Jay, come gli altri detective se ne stava dietro la scrivania a lavorare. Ma cercava di dare il massimo per fare in modo di non tralasciare nulla.
Non importava se fosse stanco, se fosse giorno o notte.Di tanto in tanto guardava verso la scrivania vuota della collega.
Si sentiva così incompleto, la sua partner non era lì con lui, il suo amore, la sua metà non c'era.Non aveva nessuna intenzione di tornare a casa. Sapeva che non sarebbe riuscito a dormire pensando ad Hailey ed a cosa poteva esserle successo, quindi decise che quella sera sarebbe rimasto di restare al distretto a lavorare.
Gli mancava qualcosa: la sua collega, la sua amica, o forse qualcosa in più.
Uno ad uno i suoi colleghi andarono a casa a riposare, ma lui non s'era mosso.
Gli ultimi ad essere rimasti in ufficio erano Al e Voight. Erano più o meno le 21:30.
- Ragazzo che ci fai ancora qui? - chiese il sergente
- dovresti andare a casa, è tardi. - aggiunge Al.
- Volevo terminare di controllare una cosa. Appena ho fatto tornò a casa.- rispose Jay.
- Qualunque cosa sia può aspettare. La completerai domattina a mente fresca e riposata.- disse quindi Voight. - indossa la giacca e andiamo.
Jay sentì come se le parole del suo sergente fossero un ordine quindi chiuse il computer al quale stava lavorando e si vestì sotto lo sguardo attento di Hank ed Al che lo stavano attendendo come per essere sicuri che uscisse di lì.
Voight sapeva quanto lui ed Hailey fossero legati ed era consapevole di quanto l'assenza di lei lo facesse soffrire
Una volta preso tutto i due lo scortarono ed una volta fuori ognuno si diresse alla propria auto.
Tutti e tre partirono nello stesso momento. Anche Jay aveva messo in moto uscendo dal parcheggio. Sapeva che Voight ed Olinsky lo tenevano doccio quindi si limitò a fare loro vedere ciò che volevano.
Si diresse verso casa finché il suo sergente ed il detective non si furono allontanati. Una volta fuori dalla loro visuale il giovane svoltò verso una strada che lo avrebbe riportato in poco tempo al distretto.
Giunto nelle vicinanze del 21° posteggiò la sua auto in un posto diverso e più appartato rispetto a dove era in precedenza. Voleva evitare che qualcuno notasse la sua presenza.
Sospirando scese dall'auto e procedendo in silenzio, senza farsi notare da nessuno, neanche dal piantone che era lì di notte, risalì nell'ufficio dell'Intelligence. Per muoversi e raggiungere la sua scrivania usò la luce della torcia del suo cellulare. Sembrava un ladro in cerca della refurtiva.
Facendo attenzione a non dare rumore accese nuovamente il computer e ricomincio a cercare informazioni ricominciando proprio da dove era in precedenza. Per non dare nell'occhio inoltre aveva acceso la lampada piccola presente sulla sua scrivania evitando la luce grande che di solito illuminava tutta la stanza e che in quella sera avrebbe rischiato di attirare l'attenzione di qualcuno.
Rimase ore davanti a quel PC facendo ricerche sulla signora Alden e sui suoi possedimenti.
I suoi occhi avevano iniziato a bruciare da un po'. Era un po' stanco e la testa stava iniziando a dolergki. Le spalle e il collo gli facevano male dopo tutto il tempo trascorso davanti al computer mantenendo la medesima posizione. Aveva fatto anche diversi viaggi dalla cucina per prendere una tazza di caffè.
Ne sentiva il bisogno per poter proseguire le ricerche. Ciò che non sapeva era però che ormai era così stanco che il caffè non sarebbe riuscito a tenerlo sveglio.
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ti salverò ad ogni costo
AdventureE se Hayley un giorno finisse nei guai? Jay farebbe di tutto per salvare la sua collega/ ragazza? Lo farebbe anche a costo di rischiare la sua vita o la propria salute?