che l'infermiera e la detective salirono sull'ascensore quindi, Will corse nella stanza da suo fratello.

Jay era lì, dormiva davvero come un sasso e pareva non essersi mosso x niente da come era stato posizionato, la sua sistemazione non pareva poi così comoda.

Il dottore dai capelli rossi decise di non svegliarlo subito. Spostata delicatamente la coperta poggiò il suo stetoscopio sulla schiena e poi delicatamente, attraverso la maglietta sul suo petto. Il battito cardiaco era regolare, ma in effetti la respirazione era troppo superficiale.

Aveva assoluta necessità di svegliarlo, voleva assolute approfondire la situazione. Decise quindi di svegliarlo.

- Ehi fratellino, svegliati - gli disse, ma lui non aprì gli occhi - su forza dormiglione, apri gli occhi, ho bisogno di parlarti. -

Solo dopo essere stato chiamato più volte finalmente i suoi occhi azzurri incontrarono quelli nocciola di Will.

- Che vuoi? Che succede? Dov'è Hailey? - chiese con una voce molto roca cercando di schiarirla e con grande preoccupazione non vedendo la collega nel letto

Il detective non capiva cosa fosse accaduto lì. In realtà non ricordava nemmeno di essersi addormentato. Si sentiva davvero peggio rispetto a poche ore prima, quando era giunto al pronto soccorso.
Aveva la gola in fiamme e sentiva freddo, ma come sempre cercava di non fare vedere come si sentiva.

- Tranquillo Jay, va tutto bene. Hailey è andata su a fare una tac. - rispose il dottore

- E allora perché sei qui? - disse un po' scocciato il detective.

- Volevo parlare con te, sapere come stai, se è tutto ok..- spiegò Will

- Sto bene - tra un colpo di tosse ed un altro provando a schiarirsi la voce.  Questo gli provocò un forte dolore allo sterno e perciò fece una piccola smorfia cercando di nasconderla al fratello fallendo, però, miseramente.

Avendo notato la reazione del detective il dottore disse:

- Jay vorrei che tu facessi una lastra, potresti avere delle costole rotte.- disse il dottore

- No, non ce n'è bisogno, sto bene. - rispose il detective

- Forse non mi sono spiegato. Non te lo sto chiedendo, voglio che tu faccia quella lastra. - disse Will con un tono più deciso

- Ok, se stai bene allora perché hai paura di farle? - disse il dottore cercando di prenderlo in scacco.

- Non ho paura e se dico che sto bene è perché è la verità.- rispose seccato Jay.

Will rimase un attimo fermo a fissare il fratello. Si stava comportando in modo troppo strano. Stava cercando nella sua mente un altro modo per convincerlo, ma poi Jay disse sospirando:

- E va bene! facciamo queste lastre così tu convinci che non ho nulla e mi lasci stare. - disse sospirando

ti salverò ad ogni costoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora