Voight aveva chiesto ad Halstead, avendo notato che stava male, di rimanere fuori dall'azione non essendo al massimo della forma. Il sergente non voleva esporlo inutilmente a rischi.
Il detective però, suo malgrado, alla fine, si era ritrovato al centro dell'azione, costretto a dare tutto sé stesso, tutte le poche energie che gli erano rimaste, per acchiappare il criminale che stava scappando.
Alla fine era rimasto, stanco morto, piegato in due a tossire, senza fiato ai piedi del muro di un ponte, mentre Antonio ed Adam completavano la cattura del giovane.
Mentre Ruzek portava il ragazzo a Voight, Antonio era rimasto in silenzio al fianco di Jay in attesa che si riprendesse per aiutarlo ad andare via da lì, per tornare al distretto.
Il detective ispanico, una volta che il collega si fu più o meno ripreso, lo aiutò ad alzarsi e, caricato su di sé quasi tutto il suo peso, iniziò ad accompagnarlo verso l'auto.
Jay non vedeva l'ora di arrivarci per potersi finalmente sedere sul sedile, magari abbassandolo un po' per potersi sdraiare.
Non appena si sistemò fece un gran sospiro di sollievo lasciandosi andare e sprofondando nel sedile ed indossando la cintura nell'attesa dell'arrivo di Hailey..
Aveva una fortissima emicrania, la sua testa martellava ferocemente
Questa era diminuita in precedenza con il farmaco che gli era stato dato dalla dottoressa, ma forse a causa dello sforzo fatto e del tempo che era passato da quando aveva assunto il medicinale, il dolore era tornato a farsi sentire con prepotenza.E così se ne stava lì seduto in attesa della collega anche perché non se la sentiva di guidare, aveva difficoltà quasi a tenere gli occhi aperti.
Desiderava che le ore di lavoro rimaste passassero in fretta per poter tornare a casa.
Nonostante fossero trascorsi solo pochi minuti da quando si era sistemato in auto, Jay si era quasi appisolato quando Antonio si avvicinò all'auto bussando al finestrino.
Il detective spalancò immediatamente gli occhi, il rumore lo aveva svegliato.- Ehi Jay, Upton è andata con Voight al distretto per l'interrogatorio, vuoi che ti accompagni io? - chiese Dawson dopo aver attirato la sua attenzione
- No, ce la faccio tranquillo.. - disse il detective più giovane iniziando a tirarsi su per spostarsi dal lato guida.
Avrebbe voluto fare una battuta delle sue, ma non riuscì a pensarne una adatta in quel momento.
Ogni movimento non faceva che peggiorare la sua emicrania, la sua testa pulsava di continuo. Controvoglia gettò le gambe fuori dallo sportello e fece per alzarsi per scendere dall'auto dovendo fare il giro ed andare dall'altro lato.
I suoi movimenti erano lenti e per Dawson, che ovviamente era più veloce di lui, no fu difficile sedersi dal lato del guidatore prima che il collega si allontanasse dallo sportello dal suo lato.
- Posso tornare al distretto da solo - disse Jay apparendo un po' affaticato
- Su, dai! Non farla tanto lunga! Non se ne parla proprio! ci penso io a guidare tu rilassati.- rispose Antonio con un sorriso
Il suo amico aveva qualcosa che non andava e lui lo sapeva.
Il giovane detective alla fine fece ciò che gli era stato detto. Non sapeva come ringraziare il collega, erano amici da tanto tempo e con lui non era necessario parlare, capiva quando c'era qualcosa che non andava senza chiedere spiegazioni.
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I ragazzi dell'intelligence erano tornati da poco al distretto. Hailey e Voight stavano interrogando il sospettato. Il ragazzo, alla fine, aveva confessato l'omicidio della giovane puramente per gelosia perché lui odiava il fatto che lei facesse la ballerina.Jay, come gli altri colleghi, era rimasto seduto alla sua scrivania in attesa che l'interrogatorio terminasse. Faceva finta di riordinare delle carte e senza farsi notare ingoiò un'altra pastiglia per l'emicrania.
Non vedeva l'ora di poter tornare a casa era così stanco e affaticato.
Fortunatamente non dovette attendere molto per farlo.
Dopo circa tre quarti d'ora, infatti Hank ed Hailey entrarono nell'ufficio.
La detective soprattutto era molto provata. Non riusciva a capire come potesse essere possibile uccidere per motivi così futili.
Fu il sergente a prendere la parola.
- Allora ragazzi, i miei complimenti. Abbiamo risolto un altro caso. Bravi soprattutto Hailey e Jay che hanno riconosciuto l'altra vittima dell'aggressione. Adesso vi meritate un po' di riposo. Ci vediamo lunedì salvo necessità.- disse il sergente.
Due giorni, 48 ore di assoluto riposo. Jay ne era davvero felice e sapeva di averne bisogno. Il giovane detective era sfinito e subito avuta la notizia si alzò dalla sua scrivania e con una scusa, dopo aver cercato la chiave del suo camion, salutati i colleghi, uscì dal distretto pronto a tornare a casa.
Una volta in auto, allacciata la cintura, partì sperando di arrivare a casa il prima possibile, senza rendersi conto che avrebbe dovuto accompagnare la sua collega
Non aveva pensato ad Hailey, la mattina era passato a prenderla ed ersno andati a lavoro insieme.
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ti salverò ad ogni costo
AdventureE se Hayley un giorno finisse nei guai? Jay farebbe di tutto per salvare la sua collega/ ragazza? Lo farebbe anche a costo di rischiare la sua vita o la propria salute?