Che succede?

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Mentre Antonio svolgeva l'interrogatorio e Jay osservava l'ambiente in cerca di indizi, un leggerissimo rumore distrasse Halstead che si mise subito sull'attenti per capire di cosa si trattasse.

Il cambiamento nel comportamento del collega ovviamente non passò inosservato a Dawson.

Jay aveva udito un rumore di chiavi. Qualcuno ne aveva inserito una nel buco della serratura della porta di servizio e con grande delicatezza aveva iniziato a girarla per aprirla.

Il rumore però, benché fosse stato minimo, non sfuggì ai due dell'Intelligence, soprattutto al più giovane..

- C'è qualcuno in casa con lei? - Domandò il giovane detective che fino a quel momento era rimasto in disparte.

- No, come le ho detto sono sola. - rispose lei.

- Aspettava qualcuno? - chiese ancora lui.

La donne rispose scuotendo la testa. Sapeva che poteva essere una sola persona ad essere tornata. Solo sua sorella aveva le chiavi. La signora però preferí tacere. Era preoccupata. Non capiva come mai Nora fosse cercata dalla polizia ed il fatto che lei stesse cercando di entrare silenziosamente dalla porta di servizio era altrettanto strano. C'era sotto qualcosa e prima di parlare doveva scoprire cosa.

Intanto Jay era sgattaiolato di soppiatto cercando di scoprire chi fosse entrato.

Purtroppo per lui però quella persona avendo scoperto che c'erano estranei in casa sua pensò bene di fuggire.

- Ferma, polizia di Chicago - disse Halstead correndo verso l'esterno ed estraendo la sua pistola tenendola puntata davanti a sé.

La donna corse via salendo in macchina partendo a tutto gas.

Jay la insegui per un po' correndole dietro fermandosi nelle vicinanze del cancello della villa. Osservò l'auto allontanarsi leggendo la targa e ripetendola nella mente per non dimenticarla.
Riposta la pistola prese il cellulare e scrisse lì ciò che stava mentalmente ricordando ed iniziò a tornare indietro dal collega.

Afferrò la radio e...

- 5021 George ho bisogno di controllare un'auto. Una Mercedes grigio scuro metallizzato con targa di New York. - disse comunicando anche la targa stessa.

Poi raggiunse Antonio che era rimasto in casa con la donna.
Non appena arrivato il collega distolse la sua attenzione verso Jay e lui scosse la testa in risposta.

- Ok, per ora abbiamo finito - disse Dawson - se dovesse sentire la signora Alden le dica che abbiamo bisogno di parlarle. -

Detto ciò uscirono dalla villa e saliti in auto partirono per rientrare al distretto.
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Intanto poco più avanti, la Mercedes grigio scuro metallizzato, ignara del fatto che la polizia fosse sulle sue tracce, era ferma in una stradina di campagna nelle vicinanze della villa. Lì era nascosta alla vista delle auto che passavano sulla strada grazie alla presenza di numerosi alberi.

Una donna aspettava di vedere uscire dai cancelli della villa l'auto di quegli uomini sconosciuti che erano entrati nell'abitazione.

Dopo averla vista uscire, quando la signora fu certa che la macchina si fu allontanata riaprì il cancello col telecomando ed entrò.

Si trattava proprio della signora Alden che era appena rientrata a casa, era riuscita per un pelo ad evitare l'incontro con i due detective.

- Nora, ma cosa sta succedendo? Sono venuti due della polizia. - chiese Emily non appena le due si incontrarono dentro casa.

- Stai tranquilla sorellina - rispose lei senza battere ciglio e senza preoccupazione.

- Cosa stai combinando? - domandò la signora Connor consapevole che c'era qualcosa di marcio sotto, qualcosa che la sorella non gli stava dicendo.

- Ho subito per molto tempo - disse - ora è tempo.

Una volta risposto ciò si allontanò con aria soddisfatta senza né chiedere cosa avessero detto i due detective e né permettere ad Emily di poter ribattere e fare domande.

Ormai era tempo, il suo piano, la sua vendetta stava per compiersi.
Suo marito e la sua figlioletta, non erano morti invano.

ti salverò ad ogni costoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora